CYBORG 009, LA STORIA CONTINUA

di Joe77

1.Una nuova Vita.  

Dopo l’esplosione del razzo dei nuovi Fantasmi Neri, i nostri eroi assieme al dott. Gilmore, fanno rientro al centro ricerche. Infatti il dottor Gilmore aveva costruito, all’insaputa dei suoi Cyborg, una nuova base sottomarina incastrata nella scogliera, il nuovo centro era stato ideato da lui e 001, unico conoscitore del progetto, nell’eventualità che venisse perso il vecchi centro ricerche. Sorgeva infatti  a pochi centinaia di metri dal vecchio centro stesso. I ragazzi furono felici della bella notizia, infatti adesso avevano ancora una casa ove poter vivere. Una tristezza insolita però, avvolge il loro cuore nonostante adesso il mondo fosse libero dal male. Gandaru il messia d’Oriente si è sacrificato per la pace nel mondo e questo rammarica molto i nostri eroi. 009 non riesce a spiegarsi il perché e come abbia fatto Gandaru a finire nel razzo delle triplette, ci ha ragionato su per tutto il viaggio e proprio non riesce a darsi pace. L’avevano lasciato prima della battaglia finale in Tibet, Joe stesso lo aveva tramortito con un pugno allo stomaco, chi lo avrebbe mai potuto aiutare ed arrivare fin li? “Ei Joe”, “dimmi Jet”. “come avrà fatto gandaru ad arrivare fin laggiù, come ha fatto a salire sul razzo?” 005 esclama, “quel che è sicuro e che non ha potuto far tutto da solo, qualcuno dovrà averlo trasportato fin li, non credi 009?”, “cosa vuoi che dica! Non capisco neanche io… è come se una forza misteriosa lo ha materializzato nel razzo”. 007 li interruppe, “ragazzi, quando i fantasmi neri ci hanno atterrati vicino al razzo, siamo rimasti incoscienti per un po’, come mai quei farabutti non hanno approfittato della situazione per ucciderci tutti? Eppure avevano avuto tutto il tempo per poterlo fare prima di salire sul razzo”, “be è semplice”, rispose 008, “non ricordate che Gandaru entrando a contatto con i fantasmi neri ne provocava una crisi tra i quattro”, si introdusse nel discorso 004, “infatti, 008 haragione, le triplette devono aver avvertito la loro virtù persa dopo la trasformazione in cyborg rappresentata nella figura di Gandaru e sono fuggiti sicuramente per mettersi in salvo e condurre la loro operazione Sangrilar”, 006, “già già, lo ha detto lei dottor Gilmore, lo scontro tra la virtù e il male ha causato il loro annientamento. Deve essere proprio andata cosi”. “Infatti 006, hai ragione, Gandaru oltre a salvare il mondo, si è sacrificato per salvare anche le vostre vite, il Messia d’oriente ha riscattato con la vita il male inferto al mondo dai suoi fratelli. 003 chiude gli occhi ed esclama in lacrime, “Gandaru non ti dimenticheremo mai, sarai per sempre nei nostri cuori”.
Il Dolphin II, si inabissa presso l’isola Anna oltre l’Isola Solitaria per fare il suo ingresso nel nuovo centro ricerche. Appena a terra i nostri Cyborg iniziano a deporre le armi. Stupiti, iniziano a visitare il nuovo centro ricerche prendendo possesso delle nuove stanze che erano situate in una villa in superficie sulla scogliera. In silenzio tutti lavorano per mettere a posto il materiale da guerra; il dolphin viene chiuso nell’hangar di lancio della base ormai non serviva più. Jet era malinconico, sapeva benissimo che dopo il ritorno della pace il gruppo si sarebbe sciolto, e tutti sarebbero tornati nelle loro terre d’origine. Ma infondo lo sapevano tutti ecco perché nessuno osava parlare. La tristezza asserragliava i loro cuori. Una strana malinconia per chi come loro aveva inseguito la pace tanto allungo. Essi, col passare dei giorni prima della partenza per le loro terre lasciate, iniziarono a vedere superflua la loro esistenza come cyborg e quanto sia difficile vivere come esseri umani, proprio loro che non lo sono più al cento per cento. Il dott. Gilmore aveva captato questi segnali emanati dai loro cuori attraverso gli sguardi persi chissà dove e quindi riunito il gruppo si espresse:
“ragazzi miei finalmente il mondo è stato liberato dalla perfidia del male attanagliato nei fantasmi neri. Lo so che i vostri cuori sono affranti, ma non disperate, siete i paladini della giustizia, avete dato tanto per il bene dell’umanità, siete le persone migliori che io conosca e avete reso un grande servigio senza pretendere nulla in cambio rischiando le vostre preziose vite. Non pensate mai di essere inutili, ma pensate che dopo aver liberato il mondo dal male e ristabilito la pace, adesso ne siete i guardiani. Tornate alle vostre terre e alla vostra vita che più vi appaghi a testa alta. Ricordate che siete legati da qualcosa di più dell’amicizia, siate fieri, sempre! Adesso per voi ha inizio una nuova vita”.
A queste parole, l’animo dei ragazzi torna sereno con un pizzico di malinconia. Joe alza gli occhi si gira verso i suoi compagni:” ragazzi mi raccomando, adesso che tornate alla vostre vecchie vite e anche se saremo lontani non ci perderemo mai siamo un gruppo no! adesso tutti qua ”. Tutti andarono da Joe, che intanto aveva teso il suo braccio al centro della stanza, si misero in cerchio partendo da i suoi fianchi, misero la loro mano su quella dell’amico: “ 1, 2, 3, cyborg” urlarono tutti alzando le mani al celo.

 

2.La partenza.

Tutti erano nelle loro camere a preparare i loro bagagli, stavano per tornare tutti alle loro vite da comuni esseri umani. Passato il malincuore, tutti erano impazienti di tornare nei loro luoghi d’origine e riprendere le loro attività interrotte prima del richiamo alla guerra da parte del dott. Gilmore e 001.
Françoise invece sembrava molto triste e gia possiamo immaginare il perché, oltre a lasciare i propri amici, avrebbe lasciato anche Joe. In fondo al suo cuore sapeva che egli sarebbe tornato a correre e quindi questo l’avrebbe portato lontano da lei, la cosa quindi le metteva una certa agitazione nel cuore. Quanto avrebbe voluto che egli la seguisse in Francia o almeno la invitasse a seguirlo, avrebbe dato tutto per sapere il suo pensiero su di lei. Appena finì i preparativi per la partenza ella volle salutare ancora una volta lo splendido tramonto dell’isola di Anna. Uscendo dalla nuova villa, si diresse quindi alla scogliera. Jet, vedendola dirigersi all’uscita, la fermò: “Françoise dove vai?”, “a, sei tu Jet, vado a salutare il tramonto che noi tutti dopo le dure battaglie di solito andavamo ad ammirare”, a queste parole ella si gira apre la porta e abbassando lo sguardo, con malinconia, usci dirigendosi alla scogliera.
Jet, si diresse nella stanza di Joe il quale aveva le sue valige poste sul letto già pronte, in mano stringeva, mentre lo osservava, il suo vecchio casco rosso da pilota recuperato nell’ultima corsa col vecchio rivale ed amico Maity.
“Joe, ma quello è!?”, “sei tu Jet! Si, è il mio vecchio casco che mi aveva conservato con molta cura il nostro Maity, ricordi quel giorno? Non doveva finire cosi!”.
“Ai ragione amico”, esclama Jet, “purtroppo il nostro nemico pur di toglierci di mezzo, ha usato tutti i mezzi possibili e purtroppo ha finito per coinvolgere anche le persone che ci erano più vicini. Maledetti vigliacchi! Ma ora non nuoceranno più a nessuno quei maledetti bastardi staranno sicuramente ardendo all’inferno... comunque adesso è acqua passata! Il male è stato spezzato e tutte le sue vittime sono state vendicate e possono riposare finalmente in pace”.
“Già, hai ragione Jet, è tornata la pace, ma a quale prezzo!” Joe abbassa il capo chiudendo gli occhi ripensando a tutte le avventure passate.
“Ascolta Joe, adesso dobbiamo pensare al futuro! Sai, c’è qualcuno che ha bisogno di te, dovresti curarti di questo adesso”, “cosa…??? Jet, ma io…”, “si testone, hai capito di chi sto parlando, su non fare  il timidone, prova a dare un’occhiata sulla scogliera!” esclama Jet sorridendo mentre esce dalla stanza dell’amico. Joe lancia lo sguardo dalla finestra in direzione della scogliera, li c’era Françoise intenta a scrutare lo splendido tramonto che sovrastava il mare aperto.
Joe esce dalla stanza e si dirige in cima alla scogliera. Françoise aveva lo sguardo perso nel rosso dello stupendo tramonto. Lui stette per un attimo a guardarla da lontano senza disturbarla, nella sua testa adesso c’erano una grande quantità di pensieri che lo riconducevano ai bei momenti passati assieme a lei, ai felici e pochi istanti di felicità provati durante le numerosissime avventure sofferte.
In questo momento Joe era come impietrito. Guardandola commentava fra i suoi pensieri, “come sei bella Françoise, adoro starti a guardare mentre il vento accarezza i tuoi lisci capelli, come vorrei abbracciarti e tenerti stretta per tutta la vita, sei stata te l’unico mio riferimento, la luce da seguire, la mia gioia e il mio dolore. Ogni giorno della mia vita e pieno quando ci sei te, non potrò mai perdonarmi di averti fatto stare male in certe occasioni. Da parte mia so che non ci sarà mai un altro sentimento cosi grande come quello che provo per te, per nessun altro essere vivente”. Avvicinandosi alla ragazza egli esclama, “l’abbiamo ammirato tutti tante volte alla fine di ogni battaglia ricordi?”, Françoise si gira di scatto quasi spaventata, “Joe…” alla vista di Joe i suoi occhi persero un pò di tristezza; egli continuò dicendo, mentre camminando la raggiungeva, “ma adesso questo è il più bel tramonto che poteva presentarsi ai nostri occhi, il tramonto della pace, la tanta sospirata tranquillità che tu hai sempre sognato Françoise!”. Françoise si gira continuando a guardare lo splendido panorama mentre Joe si ferma accanto a lei. I due rimangono per un attimo in silenzio a fissare il sole calante.
“Joe, io vorrei che questa pace durasse per sempre! Però io…”, “dimmi Françoise, continua”! “be…, questa pace mi porterà lontana da voi. Siamo tutti in partenza e questo mi fa star male”! “Ma François…”, “Lo so…lo so, è un discorso egoistico il mio, ma ormai siete voi la mia famiglia e sarà difficile adesso non avervi al mio fianco. Si tornerò nella mia amata Parigi, ma io sono un cyborg, come potrò mai avere una vita normale, cosa mai potrò fare li da sola”. “Françoise non resterai mai sola, noi saremo sempre con te e ovunque sarai quando avrai bisogno sai come trovarci basta un cenno e noi saremo subito da te, anche solo se avrai voglia di rivederci. Non ci perderemo mai di vista vedrai! Io, non ti abbandonerò mai, non ho dimenticato quei pochi ma intensi momenti passati assieme, non potrò mai dimenticarli!”, “Joe…..!”, “si Françoise, io non ti dimenticherò mai!” “Cosa, allora questo significa che tu andrai via, andrai via da me vero?”, in questo momento dai suoi occhi iniziano a cadere dolci e calde lacrime di tristezza, “Françoise, non piangere ti prego so di darti ancora una volta un enorme dolore, io vorrei partire con te starti vicina, ma adesso, voglio riprendere le corse con Jet, devo ritrovare me stesso. Dopo la trasformazione in cyborg non sapevo più chi ero mi consideravo un robot con dei sentimenti umani, ho riacquistato fiducia in me avendo uno scopo nella vita, combattere il male, ho avuto una famiglia che mi voleva bene composta da tutti voi che mi hanno insegnato ad avere fiducia in me stesso e negli altri, e adesso che il male è annientato mi sento come inutile, fuori luogo in questo mondo! Capisci, secondo la logica io non avrei più motivo di esistere ed ho riperso l’identità che poco a poco avevo acquistato, e adesso perderò anche la famiglia che avevo fin poco fa. Quindi posso solo cercare di ritrovarmi rituffandomi nel mio passato da umano! Capisci Françoise? Non riuscirei a starti vicino in questo stato, sarei solo di intralcio nella tua vita. Ma presto sarò pronto per starti vicino vedrai! Mi capisci Françoise?”
“No Joe”, rispose lei a voce affermata continuando a piangere, “non ti capisco affatto è inutile che tu continui a parlare e a cercare giustificazioni, è inutile! Anche noi siamo nella tua stessa situazione cosa credi! Siamo anche noi alla ricerca della nostra nuova identità, ma questo possiamo farlo ancora aiutandoci tutti assieme come abbiamo sempre fatto!” “Françoise, non è la stessa cosa, non è una battaglia”! “Ascolta Joe, se tu te ne andrai senza di me, non so se mi rivedrai più, sono stanca di soffrire per te!”, “Ma Françoise, io…..”, “no! Non parlare!, adesso dimmi, cosa rappresento per te, me lo sono sempre chiesta sai, adesso è arrivato il momento di dirmelo”, “io veramente…” esclama Joe abbassando lo sguardo, “tu cosa è Joe? Non hai neanche il coraggio di guardarmi negli occhi! Sei un vigliacco, sbammmm!” Françoise indirizza uno schiaffo sul viso di lui e fugge via in lacrime. “Françoise…” Joe si tocca la guancia e nella sua testa esclama “Françoise perdonami ti prego, non volevo darti un’ennesima sofferenza, ma vedrai che un giorno tornerò da te e cosi finalmente capirai! Per il momento abbi cura di te e aspettami mia dolce Françoise”.

 

3.Le nuove vite dei nostri eroi.

E’ passato più di un anno ormai dalla caduta dei nuovi fantasmi neri, siamo nel novembre del 1980 e i nostri ragazzi, sono immersi nelle loro attività che svolgevano prima di essere richiamati alla guerra contro gli dei che volevano dominare gli esseri umani ed in seguito poi, il fantasma nero;
Jet e Joe sono tornati a correre, adesso sono con la scuderia italiana di Maranello, la Ferrari, casata prestigiosa di formula uno. Le gare vanno bene per i due ragazzi tanto da far piazzare quest’anno in classifica mondiale a Jet Link 65 punti,  Joe Shimamura a 63 punti, inseguiti solo dal pilota Nelson Piquet del team Parmalat Racing Team, costruttore Brabham, con punti 59 e Carlos Reutemann del team Albilad-Williams Racing Team, costruttore Williams, a punti 57. Tutto era ancora da scrivere e l’ultima gara sarebbe stata disputata domenica 2 novembre nel circuito di Monaco Monte Carlo in Francia che avrebbe assegnato il titolo a uno dei quattro piloti che, intanto, si erano già dati battaglia nelle prime conferenze stampa che si erano tenuti in settimana. Spesso Jet se ne stava tutto solo a pensare alla sua New York e ai suoi amici persi, i ragazzi della banda delle rose Blu, e soprattutto al suo amore Nathalie che ormai, da come si erano messi i fatti dopo il suo ritorno a New York, pensava di averla persa per sempre tra le braccia del suo migliore amico George. Lui sapeva benissimo che non avrebbe mai fatto nulla per impedire a loro di essere felici, forse tutto sommato era stato meglio cosi, si consolava lui, ma in realtà il suo cuore non appoggiava la tesi della sua convinzione, ma lui era troppo orgoglioso per ammetterlo. Quello che Jet però non sapeva, è che Nathalie pur sospettando che egli fosse un cyborg non aveva mai potuto dimenticarlo, e, dopo essersi accorta che il sentimento per George era solo fraterno lo lascia mettendosi poi subito alla ricerca di Jet che grazie alla sua notorietà lo ha potuto rintracciare; a lei non interessava cosa era diventato Jet dopo la sua scomparsa da West Side, ma stava seguendo solo i suoi sentimenti per lui, quindi era arrivata in Italia per poterlo finalmente incontrare.
Joe, invece, spesso spariva dalla vista di tutti lanciandosi a tutto gas per le strade notturne della città. Poi, finita la foga, si fermava presso un luogo affollato per mescolarsi fra la gente comune, un vizio questo che non aveva mai perso. Il più delle volte sedeva su una panchina e osservava la vita delle persone che lui considerava normali, i bambini che correvano sotto la stretta attenzione dei genitori, i fidanzati che amoreggiavano e si abbracciavano sotto le luci affusolate dei lampioni del parco, e tutto questo gli faceva male, ripensava a Françoise, alle vicende passate assieme, alla scoperta del suo amore per lei durante la fuga da quella maledetta foresta, allo schiaffo ricevuto sulla scogliera prima di partire e alla promessa fatta a se stesso che un giorno l’avrebbe raggiunta. Si chiedeva cosa avrebbe fatto se l’avrebbe rivista, l’avrebbe solo salutata,  abbracciata, gli avrebbe detto “ti amo”. E soprattutto si chiedeva se i sentimenti di Françoise verso di lui fossero mutati nel corso dell’anno passato l’uno lontano dall’altra. Infatti egli in questo periodo non l’aveva mai osato contattarla, ma spesso chiedeva a Jet notizie di lei, visto che si sentivano ogni tanto.
Françoise era tornata in Francia aveva preso una casa presso Piazza Montmartre ed era tornata a riprendere il balletto diventando una vera star acclamata ed ammirata da tanti fan. Aveva ripreso i contatti con i propri genitori ed il fratello, quest’ultimo sempre tormentato dal rimorso per non aver potuto salvare dal rapimento in stazione cinque anni prima. Aveva dovuto inventare un bel po’ di bugie per riuscire a dare un senso alla sua scomparsa e giustificarla nei confronti dei familiari stessi e vecchi amici ritrovati e, quindi a tornare alla vita normale. Era riuscita a tornare in tempo per celebrare le nozze tra la sua carissima amica Katrine, ormai sposata con Filippe; Katrine infatti le aveva chiesto di essere la sua testimone di nozze e lei accettò con molta felicità. Solo la coppia di amici erano a conoscenza del segreto che racchiudeva Françoise, infatti ella prima di sparire di nuovo dopo il loro incontro in Francia, quando fu inviata assieme a Joe in missione per fermare Dancan e la sua organizzazione, gli’è l’aveva rivelato. Le due ragazze erano legate da una grande amicizia e il suo segreto non sarebbe stato mai rivelato. Françoise ha dovuto lavorare duro e superare tanti ostacoli per riuscire a diventare una grande ballerina, ed alla fine il suo sogno era divenuto realtà, era stata scelta per impersonare “Giselle” presso L'Opéra National di Parigi sabato 25 ottobre scorso, ricorda in quell’occasione che tutti i suoi amici cyborg pur non potendo partecipare allo spettacolo le avevano scritto e telefonato per congratularsi dell’evento che l’aveva colpita. Erano tutti felici per lei e che presto si sarebbero rivisti. Solo Joe mancava all’appello! Egli infatti non l’aveva ne telefonata ne scritto. Come se non fosse mai esistita. Non lo sentiva da tanto ormai e si chiedeva se era ancora nel suo cuore. Anzi, a dire il vero, lo chiedeva spesso a Jet quando lo sentiva al telefono. Eppure Joe sapeva che quella rappresentazione era per lei più grande sogno da bambina. Infatti, ella l’aveva raccontato a Joe stesso quando era con lui a Parigi, circa un anno prima, davanti al prestigioso teatro. Il suo cuore anche se sereno e felice per gli obbiettivi raggiunti, era macchiato da un punto cupo; il pensiero tornava sempre a lui e ai momenti trascorsi assieme, e si chiedeva se mai avesse osato dimenticarli. Era ancora più fortemente innamorata di lui, tanto da non trovare in alcun altra persona un sentimento tanto forte. Katrine, non potendola vedere sofferente aveva cercato di parlarle per almeno capire cosa la facesse star male, ma ella rispondeva sempre che era tutto a posto. Aveva poi cercato di presentarle alcuni amici per magari farla innamorare, ma niente, tutto era inutile. Françoise soffriva di un male a lei sconosciuto.
Albert era tornato in Germania e la prima cosa che fece, si mise in cerca del cimitero ove era seppellita la sua Hilda, sapeva ben poco, dopo l’incidente, fu subito mutato in cyborg, quindi non poté mai conoscere la fine che avevano riservato all’amata dopo la morte. Dopo svariate ed innumerevoli ricerche riesce finalmente a sapere dove era sepolta Hilda, riposava in pace presso l’antichissimo cimitero di Südwestkirchhof Stahnsdorf presso la città di Berlino. Aveva poi intrapreso lo sci, sport che lo appassionava molto, diventando in poco più di un anno molto conosciuto, durante il tempo libero si dedicava all’insegnamento della disciplina presso la scuola di sci di un suo carissimo amico. Durante una delle sue gare e grazie alla fama acquisita, venne a fargli visita Reiner, figlia del defunto dottor Reinbhardt scopritore del vanium una sostanza organica di metallo per migliorare il corpo dei cyborg. Anche Reiner è un Cyborg, creata dal padre con la stessa sostanza scoperta. Egli fu molto felice di vederla, infatti i due ben presto cominciarono a frequentarsi per un periodo di tempo. Dopo vari giorni passati tra un’uscita e l’altra, risate e racconti fantastici, ella gli chiese di rimanere a vivere con lei al suo castello visto che abitava da sola con alcuni inservienti, magari, avrebbe potuto aiutarla a mandare avanti l’orfanotrofio che aveva costruito a Berlino insegnando magari lo sci ai piccoli orfani. Egli da prima non fu d’accordo, turbato ancora dal suo passato, ma pian piano l’amore della ragazza nei suoi confronti lo fecero cambiare idea e cosi iniziarono una nuova vita assieme. Sembrava rinato, quando stava con lei non ricordava più la sua natura e il suo corpo di cyborg, sembrava che la vita scorresse normalmente anche per loro. Ogni tanto però Albert tornava al cimitero di Berlino dove era sepolta Hilda che come tutti sappiamo, morta dopo il tentativo di fuga con un camion a ovest del muro. Tornava ogni domenica mattina sulla sua tomba con dei fiori freschi, come se volesse dimostrare a Hilda stessa che non ha mai tradito la sua memoria e che se pur adesso viveva con un'altra donna, egli non l’avrebbe mai dimenticata, del resto era stata il suo più grande amore. Reiner, d’altro canto non era gelosa del passato di Albert, anzi spesso lo accompagnava per pregare anch’ella sulla tomba di Hilda e questo per Albert era davvero fonte di immensa gioia. Dopo anni passati a combattere, aveva trovato la persona che lo aveva risollevato e condotto ad una nuova esistenza.
Geronimo gr. era tornato nella Riserva indiana dell’Arizona, sua terra d’origine, lui era felice di ritornarvi. Egli essendo un tipo semplice e non piacendogli troppo la tecnologia, amava fare lunghe cavalcate al sol levante nel suo amato deserto, infatti in quella zone il tempo era come fermo e non aveva subito il progresso tecnologico. Egli ritornò sulla tomba del suo fratello Cocis che egli stesso aveva ucciso perché trasformato in cyborg e manipolato da un totem misterioso per la riconquista delle terre appartenute in passato agli indiani e il conseguente sterminio della razza bianca. Era triste e si rammaricava perché forse avrebbe potuto fare qualcosa per salvare Cocis, infatti egli si rimprovera di non essersi accorto della sua manipolazione, magari intervenendo sul totem avrebbe fatto riacquistare la memoria al fratello. Comunque doveva fare i conti anche con la diffidenza dei bianchi che si era venuta a creare col popolo indiano dopo le guerre scatenate da Cocis stesso. Comunque il nostro ragazzone grazie all’aiuto del suo vecchi amico Pop, riesce a riconquistare la fiducia del popolo bianco e a ristabilire di nuovo un contatto umano fra le due etnie.
Chang era tornato ad Hong Konk, aveva ripreso in mano la sua catena di ristoranti che aveva dato al suo amministratore delegato. Alla partenza per la guerra contro le forze del male, aveva donato una grossa quantità di profitti in beneficenza, come sappiamo egli proviene dall’entroterra cinese da una famiglia di contadini poveri, egli quindi conosce la povertà ed ecco una delle motivazioni del perché del suo gesto. Anche se benestante proprietario, egli a volte si lancia ai fornelli di uno dei suoi ristoranti in qualità di chef, infatti cucinare è una delle attività più belle che egli ama fare, quindi volentieri ci si cimenta a capofitto. Egli era uno dei promotori dello sviluppo agrario, infatti voleva risolvere il problema della siccità che in alcuni punti della nazione cinese che era davvero enorme. Reduce dello stesso problema nel lontano passato in quanto anche la sua famiglia era stata vittima della siccità per questo fini in rovina.
Bretagna tornò subito a Londra, lui la definiva la città delle nebbie eterni, un’espressione poetica dello scrittore Monet, risalente al lontano 1900. Secondo Monet e, anche Bretagna appoggiava radicalmente, Londra bisogna vederla e visitarla d'inverno avvolta nella nebbia, perché senza la nebbia Londra non sarebbe una bella città. È la nebbia che le da la sua meravigliosa grandiosità sotto quel manto misterioso. Infatti nei pastelli londinesi del 1901, il ponte di Charing Cross, il ponte di Waterloo e il Tamigi appaiono avviluppati in verdi-argento e grigi setosi, in brumosi malva, rosa e crema, o repentinamente solidi e lucenti in una molteplicità di blu e gale di nuvole bianche e nastri di fumo blu da ciminiere blu su carta color camoscio. Ed questo che lo spinge nell’arte recitativa. Solo un uomo con un passato triste e cupo può diventare un romantico artista.
Appena giunto nella sua bellissima città, Bretagna volle riprendere il teatro che miserabilmente lo aveva messo fuori scena. Da subito non fu molto acclamato perché lo ricordavano ancora come un assassino in quanto responsabile, secondo molti, della morte del suo carissimo amico e rivale di scena Harry Brown che, dopo aver gareggiato per una parte in una rappresentazione teatrale dove Bretagna fu sconfitto, aveva proposto a Bretagna, per tirarlo su di morale, di trascorrere un fine settimana scalando le Alpi. In quell’occasione, durante la discesa da una delle meravigliose vette alpine, la corda di tenuta di Harry cedette, cadde nel vuoto scomparendo per sempre davanti agli occhi increduli di Bretagna e Kramer la guida alpina che li aveva accompagnati . In realtà, Harry non era morto, era sopravvissuto alla caduta deturpandosi però irrimediabilmente il viso, cosi accettò di essere trasformato in cyborg dai fantasmi neri per potersi poi vendicarsi finalmente di Bretagna e Kramer perché pensava di essere stato vittima di una congiura dei due. Bretagna era triste in quanto non era riuscito a far capire ad Harry che si era trattato solo di un tragico incidente, e che credeva fermamente nella loro amicizia, perché il povero Harry stavolta era definitivamente scomparso dalla scena distrutto dal suo stesso odio. Quindi volle iniziare una serie di spettacoli teatrali in onore dell’amico, e sulle causa della sua scomparsa senza però menzionare la trasformazione in cyborg. Dopo varie rappresentazioni il pubblico iniziò a credergli e ad amarlo come artista, riuscendo cosi ben presto a diventare una celebrità per il suo paese. Durante una vacanza con il suo panfilo, in Irlanda, egli rincontra Simon, la bellissima ragazza dei servizi di controspionaggio che li aveva aiutati a sconfiggere a Litrecht, un piccolo ducato posto sulla Costa Azzurra, Marado che era anche primo ministro del piccolo paese. Egli gestiva un casino con giochi truccati per conto degli spiriti neri il cui ricavato era destinato allo sviluppo di armi da guerra. Dopo quell’incontro iniziarono a frequentarsi. Lei all’inizio lo frequentò solo come amico in quanto molto divertita dalle serate trascorse assieme, ma dopo un po’ di tempo ella s’innamorò della sua semplicità, bontà d’animo e del suo successo. Aveva scoperto in lui qualità misteriose e soprattutto una tremenda malinconia nascosta che egli stesso rinnegava. Nonostante la notorietà acquisita, Simon vedeva il suo Bretagna triste dentro, ella ebbe di lui sempre più un’idea di un passato tormentato e malinconico. Infatti, una sera, egli raccontò tutta la verità sulla sua vita dal principio sin adesso, e, tutto sulle sue avventure con i suoi amici celando il loro triste segreto e la loro sofferenza come uomini cyborg. Ella rimase un po’ scossa dalla sua verità e le incredibili storie delle avventure passate. Ormai però, Simon, ne era innamorata e non gli importava nulla di cos’era adesso, scherzando e ridacchiando gli disse, :“non credere che l’interno di un corpo del tutto umano sia bello da vedere, ossa, stomaco, intestino, fluidi,”.Bretagna rimase senza parole, con quella semplice battuta aveva dato prova dell’amore della ragazza nei suoi confronti.
Punma, tornato in Kenya, si occupava della difesa della natura del suo paese e combatteva i cacciatori di frodo e di schiavi assieme al suo piccolo amico Shon, il ragazzino che aveva creduto fino in fondo alla bravura di Yaca nello sconfiggere i giganti. Oltre a questo Punma aveva progetti di sviluppo per cercare di arginare la povertà ed ignoranza che in Kenya dilagava sempre più. Talmente orgoglioso delle sue origine, che arrivò, tempo addietro, a riprendere Joe quando si lamentava della sua razza mista rimproverandogli il suo non sentirsi fiero di ciò che è. Sempre combattivo nel salvare la vita altrui in tutti i sensi, Punma divenne ben presto molto importante per le popolazioni Keniane, tanto da essere diventato in poco più di un anno un potente capo della più importante tribù keniana, la tribù dei Taita prendendo cosi il posto del padre che ara scomparso più di cinque anni fa ormai. Cosi insieme a Shon nominato da egli stesso suo primo ministro e capo dei guerrieri fondò un movimento per la salvaguardia dei diritti degli uomini e sviluppo della propria terra, ma di tutta l’Africa in generale chiamato “il nuovo inizio”, movimento che diede la spinta a tutte le altre stesse popolazioni africane per cercare di uscire da una situazione generalizzata di povertà, miseria e schiavitù.
Il dott. Gilmore, tornato anch’egli nella sua terra d’origine, abitava in Germania presso il centro di ricerche e sviluppo tecnologico situato a Franco Forte. Aveva portato con se anche il piccolo Ivan. Il dottore, aiutato da Ivan stesso aveva messo appunto una nuova macchina capace di creare ed imprigionare particelle di antimateria la forza sconosciuta che si oppone alla materia distruggendola. Egli voleva cercare di indirizzare la scoperta verso future ricerche e cure mediche, infatti scoprì che iniettando una quantità infinitamente piccola nel corpo di una persona poteva individuarne le cellule malate illuminandole cosi da permettere oltre alla diagnosi, la tempestiva cura di alcune malattie mortali. Gli esperimenti erano avvenuti con successo, ma il problema del dottor Gilmore ormai non era quello di produrla, ma il modo di conservarla, in fatti, essa non può entrare a contatto con l’aria in quanto ne causerebbe una violenta esplosione con luce accecante. Basti pensare che una porzione ridotta di antimateria potrebbe causare l’estinzione di una città enorme come New York, quindi se l’invenzione dovesse cadere in mani sbagliate, potrebbe minacciare l’estinzione del genere umano. Decise cosi di presentare la scoperta, per avere ulteriori pareri e consigli da parte di tutti gli scienziati di fama mondiale domenica 2 novembre nella capitale francese che era stata designata prossima sede del congresso per il mantenimento della pace e sviluppo dei popoli dove venivano invitati appunto tutti i maggiori scienziati di fama mondiale, infatti dopo la caduta dei fantasmi neri, una volta all’anno, si svolgeva tale congresso nelle maggiori città mondiali. In questo modo il dottor Gilmore avrebbe potuto contare sul parere di molte menti illustre. Egli, aveva inviato una lettera ai suoi ragazzi per invitarli alla presentazione presso la sala congressi dell’Hotel du Louvre di Parigi in Place André Malraux, modo questo per poterli mettere a conoscenza della sua scoperta e pretesto per poterli finalmente riabbracciare.

 

4.Tutti a Parigi.

Appena i ragazzi ricevettero la lettera del dottor Gilmore, saltarono dalla gioia all’idea di poter finalmente incontrare i propri amici dopo più di un anno, quindi iniziarono i preparativi per poter raggiungere il giorno 2 novembre la capitale francese. Joe e Jet erano nel loro camerino presso l’autodromo di Maranello, stavano parlando della bella possibilità di incontrare i loro amici e si ritenevano fortunati in quanto dovevano correre per il titolo mondiale proprio in Francia. ”Hey Joe è stupendo potremmo riabbracciare i nostri amici, è fantastico, e proprio dopo aver stabilito il campione del mondo finalmente ci rincontreremo tutti”, “si Jet è fantastico, sono davvero felice il nostro gruppo sarà di nuovo al completo” dopo aver pronunciato tali parole Joe abbassa lo sguardo, e nelle sua mente esclama “Françoise….”. “Hey bello, non farti strani pensieri, lo so a cosa pensi, ti conosco come un libro aperto ormai. Lei sarà felicissima di rivederti vedrai, sono sicuro che adesso non starà nella pelle ed è impaziente che arrivi tale giorno, vedrai amico!”. “Grazie Jet sei un vero amico sai sempre come prendermi tu è” esclamò Joe abbassando lo sguardo e chiudendo gli occhi. Ad un tratto Joe riapri gli occhi e scatto in piedi subito proponendo all’amico:”Jet perché non li invitiamo in tribuna d’onore a seguire la nostra gara sarebbero felici di ciò non pensi? Poi dopo, tutti assieme, andremo al congresso del dottore, che ne dici?”, e Jet, ”ma si certo è un’idea fantastica, penso a tutto io tranquillo! Prenoto i posti migliori per tutti, te intanto preparati, sai ti vedo un po’ moscerello, ricorda che in pista ti farò mangiare la polvere…..e anche il mio gas! Non mi batterai”! “A si questo lo vedremo, mio caro amico. Scommetto che non mi vedrai neanche alla partenza”. I  due guardandosi scoppiano a ridere. Ad un tratto qualcuno li interrompe bussando alla porta del loro camerino: “toc, toc,” “chi è?” sono io Jet, Arnaldo!”, era Arnaldo Ferri responsabile delle pubbliche relazioni del team “ha signor Ferri, è lei mi dica”,  “vedi Jet fuori c’è una ragazza che vuole assolutamente vederti, gli ho detto che non era possibile adesso in vista per la preparazione della partenza, e, che stavate provando le tattiche di gara, ma lei insiste, dice che è importante e non lascerà l’autodromo finché non ti avrà incontrato”. “Mmmmmm….. sarà la solita fan rompiscatole…..! Che palle!”. “Allora Jet che hai deciso” esclama Ferri. Joe controbatte, “Hey Jet dai falla passare, che ti costa, lo so che sei seguito da tante donne, anzi dovresti approfittarne per fare delle belle conoscenze, no!”, “non fare il buffone Joe lo sai che non m’interessa!”, “scusa…Jet, ma almeno fai il galant’uomo”. “Ok va bene mi hai convinto damerino, ma ricorda solo perché non voglio peccare di stile! Ma tu, bell’imbusto, mi accompagnerai alla sala d’attesa, cosi, magari gli fai anche tu un bell’autografo, va bene!”, e Joe, “ok, ok, calma verrò con te contento”. I due piloti si avviarono alla sala d’attesa per incontrare la misteriosa ragazza. Jet apri la porta, ma si fermo a parlare con Ferri un attimo mentre Joe entrando salutò “Salve, molto pia…cere!” la ragazza che era seduta con la testa china, si alzo di scatto e Joe rimase impietrito” cosa…..! tu qui!” In quel momento entrò Jet, “scusi il ritardo signori…...na! Che mi venga un colpo ma tu sei……Nathalie! Impossibile! Nathalie che ci fai qui, perché non sei a New York”! “Ciao Jet, come stai” disse la ragazza mentre dai suoi occhi iniziavano a scendere lacrime di gioia. “Io sto bene”, esclamò Jet, “ma tu che ci fai qui in Italia dimmelo Nathalie”. “Be vedi Jet”, “mm…scusate ragazzi”, esclamò Joe, “io vado, suppongo che voi due avrete tante cose da dirvi, ciao Jet a dopo vado a prepararmi per la partenza, ciao Nathalie è stato un piacere averti rivista”. “Hey amico…, grazie”, “ma figurati Jet”, Joe uscì e chiusa la porta della sala d’aspetto. “Allora Nathalie, spiegami questa storia per favore”. “Vedi Jet…, vado subito al dunque, quando sei ritornato A West Side, ero contentissima, finalmente eri tornato da me! Io non volevo più guerre, avevo visto troppi nostri amici finire male in quel quartiere dimenticato da Dio e non volevo perderne altri”. “Continua, ti prego…”, “be vedi…quando hai ucciso Mac, che era diventato un cyborg, subito dopo che George era stato ferito per proteggerti facendoti da scudo, in ospedale noi ti chiedemmo di aiutarci a dare del sangue che serviva per George stesso. Ma tu ti tirasti indietro e senza parlare te ne sei andato via tra gli insulti e gli sguardi indignati di disprezzo dei tuoi amici. Tutti avevano ipotizzato la tua appartenenza al mondo dei cyborg e per questo fosti disprezzato dai tuoi stessi amici che erano cresciuti con te. Il giorno dopo ricordo che stavo parlando a George in ospedale, nella sua camera, e gli stavo dicendo che il tuo comportamento era sembrato strano e che avevo sbagliato a buttarmi fra le tue braccia appena ti avevo rivisto. Dopo aver finito di parlare con George uscii dalla porta della stanza e vidi un mazzo di fiori appoggiato sul fianco della porta su di un mobiletto. Capii che tu eri stato li Jet, e sicuramente avevi ascoltato tutto. Il mio cuore divenne improvvisamente triste, stetti male come se mi mancasse il fiato; subito corsi fuori dall’ospedale a cercarti, ma non c’eri più. Eri già andato via, noi ti avevamo trattato da schifo, scacciato come la peste senza neanche averti chiesto il perché del tuo gesto”. Nathalie chiuse i suoi lacrimanti occhi e chinò il capo. “Mm…be, guarda Nathalie, in quel periodo c’avevo fatto l’abitudine ad essere trattato cosi. Comunque non capisco! Allora, dove vuoi arrivare, parla su! Sei venuta fin Italia per dirmi questo, per portare le scuse di tutti voi per come vi siete comportati nei confronti del vostro vecchio amico? Be se ti fa star bene accetto le vostre scuse, adesso puoi pure tornare a riferirlo a tutti, Jet lo strano, perdona i suoi amici che l’hanno trattato male, ok! E salutami tanto il tuo George soprattutto ringrazialo per avermi salvato la vita visto che non ne ho avuto la possibilità!”, Jet a queste parole non aggiunse altro e anche se non voleva, si voltò a stava per andare via amareggiato e triste di doverla lasciare li cosi! “Dove vai stupido”, lo ferma lei in lacrime, “cosa……stupido???”, “si sei uno stupido Jet, non vedi quanto soffro! Non vedi! Non capisci perché io ho fatto tutti questi chilometri è…?, Non ti salta per la testa? Io ti amo stupido testone, maledetto egoista, hai capito, ti amoooooo!”, “Che cosa hai detto! Ma… Nathalie io…“,  “Jet, da quando sei andato via di nuovo io non ho fatto altro che pensare a te. Con George non poteva funzionare, era solo un grande amico e nient’altro me na sono accorta subito. Jet ti prego non scappare di nuovo non abbandonarmi per l’ennesima volta non lo sopporterei”. “ Ho Nathalie, io non immaginavo che.., io…io…, che… tu… Nathalie”, “ho Jet, stringimi” i due corsero l’uno verso l’altro e si abbracciarono baciandosi appassionatamente. “Nathalie, non ti ho mai dimenticata, il mio cuore era triste senza di te sai, mi sei mancata da impazzire, ti prego perdonami”. “Jet, ti prego non dire niente, di solo che non mi lascerai mai più”. “Ascolta Nathalie, io… non so come dirtelo”, “che c’è Jet non mi vuoi, hai già il cuore impegnato, parla… avanti!”, “be non è questo! Vedi…, io…si avevi visto giusto a West Side, io sono diverso, io sono un cyborg, ecco perché sparii!” Nathalie rimase di stucco e spalancò gli occhi, “Vedi Nathalie dopo che accoltellai Mac, pensai di averlo uccisi ucciso, cosi scappai per non essere preso dalla polizia, però mentre scappavo………”, Jet spiegò tutto quello che aveva passato da allora fino ad oggi, dalla trasformazione in cyborg, al tradimento delle forze oscure e la lotta con i suoi amici per la pace non tralasciando nessun particolare…… ”capito adesso Nathalie, io non sono più il vecchio Jet che conoscevi” abbassò lo sguardo chiudendo gli occhi. “Jet, a me non importa ciò che sei diventato, non mi importa, io ti amo e voglio restare con te”, Jet riapri gli occhi densi di emozioni e guardando Nathalie esclamò, “ma Nathalie…”, “no zitto! Non abbandonarmi ti prego, tu hai un cuore capace di provare sentimenti, un cervello per poter ragionare liberamente cosa è giusto per te e per gli altri, lo hai detto tu che hai scelto tra il bene e il male, poi hai un corpo per poter amare, tu sei un essere umano non dimenticarlo hai contribuito alla nascita della pace rischiando la tua stessa vita, e poi sei la persona che amo e che non voglio perdere per l’ennesima volta, lo capisci questo Jet”! Jet rimase impressionato da quelle parole, “ho Nathalie” I due si abbracciarono e si tennero stretti per un po’.
Usciti dalla stanza i due andarono da Joe che stava mettendo a punto la sua auto, “Joe…”, “hey ragazzi, avanti ditemi tutto che è successo avete delle facce!!!”, Jet stette a spiegare l’evento che lo aveva colpito e disse all’amico di voler portare Nathalie, con lui, non l’avrebbe mai più abbandonata. Joe era contentissimo per Jet, non lo aveva mai visto cosi felice, “be Jet, c’è solo un problema”, “e quale sarebbe” rincalza Jet, “be adesso devi fiondarti subito a prenotare un altro posto in tribuna d’onore, altrimenti Nathalie rimarrà in piedi a vedere la gara, non credi”, “grazie Joe, è fantastico, sei un vero amico non ti bacio altrimenti Nathalie si farebbe delle strane idee”, Hahahahahahahah! Tutti scoppiarono a ridere. I tre assieme ai camion della loro scuderia e tutto il team ferrari partirono quella notte stessa, prossima fermata principato di Monaco in Francia per disputare l’ultima gara del mondiale di formula uno, ma l’evento più grande per i due ragazzi era senza dubbio ritrovare i propri amici.
Intanto Albert si stava preparando per partire alla volta di Parigi, stava ultimando gli ultimi preparativi. Nella stanza entro Reiner, “Albert, starai via tanto a Parigi?”, “be.. penso di no, solo qualche giorno credo”, “ capisco, vuoi che ti aiuti a preparare le tue cose?”, no grazie tesoro, già ho preparato tutto”. “Ok allora andiamo a cena, che è pronto in tavola”, si Reiner sono subito da te”. Mentre i due cenavano, Albert si accorse che Reiner era un po’ triste, allora egli le chiese:” Cos’ai stasera, non hai quasi toccato nulla da mangiare”. “scusami Albert, non volevo essere di cattiva compagnia l’ultima sera prima della tua partenza, e che…” ella abbassò lo sguardo, “dimmi Reiner, tranquilla lo sai che con me puoi parlare di tutto!” “Be non volevo esserti banale, non importa…!” “Hey vieni qui, abbracciami, tu non sei mai banale non dimenticarlo mai. Adesso dimmi cosa c’è!” La ragazza arrossendo chiese:“Be…mi penserai un po’ mentre sarai lontano da me”! “Ma mia cara, non ci sarà il tempo di pensarti in Francia”, “capisco Albert… vorrai stare solo in compagnia dei tuoi amici, ti capisco e scusami per la domanda”. Be, in fondo come potrei pensare a te se in Francia ti avrò con me tutto il tempo davanti ai miei occhi”. “Ma Albert questo vuol dire che…”, “ma si sciocchina cosa pensavi che ti avrei abbandonata qua tutta sola soletta? Io voglio che tu mi segua, sei una parte importante della mia vita e voglio che tutti i miei amici ti possano conoscere”. Ma è stupendo Albert, che bellissima sorpresa mi hai fatto, mi rendi la donna più felice del mondo! Ti amo”! I due si baciarono. “bene allora va a preparare le tue cose, domattina partiamo di buon ora e dobbiamo riposare un po’”. “Evviva…!” la ragazza corse a preparare le sue cose con somma felicità, mentre Albert accennava un dolce sorriso!

 

5.Finalmente assieme.

Arrivati a Montecarlo, Joe era impaziente di effettuare i test del circuito del venerdì, per poi passare alla qualifiche di Sabato pomeriggio per il piazzamento sulla griglia di partenza della gara. Le prove avevano visto il predominio delle ferrari dei due ragazzi, e questo faceva ben sperare per il piazzamento in prima posizione sulla griglia di partenza di domenica. Joe era leggermente triste, era in attesa dell’incontro con Françoise, ancora non sapeva cosa le avrebbe detto e lei come avrebbe reagito e questo lo turbava molto. Jet intanto completò la serata con Nathalie uscendo per le vie cittadine di Monaco. Ed appena tornati in albergo i due passarono una stupenda notte d’amore. Il giorno seguente alle 15.00, iniziarono le qualifiche, ma le cose non andarono per il meglio, Joe si era piazzato quarto sulla griglia di partenza dietro alla vettura Williams di Carlos Reutemann che partirà in terza posizione, Jet invece si piazza secondo finito dietro alla vettura Brabham di Nelson Piquet che partirà quindi in pole. Si preannuncia grande battaglia tra le tre scuderie i meccanici e lo stratega assieme a Joe e Jet passarono gran parte della notte a studiare una strategia vincente per la gara che li attendeva. La preoccupazione era tanta, si poteva gettare via tutto il lavoro fatto in un anno e questo non doveva accadere.
Il fatidico giorno arrivò, l’autodromo di Montecarlo era stracolmo di gente per l’evento sportivo dell’anno. Puntualissima arrivò Françoise, ella non vedeva l’ora di rivedere i suoi amici, e soprattutto, voleva rivedere Joe, lei era ancora più innamorata di sempre, la distanza da lui aveva fatto crescere ancor più il suo amore e soprattutto era cresciuto sempre di più il desiderio di riabbracciarlo. A dire il vero lei era anche un po’ preoccupata, si chiedeva da tempo ormai se lui l’avesse pensata in questo frangente di tempo lontani l’uno dall’altra, se i suoi sentimenti per lei erano gli stessi di un tempo, o magari si fossero rafforzati. Ma la sua paura più grande era che invece essi siano scemati, e che magari adesso il suo cuore fosse appartenuto ad un’altra persona. Ella chiese a se stessa:”ho Joe, cosa mai farai quando mi vedrai! Io, cosa farò?, Ti abbraccerei e ti direi quanto ti amo, che mi sei mancato, ma ho paura che tu adesso mi veda solo come un’amica o addirittura un’estranea”. Ad un tratto udì una voce alle sue spalle, “hey anche dopo un anno sei sempre la stessa, sempre intenta a pensare con lo sguardo di chi romanticamente attende un lieto evento” Françoise si gira di colpo “santo celo, non ci posso credere, sei tu Bretagna, evviva, come sono contenta di rivederti” e françoise lo abbraccia amichevolmente dimostrandogli tutto il suo affetto, “non sei cambiato affatto sempre il solito poeta”, “cosa vuoi sarà l’abitudine, adesso come sai sono un famoso attore teatrale a Londra, è quindi recitare mi vien naturale. Ma le sorprese non sono ancora finite, infatti aspetto la mia donzella che è qui a Parigi per lavoro, e mi raggiungerà al congresso! “Hai trovato la ragazza, mamma mia Bretagna non ci posso credere sono felice per te, e chi è dimmi la conosco per caso?” “Si la conosci, ma non ti rivelerò chi è, la vedrai quando sarà il momento”. “Ok, ok come vuoi però sono curiosa!”. “Be come la maggior parte delle donne ovviamente! Sai mi sarebbe piaciuto vedere il tuo spettacolo, Giselle vero, complimenti ho letto i giornali, un vero successone, sei ormai una ballerina di prim’ordine”. “ti ringrazio caro Bretagna, be anche tu non scherzi ho visto qualche giornale londinese e molte testate parlano di te, sei riuscito a far nascere un nuovo mito dopo che tutti ti avevano disprezzato per la triste storia del tuo caro amico Harry Brown”. “be si è stato difficile, ma lo sai che Bretagna è uno tosto”. hahahahahaha, i due scoppiarono a ridere. “Voi due cosa mai avete da ridere a quel modo, venite qui e salutate il vostro Punma”, “ciao amicooooo, finalmente qui” esclamò Bretagna. Françoise:“Punma sei arrivato anche tu che bello rivederti come stai“, “Bene mia cara Françoise,” i tre si strinsero le mani. “Bretagna non sei cambiato affatto sempre il solito mattacchione è! Tu invece Françoise sei sempre bellissima e volevo farti subito le mie congratulazioni per la tua rappresentazione, finalmente ci sei riuscita è…, sei diventata una ballerina di fama internazionale ormai, chissà quanti ammiratori”, e lei:“quanti complimenti tutti assieme, ti ringrazio, però cosi arrossisco”. “Peccato non l’abbiano trasmesso via cavo avrei voluto vederti mia cara sai ”. “Be la rappresentazione era privata e solo l’Opera National ne deteneva i diritti, quindi hanno bloccato le trasmissioni per una maggiore affluenza a teatro”. “Tu invece come va con il tuo movimento, mi avevi scritto che stavi lavorando  facendo tanto per la tua gente, sei proprio una persona stupenda”. Bretagna interrompe, “Si infatti Punma, devo dire che ero un pò preoccupato per te a dire il vero, perché ci sono tanti attentatori alla pace e movimenti non sono mai ben accetti da tutti, ma siccome mi hai sempre rassicurato quando ci sentivamo sono rimasto sereno. Poi adesso sei un mito per tutti gli oppressi e io sono fiero di avere un amico cosi importane e soprattutto generoso col prossimo”. “Grazie amico mio, bè si, infatti, adesso sono un leader che tenta di riportare la giustizia e un po’ di ricchezza in Africa, ma la strada e pericolosa e difficile, ma vedrete che il vostro vecchio Punma c’è la farà”, “non abbiamo dubbi caro mio”! “Hey voi altri aiutatemiiii casco…”, boooom…“oi, oi, oi, che dolore che rovina…”!, voltandosi videro un grumolo di valige e una persona non tanto alta che si dimenava sotto di esse. “Chang, sei tu finalmente”, e tutti corsero da lui, “ma quante valige porti con te” esclamò Bretagna, “hey, hai ricevuto lo sfratto per caso” ribattè scherzosamente Punma, e Chang, “ho amici miei come sono felice di vedervi, che bello, i miei occhi piangono da soli, vi prego fatevi abbracciare” e  tutti si strinsero attorno a Chang, ”possiamo partecipare anche noi”, tutto il gruppetto si girò, Françoise esclamò sorridendo di gioia, “Albert, Geronimo, evviva ci siete anche voi è fantastico”, e Albert, “su pappamolle venite qua ad abbracciarci, tutti li saltarono al collo e le lacrime cadevano senza neanche volerlo. “Allora cosa raccontate è”? E Geronimo “be ci sono tantissime cose da raccontare aspettiamo anche i due lumaconi di Jet e Joe non li vedo ancora e poi iniziamo a parlarci, sono presi dalla corsa e quindi li vedremo dopo che sia finita scommetto”. Françoise interrompe con voce un po’ brusca “Be non credo che una gara sia più importante di noi, vedrete che li vedremo prima. E te Albert che ci racconti intanto, quando ci siamo sentititi ci hai raccontato delle tue imprese sugli sci, ma abbiamo saputo da qualche trasmissione televisiva che sei diventato un vero asso in questa disciplina in Germania vero?”, “Lo sapete che io sono un tipo molto riservato, ma per i miei amici farò un’eccezione, si è vero mi sono dato ad uno sport che mi ha sempre attirato che in Germania è d’obbligo visto gli inverni rigidi con nevi abbondanti, ma la novità più grande è lei”, si giro e chiamò a se Reiner, “lei è Reiner adesso è la mia compagna, ve ne ho già parlato in passato ricordate dopo il mio ritorno dalla Germania, quando ero stato li in missione”?, Tutti salutarono Reiner ed ella rispose garbatamente dicendo che era fiera di aver conosciuto i migliori amici di Albert di cui lui gli aveva tanto parlato. Chang si espresse, ”Caspiterina, che sorpresa, questa non me l’aspettavo proprio”, e Punma “accipicchia questa non me l’aspettavo da te, bravo amico, complimenti siete davvero una bella coppia”, Françoise, “è stupendo Albert, sono felice per te”. “grazie a tutti ragazzi”. Reiner arrossì. Ci fu un attimo di silenzio tutti erano impazienti riabbracciare anche i due piloti, Geronimo, “ma quando arrivano tra un po’ parte la gara”, “Be Françoise avevi torto, non vedendoli arrivare deduco che hanno prima intenzione di gareggiare,” disse Bretagna, e lei,”non dire idiozie non possono amare più una stupida corsa che i loro amici”, “ma non si vedono ancora per me non verranno adesso” e tutti abbassarono lo sguardo…ad un tratto però spuntò una voce, “sei sempre il solito testone, la nebbia di Londra ti ha annebbiato anche il cervello mi sa”, e Bretagna, “sei tu Jet, che felicitààààà, amico!”, e tutti “Jet, ha ha, sei proprio tu, grande…vieni qui fatti abbracciare; finalmente come va! quanto tempo è passato”. Tutti parlarono a Jet saltandolo addosso e riempiendolo di domande ma anche di complimenti, finalmente era li con loro. Egli presentò subito Nathalie e spigò rapidamente chi era e cosa era successo e perché lei si trovasse li con lui. Tutti furono felice della notizia e accettarono la ragazza nel loro gruppo che d’altro canto era felice di aver incontrato i migliori amici del suo amore. Nathalie ringraziò anche esplicitamente tutti loro per aver riportato la pace nel mondo. Tutti fecero i complimenti a Jet per aver ritrovato il suo amore perduto. “Hey Jet”, li interrompe Françoise, “ma dov’è… Joe, pensavamo fosse con te”, “be lui…, vedi Françoise…, ha detto di andare avanti che mi avrebbe raggiunto, ma poi ancora non l’ho visto, strano, ma dove sarà finito”. Lei abbassò lo sguardo chiudendo gli occhi, Jet esclama, “dai non essere triste lo sai com’è fatto Joe, è un timidone e vedrai che…”, lo interrompe Punma, “be Jet, non si trattano cosi gli amici spero che non abbia deciso di gareggiare prima e poi dopo venirci a salutare. Anche noi abbiamo lasciato le nostre importanti attività appena abbiamo saputo che potevamo rivederci tutti. La nostra amicizia viene prima di tutto noi siamo come una famiglia, Joe l’ho ha dimenticato questo forse?”. Nessuno aprì bocca quasi nel voler dare supporto alle parole di Punma. Ad un tratto si udì una voce: “Hai perfettamente ragione Punma, ma vedi sono arrivato per ultimo solo perché volevo osservare a distanza la mia famiglia finalmente riunita, e devo dire che è la cosa più bella al mondo!”. “Cosa……” Punma rimase di stucco. Tutti si girarono verso la provenienza di quella familiare voce che avevano appena udito. “Joe, sei proprio tu” esclamò Punma emozionato; E tutti commossi urlarono il suo nome correndo verso di lui, eccetto Françoise che rimase indietro, saltandolo addosso e riempiendoli di complimenti e domande, ormai il gruppo era riunito e finalmente poterono tutti gioirne. “Hey ragazzi, quante domande e complimenti, mi imbarazzate, dai ne parliamo più tardi, l’importante e che adesso siamo tutti assieme. Punma esclamò, “perdonami Joe, non volevo, sapevo che ci tenevi nel volerci rivedere, è stato solo uno sfogo il mio mi perdoni è vecchio mio”! “Tranquillo Punma anche io al tuo posto avrei reagito cosi”. I due si diedero il cinque. Françoise rimasta in disparte a pochi metri da loro con gli occhi bassi e quasi in lacrime di emozione per averlo rivisto, non sapeva cosa fare. Ella intanto pensa al passato “Ricordo di averlo trattato come uno straccio quel giorno sulla scogliera, l’ho persino schiaffeggiato, cosa mi aspetto, che mi abbracci? Lui fino ad oggi non ha mai scritto, non mi ha mai cercato e soprattutto non ha partecipato neanche con una stupida telefonata alla realizzazione del mio più grande sogno. Io per lui sono niente”. Joe alzò gli occhi e la vide, i suoi occhi erano densi di emozioni nel vedere la cosa a lui più preziosa li a pochi passi da lui. Pensò, “quanto sei bella Françoise, non riesco a capire come io abbia fatto a stare lontano da te tutto questo tempo, devo essere proprio un masochista! Che scemo che sono”. Gli altri si zittirono, sapevano della tormentata storia dei due amici, infatti loro avevano passato il loro tempo ad assecondarli e a cercare di essergli vicini. Geronimo diede uno spintone a Joe, e Bretagna strizzando un occhio gli disse: “ragazzo cosa aspetti il treno, va da lei su”, Chang, “Joe fatti forza”. Albert, “Joe lo so che avete avuto un piccolo scontro, ma ti prego non esitare, va da lei”. Joe timidamente fece dei passi che la portarono fin davanti a Françoise, che rimase a occhi bassi. Gli altri si allontanarono pian piano lasciandoli soli. “Françoise, ciao!”, lei non parlò, “ti prego non avercela con me, adesso finalmente ho ritrovato me stesso come ti avevo detto quel giorno sulla scogliera ricordi? Sai cosa ho capito?...... Ho capito che è stato un errore non averti cercata, anzi peggio, di averti lasciata sola e soprattutto di averti fatto piangere. Perdonami Françoise”. Ella non resistette più, lo saltò al collo stringendolo con tutta la forza che aveva e piangendo di felicità, “ho Joe…sigh… Joe…sigh…, perché, perché non mi hai mai cercata! Perché! Perché sei stato cattivo Joe”…continuando a piangere “pensavo che non ti interessava più nulla di me, pensavo mi avessi dimenticata, pensavo……”, “basta piccola, non parlare più ti prego, non devi soffrire più adesso” “sigh…, sigh…”, “sono qua su non piangere”, mentre la stringeva a se, dai suoi occhi caddero tenere lacrime. Tutti i ragazzi si commossero nel vedere i due amici finalmente assieme ed accennarono un dolce sorriso nei loro confronti. Stettero per un po’ tutti assieme in un clima scherzoso e gioioso, ma colmo di fratellanza che finalmente li aveva fatti ritrovare. Albert presentò Reiner a Joe, Jet e Nathalie. I primi due rimasero colpiti, ma felici dalla notizia della loro unione, “e bravo Albert, sei diventato un ruba cuori” esclamò Jet mentre Reiner Arrossì, e Albert “ma Jet che dici”. “Albert sono felice per te amico”, “grazie di cuore Joe”. I ragazzi si raccontarono ancora un po’ di vicende passate in quest’anno trascorso gli uni dagli altri in un clima festoso e armonioso! Finalmente assieme.

 

6.La gara.

Mentre i nostri eroi stavano allegramente parlando, una voce al megafono li interruppe;”i piloti Joe Shimamura e Jet Link, sono pregati di raggiungere le griglie di partenza.
“Hey Joe dobbiamo andare, si comincia”! “Si andiamo”, Joe ribatte, ragazzi andate in tribuna d’onore vip, Jet ed io abbiamo pensato che da li potete guardare molto bene la gara e quindi vi ha prenotato un posto nominativo. Françoise esclama “poltrone vip…”, “be Françoise ormai siete anche voi dei vip no…?” ridacchiò Joe” su andate presto abbiamo preso un altro posto per Reiner ok!” Poi rivolgendosi a Françoise e strizzando un occhio” a dopo bellezza”, e lei con sorriso malizioso “ma che furbetto! Screanzato…!”.
I due corsero alle loro vetture, tutto lo staff era furibondo, “ma dove eravate finiti siete matti sta per cominciare la gara” “scusateci, ci eravamo distratti”, “cosa…” rincalza il capo meccanico, “ma siete matti…distratti…, ma voi dovete essere concentrati, oggi ci giochiamo tutto…”, “si ha ragione ci scusi” i due corsero alle auto, salirono e indossarono i caschi da gara. Il capo meccanico esclamò “questi ragazzi di oggi, sono proprio pazzi, ma che hanno nella zucca”. Partirono tutti per il giro di riscaldamento delle vetture. Il tifo era alle stelle, i loro amici cyborg arano emozionati. Appena finito il giro, tutti si posizionarono sulle loro posizioni in griglia di partenza. Joe sapeva che in questo circuito il sorpasso e praticamente quasi impossibile, quindi una buona partenza gi avrebbe assicurato un buon piazzamento. Le luci rosse si accesero, e non appena si spensero, tutti diedero gas e partirono in bomba. Joe si fece subito varco tra le auto accatastate per cercare di guadagnare qualche posizione sugli avversari, fece un’ottima partenza, saltò subito, bruciandola in ripresa la Williams di Carlos Reutemann, poi cerca di saltare Jet che però abilmente gli chiude la traiettoria, mentre Nelson Piquet mantiene la prima posizione. Alla prima curva, i primi tre erano questi, primo la Brabham di Piquet, poi le Ferrari di Link e Shimamura, poi la Williams di Carlos. Jet e Joe diedero vita ad un duello pazzesco fra di loro e per inseguire Piquet, ma cercando di tenere a debita distanza Carlos. Il pubblico era in delirio per lo spettacolo mentre tutto il team Ferrari era preoccupato perché i due loro piloti dandosi battaglia potevano incidentarsi involontariamente quindi finendo la gara nel peggiore dei modi cosi perdendo tutto. Joe prima della curva del piccolo rettilineo della salita del casinò, ritarda la frenata arrivando lungo per superare l’amico, ci riesce, ma a causa della velocità va all’esterno della curva stessa, e Jet ne approfitta per recuperarlo. Al 20 giro, Shimamura viene chiamato alla sosta ai box e Link cerca di seguire Piquet, cercando di superarlo nel rettilineo del tunnel, ci riesce, ma poi viene risorpassato in curva per aver staccato in anticipo causa usura delle gomme, cosi viene invitato subito al rientro per il rifornimento e cambio gomme ai box dal capo meccanico. Appena Joe vede Jet rientrare per la sosta, spinge la sua vettura al limite, e così all’uscita dai box dopo il cambio gomme e il rifornimento stesso, Jet cade cedendogli il passo e finendo con la sua vettura dietro di lui. Jet però non ci sta e cerca di insidiarlo, sotto il ponte del circuito, punto migliore della pista per effettuare sorpassi, ma le gomme ancora fresche non consentono all’asso americano di superarlo. Joe intanto nel giro successivo mentre si guarda dagli attacchi di Jet, era ormai praticamente negli specchietti retrovisori di Piquet, finalmente prende la sua scia e con una manovra da vero campione ritarda la frenata prima della curva del cavalcavia lo supera e prende la prima posizione e riparte in accelerazione lungo il rettilineo del tunnel stesso. Sugli spalti la gente è divertita e i loro amici facevano un vero tifo da stadio. Françoise si ingelosiva molto a sentire parlare le ammiratrici di Joe che si esprimevano con vocaboli alquanto osceni. Intanto, ben dopo cinque giri, Jet emula Joe e come è toccato a lui prima, durante la sosta ai box di Piquet, affonda al massimo il pedale riuscendo a sorpassare Piquet stesso un attimo prima che faccia il suoi ingresso in pista dai box. Il pilota brasiliano ormai cede il passo alle Ferrari che con gomme ben calde rispetto a lui si allontanano recuperando secondi preziosi. Ormai è fatta per le Ferrari, ma Joe e Jet adesso si danno battaglia da soli, i due si superano più volte, nell’ultimo tratto di gara sono quasi appaiati, Joe è in leggero vantaggio, esce più veloce dall’ultima curva per essersi messo in traiettoria interna ad essa, e cosi chiudendo ogni via di accesso al sorpasso va a tagliare il traguardo, a pochissimi centesimi di ritardo da Jet. Dopo qualche secondo transitano anche Piquet e Carlos. Una gara stupenda. Joe sul massimo podio campione del mondo stagione 1979/80. Jet, vice campione del mondo, si congratula con l’amico di essere stato migliore di lui, ma Joe ribadisce che se in curva le loro due auto si sarebbero trovate in posizioni diverse, avrebbe vinto lui. I due si strinsero la mano e finalmente erano pronti a correre dai loro amici, che subito accorsero per festeggiarli, “siete stati grandi ragazzi”, “siete dei grandi piloti”, “non ho mai visto una gara cosi bella, noi nel Texas corriamo solo con i cavalli”, “noi invece con gli elefanti”, tutti iniziarono a ridere a crepapelle. Nathalie salta al collo di Jet, “bravo campione”, “be… il campione e Joe”, “lo so, ma sei stato grande lo stesso, ti amo Jet”. Françoise abbraccia Joe, “sei il numero uno adesso”, Joe arrossisce, “grazie, mi hai dato tu lo sprint giusto”. Il Presidente della scuderia ringrazia i due ragazzi che avevano reso la scuderia ancora più grande, vincendo anche la classifica costruttori. I tifosi e tutto il team rendono omaggio ai loro beniamini portandoli a spalla in giro per l’autodromo e festeggiando con i classici spruzzi di champagne.

 

7.Non ti lascerò mai più sola.

Dopo il gran premio, i nostri amici si diressero a Parigi dove Françoise li portò al ristorante da Michelle! Joe lo salutò amichevolmente visto che gia lo conosceva, infatti Françoise gl’è lo presentò durante il viaggio che fecero a Parigi per reperire informazioni sulla Dankan Connection, sede di una succursale della base dei fantasmi neri ormai annientati. Françoise invitò alla cena anche Katrine e Filipp che Joe fu felice di rivedere e ancora più contento di sapere che finalmente si erano sposati. Intanto erano iniziati i preparativi per il congresso e il dottor Gilmore aveva installato il suo apparato segreto per la creazione dell’antimateria per poter far partecipare anche gli altri scienziati ad uno studio mirato del nuovo elemento scoperto. I maggiori scienziati di tutto il mondo cominciarono a prendere i loro posti, erano le 19.00 e tra poco più di tre ore sarebbe iniziato il tutto. Gilmore era impaziente di rivedere i suoi ragazzi che in questo momento stavano festeggiando la vittoria di Joe. Intanto, durante la cena, i ragazzi si raccontarono tutto, le loro incredibili storie ed esperienze personali, le loro sofferenze e gioie, non mancarono ricordi delle avventure passate assieme belle e brutte e un brindisi speciale al povero Gandaru che aveva sacrificato la sua vita per il bene dell’umanità. Reiner, Nathalie, Filipp e Katrine, furono veramente stupiti ed estasiati dai racconti dei nostri eroi, e finalmente capirono quanto essi erano straordinari. Sul finire della cena, Françoise si alzò e si diresse fuori. Joe vedendola gli chiese “hey Françoise dove vai”, “scusami Joe vado fuori a prendere una boccata d’aria”. Uscì fuori recandosi dinnanzi alla maestosa fontana di piazza Montmartre che si trovava di fronte al ristorante di Michelle rimanendo a fissare le luci affusolate che la piazza stessa emetteva immersa nei suoi cupi pensieri.
“Hey Joe”, “ha sei tu, dimmi Katrine”, “ per favore ci allontaniamo un attimo dal tavolo dovrei parlarti”, “ma certo”. I due si spostarono in fondo alla sala vicino ad una finestra . “Dimmi tutto Katrine”, “sai Joe, Françoise è riuscita ad avere tutto in questo anno dopo il suo ritorno a Parigi, lei è bella, famosa e ha corteggiatori di ogni tipo, in più ha riallacciato interamente i rapporti con la famiglia riuscendo a spiegare anche se con delle bugie la sua scomparsa”, “è riuscita a ritrovarsi con i suoi familiari? Ma è fantastico! Non me ne aveva ancora parlato di questo!” Katrine continuava il suo discorso, “Quindi si deduce che ella non potrebbe più chiedere nulla dalla vita. Ma in realtà, non è del tutto felice, è come se gli mancasse un tassello importante nella sua vita attuale. Quando ho provato a parlare con lei di questo, ha cambiato argomento dicendomi che era una mia suggestione, e che era felice cosi. Ma io la conosco e non ha segreti per me. Però non riuscivo a capire cosa poteva avere il suo cuore! Per quanto mi sforzassi, non riuscivo a capire. Pensa che le ho presentato degli amici di Filipp per farla magari innamorare e completarsi anche come donna, anche se poi un po’ difficile vista la sua natura di voi cyborg ma un tentativo si poteva fare, magari qualcuno poteva passarci sopra una volta saputo, oggi tutto può essere possibile, basta vedere le ragazza di Jet che per amore ha accettato la sua natura di cyborg!”, “che cosa! Adesso non dirmi che Françoise è ……?” ribadisce Joe preoccupato, “be, lei non ne ha mai voluto sapere nulla di uomini, e io non sapevo più come fare a vederla veramente felice”. Joe fa un sospiro di sollievo, poi risponde, “Senti Katrine non voglio essere scortese perdonami, ma perché queste cose le stai raccontando proprio a me”? “Ma non capisci Joe! Stasera ho capito tutto finalmente, il tassello mancante nel cuore di Françoise sei tu Joe, ma come fai a non capire?”, “Ma che cosa stai dicendo Katrine…” esclama Joe imbarazzato, ma nell’animo felice! “Si Joe, non far finta di non capire, lo sai anche tu questo! Stasera Françoise emanava una luce particolare ed era seduta proprio affianco a te. Oggi e stata la ragazza più felice del mondo, rideva, scherzava, e i suoi occhi brillavano ed erano colmi di gioia quando ascoltava la tua voce, o se solo se la guardavi”. “Ma io……”, “Joe ti prego lei è una ragazza che è stata sfortunata e mi riferisco alla sua condizione di cyborg, ma in questa sfortuna ha incontrato te, quindi ti prego aiutala ad essere felice veramente, cosi facendo renderai felice anche te stesso! Lo so, o capito che anche tu l’ami Joe! Guardala, è sempre immersa nei suoi pensieri tristi, ti prego va da lei”. A queste parole Katrine gli sorrise e tornò a sedersi vicino al suo sposo. Joe rimase a pensare dalle parole di Katrine, “come ha ragione Katrine, lei ha capito proprio tutto”. Guardò Françoise dalla finestra ancora una volta e cosi decise di raggiungerla. Usci dalla porta principale del ristorante e si diresse da lei, Katrine accennò un sorriso di felicità per Françoise.
“Françoise era la, in piedi di fronte alla fontana con lo sguardo chino e gli occhi chiusi. “Ciao piccola”, “heee, Joe sei tu”. “Non dirmi che non mi hai sentito, tu senti tutto!”, “che scemo che sei…”. “allora perché quell’aria triste non sei contenta di rivederci tutti è…”. “Si Joe lo sono. Ma presto torneremo alle nostre vite e io non vi rivedrò più chissà per quanto tempo ancora. “Dai Françoise non fare cosi, vedrai che adesso ci rivedremo spesso”, “Joe, avevi detto cosi anche prima di partire dal Giappone ricordi, mi dicesti che quando avrei avuto bisogno di voi bastava avervi cercato. Tutti mi hanno sempre scritto e chiamata, anche Jet che era li con te! Tutti loro mi sono stati vicini, ma tu no, neanche una insignificante telefonata, perché mi odi a tal punto, dimmi perché almeno. Me ne farò una ragione…! Mi fai solo soffrire cosi! Dal suo viso iniziarono a scendere calde lacrime di dolore.
Joe gli volta le spalle e guarda al celo:”sai eri veramente bellissima la sera del tuo spettacolo mentre impersonavi Giselle”, Françoise rimase come impietrita spalancando di colpo i suoi stupendi occhi azzurri, “tu… tu che ne sai non l’anno trasmessa in nessuna rete televisiva! Ma… cosa??? No, è impossibile, questo significa che tu… tu eri…eri…”, Joe continuò “hai danzato come non mai, leggiadra come un cigno, sembravi volare sulle ali del vento immersa nella natura. Non ho mai visto uno spettacolo più bello al mondo!” Françoise scoppiò a piangere ancora più forte, “tu eri la Joe….., tu eri la a vedermi danzare! Non posso crederci, eri li a vedermi!”. “Cosa credevi che mi sarei perso il realizzarsi del tuo più grande sogno?” “Joe…… io……io……non ho parole!” “ Non dire nulla ti prego Françoise”, “o Dio mio sono una vera stupida, rovino sempre tutto con le mie paure, ecco perché forse non ti merito”, “Ma che stai dicendo, vedi Françoise vedi, io non ti odio affatto, come potrei odiare la cosa più bella che mi sia capitata nella vita”. “Joe……”.
“Françoise io ti ho pensato, e molto anche. Sai… in tutto questo tempo, avrei voluto tanto sentirti, abbracciarti e correre da te. Quella sera dello spettacolo soprattutto ho avuto una voglia matta di tenerti stretta”, “e perché non sei venuto da me? Sarei stata veramente la ragazza più felice del mondo!”, “Non ci sono riuscito, dopo il modo con cui ci siamo lasciati quel giorno sulla scogliera avevo paura che mi avresti cacciato via”. “Joe ti prego perdonami come ho mai potuto pensare che tu……che tu……ti saresti dimenticato di me, le mie emozioni mi hanno accecato, e pensare che io ti ho anche detto tante cose brutte anche in passato ma come ho potuto essere cosi stupida ho rovinato tutto”! “Dai lascia stare adesso, la colpa è anche e soprattutto mia non ho avuto mai il coraggio di dirti certe cose, ma adesso Françoise l’importante e che siamo qui assieme”. “Sono stata egoista Joe, perdonami, io pensavo solo ai miei sentimenti senza curarmi dei tuoi! Non ti merito Joe” Lei si gira piangendo appoggiando le mani sulla fontana. “Ma che stai dicendo Françoise, adesso basta soffrire e piangere! Da adesso io non ti lascerò mai più sola”. Lei si gira e si fionda tra le sue braccia piangendo di felicità mentre lui la stringeva forte a se, capì finalmente che non sarebbe mai più riuscito a starle lontano. Intanto i loro amici uscendo dal locale per dirigersi al congresso del dottor Gilmore guardarono con entusiasmo la dolce scena che si prostrava ai loro occhi, finalmente potevano vedere i due ragazzi al colmo della loro felicità. Katrine era felicissima, finalmente poteva vedere Françoise felice.

 

8.Tutti al congresso.

Joe guarda intensamente Françoise, i due erano come incantati nel guardare uno gli occhi dell’altro, ”ascolta Françoise, devo dirti una cosa! Dovevo farlo tempo fa ma la mia testardaggine e le mie insicurezze mi ha fatto esitare ed anche troppo purtroppo, quindi è arrivato il momento che tu sappia cosa provo per te”. Françoise sempre più incantata dalle sue parole e dal suo sguardo, aveva aspettato una vita per sentirgli dire le parole più belle da sempre; Joe continuò, “Françoise, io……, io……”, all’improvviso un urlo li raggiunse “hey voi due……” Joe e Françoise, si distolgono guardando in direzione della voce appena udita, e si accorgono che il gruppo di amici che erano appena usciti dal locale li fissavano. Era Bretagna, che continuò “allora la finiamo di fare i piccioncini, il congresso sta per iniziare e il dottor Gilmore ci aspetta”. I due ragazzi si staccarono di colpo, ed imbarazzati si avviarono verso il gruppo. Mentre si avvicinavano ai loro amici Joe disse, ”visto Françoise dovremmo rimandare la nostra conversazione”, e lei pensò digrignando i denti: “ufffffffff…… mmmmm…… Bretagna ti strozzerei”! Bretagna intanto, d’altro canto, disse ancora la sua, ”ho finalmente…quanto vi ci vuole! Forza o faremo tardi!” “Bretagna sei sempre il solito villano! Il tuo intuito non sbaglia mai, vero! Arrivi sempre al momento giusto, bravo!” rincalza Françoise, e mentre s’incammina tutta innervosita pensa fra se “che disdetta, neanche stavolta Joe è riuscito a dirmi che……, mmmmm… non è giusto ho atteso tanto questo momento. Sono proprio sfortunata”. Bretagna, “ma…perché si è arrabbiata? Che avrò mai detto di male! Non le capirò mai le donne io”! Albert lo interruppe, “dai Bretagna muoviti! Purtroppo essere inopportuno è un talento che non tutti hanno!” “Cosa!!! Ma veramente io……!” Tutti scoppiarono a ridere.
I nostri eroi finalmente giungono alla sala congressi dell’Hotel du Louvre, ed ad attenderli nell’atrio principale c’era il dottor Gilmore con Ivan imbraccio addormentato. Appena li vide arrivare egli si commesse dalla gioia e i suoi ragazzi corsero tutti verso di lui accerchiandolo e facendolo sentire come un padre che riabbraccia i suoi figli; Françoise e Joe dopo aver salutato il dottore si fondarono poi su Ivan, ma egli come al solito dormiva, Françoise lo strinse forte a se e accennò delle lacrime di gioia che ben presto finirono per coinvolgere anche gli animi degli altri. Albert e Jet per smorzare il clima di grande emozione presentarono le rispettive compagne spiegandogli frettolosamente la loro bellissima storia. Il dottor Gilmore fu contentissimo nel sapere che i suoi cyborg stavano cercando di vivere la vita nel migliore dei modi ed aver trovato persone in grado di amarli cosi com’erano. Finalmente poi fu felice di conoscere cosi Reiner la figlia del suo carissimo e defunto amico il Dottor Reinbhardt. Dopo averli riabbracciati tutti, stette un po’ a parlare con loro, egli si congratulò per come avevano gestito la loro vita da comuni esseri umani, riversandogli tutta la sua ammirazione sui traguardi da loro raggiunti. Egli conosceva tutto sui suoi ragazzi in quanto almeno una volta al mese riceveva la corrispondenza da parte loro.
Il dottor Gilmore, guardando l’orologio si accorse che si era fatto tardi, tra un po’ sarebbe iniziato il congresso, quindi spiegò per somme linee come e cosa aveva scoperto, e le future applicazione nel campo medico del prodotto. Illustrò infine come sarebbe stata strutturata la serata del congresso. In parole povere egli avrebbe riprodotto in quella stanza una porzione di antimateria in ampolle sottovuote rinforzate. Infatti l’energia non poteva entrare a contatto con l’area e quindi con la materia circostante altrimenti essa sarebbe stata annullata dall’antimateria stessa. Un buon quantitativo di essa infatti poteva distruggere chilometri di città, neanche Joe con il proprio acceleratore molecolare si sarebbe potuto salvare spostandosi a debita distanza. I ragazzi rimasero un po’ perplessi riflettendo sulla potenza distruttiva di quella forza misteriosa. Gilmore continuò dicendo che un infinitesimo di quella energia sarebbe stata mescolata ad un liquido speciale e poi iniettata a sua volta nel corpo di un gatto con delle cellule malate. I positroni annichiliranno delicatamente con gli elettroni che incontrano (negli atomi che costituiscono molecole e cellule), generando raggi gamma. Analizzandoli si può ricostruisce l'immagine dei tessuti. Prelevando infine dei campioni delle cellule di tali tessuti e, con la visuale di un microscopio, proiettati su di uno schermo gigante si dovrebbero distinguere le cellule malate da quelle sane dato un profilo irregolare dei tessuti stessi malati. Le cellule malate dovrebbero infatti brillare di luce propria prodotta dalla piccola porzione di antimateria. Questo dovrebbe dare la possibilità di poter diagnosticare in tempo malattie mortali a scopo di salvare vite umane. Alla fine dell’esperimento il dottor Gilmore,  racconta che chiederà l’aiuto ai colleghi scienziati per iniziare assieme degli altri esperimenti per trovare altre applicazioni dell’energia scoperta per il miglioramento della qualità della vita dell’uomo magari riuscendo anche a generare nuove fonti energetiche.
Joe divenne cupo, e iniziò a temere qualcosa:” dottore mi scusi, volevo dirle che questa è una grandiosa scoperta, ma allo stesso tempo pericolosa, se andrebbe a finire nelle mani sbagliate cosa accadrebbe al genere umano?” “Si è vero Joe, sarebbe un’arma molto pericolosa se usata per scopi malvagi”. Albert si inserì nel discorso: ”Dottore, almeno sono state usate delle misure di sicurezza spero”? “Ha ragione Albert” rincalza Jet, “non vorrei dovermi trovare a combattere di nuovo”, “si, neanche io lo vorrei” affermò Geronimo. Chang intervenne, “dobbiamo preservare la pace non creare nuove minacce”. Li interruppe Bretagna, “aspettate! State sottovalutando il dottore, certo che avrà preso delle misure di sicurezza. Anche lui ha lottato per la pace come noi e quindi sicuramente sa quello che fa”, Françoise, “dottore allora ci parli, è cosi vero, aveva pensato a proteggere la sua scoperta?”, “Si certo che ci ha pensato ragazzi miei!”, una sensuale voce femminile provenì dalle loro spalle. Tutti si girarono, e Joe, Jet, Françoise e Chang rimasero sbalorditi, “ma tu sei…”, “Salve ragazzi come va? Felice di rivedervi!”. “ho ciao tesoro sei qui finalmente”, e Jet, “cosa…! Tesoro!!!, ma Bretagna che…”! “Ha si scusate doveva essere una sorpresa, ricordate Simon vero?? Ci aiutò al casinò di Litrecht contro Marado. Françoise, “si mi ricordo, ma cosa centra?” “Be vedete, io e lei stiamo assieme adesso”. “Accidenti che sorpresa!” esclama Joe, mentre Françoise, “ecco la ragazza misteriosa che conoscevo di cui hai voluto parlare all’autodromo! Bretagna non finisci mai di stupirci”. E lui divertito e quasi imbarazzato si portò la mano dietro la nuca col gomito in alto iniziando a ridere “hahaha……!” “Sono contento per te amico mio, finalmente qualcuna ti farà mettere la testa a posto, magari diventerai anche più serio adesso!” rincalzò ridacchiando Chang. Lui fini di ridere, “grazie per i complimenti amico mio! Sei sempre molto spiritoso!” Geronimo ridendo disse la sua continuando a prendere in giro scherzosamente l’amico,” be, l’avrà sicuramente drogata prima di chiedergli di essere la sua ragazza”! Tutti scoppiarono a ridere! Albert, “e bravo Bretagna, sei diventato anche un ruba cuori adesso!” Bretagna tornò in se rimanendo perplesso dalla presenza inaspettata di Simon con la divisa federale, ricetrasmittente e pistola indossati, ”Ma aspetta un attimo mia cara, che ci fai vestita cosi?” “Scusami tesoro se non te l’ho detto prima ma era una cosa riservata.” “Come riservata??? Che vuoi dire???” “Be vedi, ti ricordi che ti avevo detto che ti avrei raggiunto a Parigi perché dovevo andare li per lavoro?” “A… si ricordo! E allora?” “Be, dirigo le operazioni di sicurezza per il congresso stasera infatti col dottor Gilmore abbiamo pianificato tutti i dettagli”. “Cosa tu dirigi le operazioni”, “be scusa caro non volevo mentirti, te l’ho detto era tutto top secret, e non potevo parlartene con nessuno”. “Be quand’è cosi! Visto ragazzi adesso non ci dobbiamo preoccupare più di niente allora, la mia cara Simon si occuperà di tutto! Aspetta però che ti presenti il resto del gruppo, loro quattro già li conosci; mentre questi sono Geronimo e Punma”, e i due risposero, “piacere Simon”, “il piacere è mio ragazzi”, “questo è Albert e la sua dolce metà Reiner”, e lei, “salve anche a voi ragazzi”, “questa invece è la ragazza di Jet, Nathalie”, “Piacere Nathalie”, “piacere mio Simon”, “be il dottore a questo punto già lo conosci, manca solo Ivan, ma è ancora nel mondo dei sogni appena torna tra noi te lo presento”. “Ragazzi Bretagna mi ha raccontato tante cose su di voi siete delle persone fantastiche e volevo ringraziarvi per quello che avete fatto per il mondo. Bretagna mi ha fatto capire tante cose che neanche immaginavo”. “Simon scusa se una domanda”, “si Joe dimmi pure?!”, “ be… tanto per sapere…, ma che sistemi di difesa avete adottato”? “Allora, qui fuori è schierato, praticamente, un imponente esercito composto da cinque squadre appiedate di otto fucilieri scelti piazzati attorno all’edificio, poi ci sono cinque squadre da sei elementi l’una di tiratori scelti sui tetti delle case attorno agli edifici circostanti, cinque elicotteri da combattimento sorvoleranno il celo appena inizierà il congresso, in più otto blindati sulle retrovie in caso di bisogno e un imponente schieramento di polizia tutti armati fino ai denti sia fuori che dentro questa sala mescolati tra la folla per far sicurezza ravvicinata o creare un cordone per disperdere eventuali sommosse. Comunque, come potete vedere non c’è nulla da temere, non passerà una mosca! Poi non è la prima volta che proteggo questi tipi di congressi.” “Ha, ha, ha! Bene! Ve lo dicevo io di stare calmi e non preoccuparsi” ribatté subito Bretagna. Geronimo, “che schieramento! Davvero imponente”. Albert si rivolge a Joe “Be allora che aspettiamo! Joe non fare quella faccia! Il Fantasma Nero è morto, cosa temi!” Simon guarda Joe dicendogli ”senti, ma è l’impressione o non ti fidi di come ho organizzato la difesa!” “No ma che dici Simon, non mi permetterei mai di criticare il tuo lavoro!” “Be lo spero proprio!” Chang interrompe tutti “dai sediamoci e prepariamoci a guardare lo show sono proprio curioso di vedere quello che ha scoperto il dottore”! Il dottor Gilmore guarda l’orologio, “Joe, tranquillo, andrà tutto bene vedrai! Bene ragazzi, io vado è tardi e devo prepararmi! Ha un’altra cosa vi ho prenotato dei posti in tribuna d’onore; Françoise tieni tu Ivan per favore dorme ancora”, “ha si dottore ci penso io, vada, vada pure. Vieni qua piccolino” Françoise prese in braccio il piccolo Ivan. Il dottor Gilmore esclamò prima di andare, “grazie per essere qui ragazzi miei, mi avete reso felicissimo”. Il dottore si diresse verso il centro della sala per dar inizio al congresso. “Scusami tesoro devo scappare, devo controllare che tutto sia nella norma”, “ok Simon ma stai attenta”, lei si diresse di corsa verso lo schieramento fuori dallo stabile. “Hey ragazzi visto che in gamba lo mia Simon! Come dire è…cosi…mmmmm…!” Bretagna divenne rosso e i suoi occhi si trasformarono in due cuori e la sua lingua gli fuoriusciva dalla bocca, Chang esclama, “Bretagna sei il solito incorreggibile, ma comunque mi hai sorpreso; ma come avrà fatto una bella ragazza come Simon a innamorarsi di uno come te? Non lo capirò mai”! Intanto Joe e Jet si guardarono con aria poco rassicurante, Jet disse:”Joe non mi piace affatto questa situazione, mi credi! Questo congresso non si limita a fare solo la famosa chiacchierata annuale che gli scienziati fanno per illustrare i progetti di mantenimento della pace e sviluppo dei popoli, qui c’è un’invenzione molto pericolosa”, “mm…… non so cosa dirti amico! Però hai ragione questa invenzione potrebbe essere oggetto dei desideri di qualunque pazzo maniaco con voglie da conquistatore”. “be… Joe, magari stiamo solo volando con la fantasia, come ha detto Albert il fantasma nero è morto e con loro anche tutti i loro seguaci, chi potrebbe mai provare a rubare l’invenzione! Forse è meglio goderci la serata, che ne dici!”, “si Jet, tutto sommato forse hai ragione tu”. Françoise guarda Joe. Lei conosce bene quell’espressione. Lui era molto preoccupato, gli’è lo leggeva in viso. “Joe…, Jet…, dai prendiamo posto, io e Nathalie siamo curiose…! hey…ma che sono quelle facce pensierose?”, Joe che era immerso nei suoi pensieri con lo sguardo perso nel vuoto, si riprese rispondendo, “he…, come…, ha… no niente Françoise tranquilla, dai prendiamo subito posto accanto a voi, sono le 22 e 30 ormai dovrebbe iniziare!”.
In realtà, Joe e Jet non erano affatto tranquilli, i due infatti avvertirono uno strano presentimento.

 

9.L’esperimento.

Il dottor Gilmore diede il via all’inizio del congresso, “signore autorità, cari colleghi, cari amici e gentili ospiti, oggi siamo qui come di consueto ogni anno per fare il punto sulla pace e sulla stabilità del modo dopo la disfatta dei Fantasmi Neri. Infatti quell’organizzazione era responsabile di innumerevoli guerre in varie parti del pianeta. Io e gli altri scienziati che ci battiamo tutt’ora per il mantenimento della pace stessa, lavoriamo tutto l’anno senza sosta per poter permettere al genere umano di poter vivere in pace il più allungo possibile. Ma il nostro scopo non è solo quello di mantenerla, ma anche quello di semplificare la vita dell’uomo rendendola migliore. In più, negli ultimi periodi ci stiamo dedicando alla sconfitta di alcune malattie oggi ancora sconosciute ed incurabili. Per questo io, stasera, mostrerò a tutti una invenzione che secondo me porterà dei grossi benefici nel campo della medicina, ma non solo”. Nella sala inizia un mormorio improvviso, tutti erano curiosi ma tra di loro c’erano anche persone con un ampio scetticismo. “Come appunto sapete, oggi un uomo può essere curato in tempo da una grave malattia solo se essa viene diagnosticata in tempo per essere curata. Quindi è per questo che ho inventato una macchia capace di creare un’energia pura che si oppone alla materia, tutti voi la conoscete come Antimateria”. Il mormorio divenne più intenso, tutti avevano sentito parlare di quella forza misteriosa, ma molti sapevano anche della potenza distruttiva di quella energia capace di annientare la materia vivente. Il dottor Gilmore continuò, “L'antimateria è un tipo di materia "speculare" rispetto alla nostra... la carica elettrica è esattamente contraria, anche se la massa è identica. Ad esempio, il positrone cioè l’antiparticella dell'elettrone, ha carica positiva e, come l'elettrone, esso lo si trova sulle orbite atomiche. Stesso vale per l'antiprotone, che è una particella a carica negativa, ma solo circoscritta all'interno del nucleo. Una caratteristica curiosa dell'antimateria è che a contatto con la materia si "annichilisce", ovvero tutta la massa delle particelle si trasforma in energia, si ricordi la famosa formula einsteiniana E=mc^2. Attraverso questa fase, con la distruzione della materia avviene il rilascio di energia pura”. Uno dei partecipanti, ”Gilmore, amico mio, ma annichilazione è un termine che indica "distruzione totale" o "completa scomparsa" di un oggetto. In pratica a contatto con la materia detonerebbe e avrebbe conseguenze catastrofiche ovviamente se prodotta in grandi quantità. Se si riuscirebbe a concentrarla, essa distruggerebbe la materia circostante come una bomba atomica ma senza radiazioni. Il dottor Gilmore rispose al suo collega, “Si! E’ vero! Se usata per scopi malvagi può essere molto pericolosa. Comunque il problema non sussiste in quanto per arrecare dei veri danni ci vorrebbero grossi quantitativi di antimateria la quale poi si deve conservare in contenitori speciali che permettano all’antimateria di fluttuare al suo interno senza che essa ticchi le pareti del suo involucro altrimenti lo distruggerebbe annichilendo e sparendo senza lasciare traccia”. “Si, hai ragione Gilmore, ma un contenitore pieno potrebbe distruggere una porzione di città in un istante se venisse a contatto col suo involucro”. “Infatti, ecco perché dovremmo produrla solo in quantità infinitamente piccola, e tenere la scoperta al sicuro”. Un altro scienziato partecipante, “Ok Gilmore basta chiacchiere, sono curioso di sapere come intendi usare una forza cosi distruttiva per fini medici!” Dalla sala arrivano altre voci, “ ma ha pensato se dovesse invece essere usata per scopi bellici che ne sarà del mondo”, e ancora, “si è vero! Gilmore…, dimmi… se un pazzoide ne viene in possesso cosa succederebbe ci hai pensato!” “Certe cose non dovrebbero essere inventate dottore”, cosi ogni ospite della sala, eccetto quelli che erano entusiasti e sempre dediti a nuove scoperte scientifiche e vogliosi di saperne di più, fecero attacchi del genere diretti al dottor Gilmore, che ad un tratto zittendo tutti esclama a voce alta, “signori…, signori…, un momento di calma e di attenzione vi prego…! Vi ricordo che già esistono armi di distruzioni di massa! Come ad esempio l’energia atomica, le armi di distruzione di massa, eccetera! Non credo che con un po’ di antimateria il mondo finirà, non siamo pessimisti e pensiamo al benessere che potremmo ricevere da questa energia. Tra poco potrete vedere l’esperimento e cosi vi dimostrerò il senso di aiuto che questa energia ci può dare. Comunque, vi ripeto che già tante invenzioni esistenti potrebbero dare dei malefici se usate da qualcuno con idee di conquista. Non lo dimentichiamo mai!” Dalla sala si levarono altre voci, “si giusto! Aspettiamo prima di criticare, vediamo cosa ha da dimostrarci stasera a poi giudicheremo!” E ancora, “si infatti! Ricordiamo chi è questo scienziato e quanto già a fatto in passato per il bene del mondo!” “Egregi colleghi vi ringrazio per il supporto! Adesso vi mostrerò come intendo utilizzare questa scoperta per fini medici. Ma non solo! Credetemi! Le applicazioni che illustrerò vi faranno rimanere a bocca aperta”. I suoi ragazzi si guardarono pensierosi, ma in trepidante attesa. Lo scienziato continuò, “poi non sarà l’unica applicazione quella medica dell’antimateria, ma potrà servirci anche per ulteriori sviluppi energetici ed aiutare paesi in via di sviluppo e quelli che ancora non sono stati toccati dal processo tecnologico, vedesi la situazione africana. Questo è uno dei tanti motivi per cui dobbiamo continuare gli studi. Ma per far ciò ho bisogno della collaborazione di tutti voi cari colleghi scienziati”. Il dottor Gilmore, a questo punto scopre la sua invenzione che era custodita sotto un lenzuolo di stoffa cominciando subito a caricare dati su di essa premendo tutti i bottoni e leve necessarie per il suo funzionamento. La macchina, detta acceleratore molecolare, più o meno lo stesso principio del dispositivo di 009, cominciò a funzionare. Grazie all’alta velocità prodotta dall’acceleratore viene l’atomo, la parte più piccola della materia, emette un elettrone positivo detto anti-elettrone o positrone, intanto, grazie a questo fenomeno, un protone diventa neutrone e la carica va a finire nel positrone stesso. Inoltre grazie agli urti tra particelle stesse a grande velocità si produsse una gran quantità di energia e luce accecante, tutti chiusero gli occhi in quanto non riuscivano a guardare il forte bagliore emanato. In un attimo nell’ampolla di vetro si formò una forza misteriosa sferica trasparente circondata da corrente energetica visibile ad occhio nudo. La strana forza veniva tenuta sospesa nell’ampolla senza fargli toccare le sue pareti grazie ad due magneti posti sui lati. Il procedimento era dunque terminato. Il dottor Gilmore prelevò con una siringa una piccola quantità di antimateria iniettandola in un liquido amniotico e successivamente venne iniettata nel corpo di un gatto con cellule malate. Poi, dopo qualche minuto vennero prelevati dei campioni delle cellule di tali tessuti all’animale che vennero passate al microscopio e, passata l’immagine sul grande schermo della sala, si videro delle cellule brillare di luce propria rispetto ad altre dando in evidenza un profilo irregolare dei tessuti. Quelle erano le cellule malate del gatto. Nella sala, per un attimo, ci fu un silenzio quasi irreale; anche i nostri cyborg rimasero senza parole nel vedere tutto ciò. Arrivò subito un applauso improvviso. Gilmore aveva conquistato gli animi di tutti i presenti, accendendo nuove speranze, ma anche nuove sfide di ricerca.

 

10.Il vecchio nemico.

Il Dottor Gilmore prese molti applausi, molti i ricercatori erano pronti a dare il loro contributo allo sviluppo della nuova energia, sarebbe stato un processo molto lento e costoso, ma se ultimato poteva dare nuovo benessere al mondo. Era mezzanotte e il congresso stava per terminare. Non era successo nulla facendo cosi decadere le preoccupazioni di Joe che intanto stava pensando alla sua Françoise, e al discorso lasciato a metà. Era impaziente ma nervoso, aveva rimandato di manifestare i suoi sentimenti per lei già in tante occasioni. D’altro canto, lei, aveva altrettanti pensieri, ”sono agitata! Se solo i ragazzi fossero usciti dal locale un minuto più tardi, magari Joe mi avrebbe detto……! Spero non sia solo un altro dei miei sogni scoppiati come una bolla di sapone. Joe ti prego portami via”! “Françoise, perché  guardi il soffitto??? E perché sei arrossita di colpo? A cosa stai pensando???”, “Cosa, mm……, no, nulla Chang! Ma…… cosa avete voi altri da guardare?! Non avete nient’altro di meglio da fare?” Imbarazzata si alza e si gira dall’altra parte. Bretagna, “tutte matte le donne! Bo… chi ci capisce è bravo”. “Ok ragazzi andiamo a salutare il dottore”, esclama Joe, “poi tutti in albergo a riposare! Domattina lo sequestriamo e cosi  potremo passare una bella giornata tutti assieme in giro per Parigi! Che ne dite?” E tutti, “Siiiiiiiii”!
I ragazzi cominciarono a scendere le scale per dirigersi dal dottor Gilmore! Ad un tratto però delle tremende esplosioni in successioni si udirono provenire da fuori lo stabile facendolo tremare. “boooooooom!” “Baaaaaaaam!” Jet, tenendo stretta Nathalie esclama, ” ma che diavolo succede??? Cos’è questa esplosione”, Joe, “maledizione, lo sapevo!” Gli altri si guardarono preoccupati. Françoise, “Joe aiutooo! Cosa succede?!” Nella sala fu subito panico, iniziò subito un fuggi fuggi generale. Albert stringendo Reiner, “Joe che succede!”, “Non lo so Albert sembrerebbe un attacco! Maledizione! Françoise, presto, prendi Reiner e Nathalie con te e raggiungi il professor Gilmore! “Joe, ma io……”, “niente ma! Mettili tutti in salvo dalle uscite di emergenza sul retro e stai attenta; “si vado! Joe…… attento! Reiner, Nathalie con me presto!” E loro, “si eccomi Françoise”, ”ti seguo subito!”. Mentre tutto trema, Joe continuò, “Punma, Geronimo andate con loro, poi fermatevi proteggere l’acceleratore molecolare e se la situazione si mette male distruggetelo, ma attenti a non far rompere l’ampolla con l’antimateria, portatela con voi mi raccomando! Ricordate cosa ha detto il dottore nel caso essa dovesse entrare a contatto con la materia. Geronimo, “cosa distruggere l’invenzione del dottore???” “Si! Avete capito bene! Se qualcuno tenterà di portarla via e non riuscite ad impedirlo, meglio distruggerla”. Punma, “va bene Joe, hai ragione! Se le cose si metteranno male la distruggeremo!” “Bene! Noi intanto andiamo a vedere cosa succede la fuori”. Tutti esclamarono a gran voce, “ok”. Nathalie esclama, “Jet…!” E lui, “Nathalie, non preoccuparti, ti prego vai subito con Françoise, ci vediamo dopo”. “Jet stai attento ti prego”. Anche Albert si rivolse alla sua Reiner, “va con loro sbrigati! Non preoccuparti dopo verrò da te”! “Ok caro farò come dici, ma fai attenzione ti prego”! Françoise insieme a Ivan, Nathalie, Reiner, Punma e Geronimo raggiungono il Professor Gilmore. Punma e Geronimo rimasero a guardia dell’invenzione del dottore mentre quest’ultimo, con le ragazze e Ivan uscirono dall’uscita d’emergenza riuscendo a trovare rifugio nel parco dietro il centro congressi. Joe e gli altri intanto corrono fuori infilandosi tra la folla ormai in panico.
Quello che compare ai loro occhi è abominevole: il celo era tutto oscurato, persone e forze dell’ordine stese a terra prive di vita, automobili rovesciate, gli elicotteri che pattugliavano i celi abbattuti e distrutti, i blindati anch’essi rovesciati e distrutti. Albert esclama, “ma questo è il finimondo”. Jet, “che è successo qui!” Bretagna, “Joe, che è successo! Mamma mia non ci capisco niente?” “No Bretagna, non capisco nemmeno io! Qui è tutto un casino”.
Ad un tratto il celo oscuro si apre nel mezzo e dinnanzi a loro una luce filtra attraverso di esso. All’improvviso si udì una voce: ” Uomini, inchinatevi alla potenza del dio”.
Joe e gli altri rimangono di stucco e atterriti di fronte a quelle parole. Quella voce gli era familiare, Jet esclama:” Avete sentito?? Ma…, è impossibile!”;
Neanche Jet aveva finito di parlare e tra la luce abbagliante compare una figura vestita in bianco con una lancia nella mano destra e uno scudo nella sinistra. I ragazzi restano impietriti da quella figura. Joe:” Ma……ma è……” Bretagna, “Odinooooo!” “No! Non è possibile! Non ci credo” ribatté Albert, Chang, “abbiamo già sconfitto Odino tempo fa gli o dato fuoco proprio io me lo ricordo! Oi, oi, oi, che rovina”; e Jet, “si è vero! Eppure lui adesso è li in alto, davanti ai nostri occhi!”. Albert,”non ci capisco più nulla, ma come è possibile? Ma come ha fatto a tornare dall’inferno quel maledetto!”. Chang, “maledetto, come avrà mai fatto, com’è possibile, e adesso che facciamo! Aiuto! Aiutooooo!”
Odino proseguì, “uomini, io sono Odino, il vostro dio, inchinatevi al mio volere! Sono tornato per riprendermi ciò che mi appartiene! Il modo! E per avere la mia vendetta, ha, ha, ha. Il mio tempio, l’albero cosmico, è stato profanato tempo addietro da alcuni malfattori, e il mio sogno di riconvertire il mondo riportando l’ordine e la giustizia fu cancellato. Adesso io sono tornato per avere la mia vendetta e riportare l’ordine tra i popoli. Tutti coloro che si metteranno contro il dio non avranno futuro!” Joe, “maledetto, non ti permetterò di creare il caos tra i popoli, dobbiamo fare qualcosa ragazzi”.
Odino scende lentamente poggiandosi sul tetto del congresso. Egli alza la lancia al celo e dalla luce appare un carro trainato da cavalli alati. “Thor, dirigiti verso il centro del congresso e prendi il congegno dell’antimateria”. Jet, “cosa?! Joe, odino vuole rubare l’invenzione del dottore”, e Joe,” ho sentito Jet, e questo non si addice ad un dio, c’è qualcosa dietro tutto questo”. Intanto, nella sala, il congegno del dottor Gilmore viene avvolto da una luce sferica misteriosa che la fa sollevare in aria verso la volta della sala. Punma e Geronimo, rimasti di stucco, cercano di fare qualcosa. Punma infatti salta cercando di afferrare l’invenzione, ma viene invaso da una forte scossa di energia e cade a terra svenuto. La macchina avvolta dalla sfera di luce, raggiunge il soffitto e sgretolandolo esce fuori dal tetto dirigendosi nel carro di Thor il quale parte scomparendo nel bagliore di luce nel celo. Chang, “ormai è tardi guardate, la macchina per la creazione di antimateria è stata portata via, ho poveri noi…!” Jet, ”maledizione…..., maledizione!”, Albert, ”c’è l’ha fatta proprio sotto il naso!” Bretagna, “ma come è potuto accadere tutto ciò!” Intanto nella sala congressi il resto del soffitto, da dove è uscita l’invenzione, crolla investendo qualche scienziato e del personale di servizio rimasto dentro per nascondersi. Geronimo, appena in tempo, afferra Punma dal pavimento e sfondando la muratura dietro di lui esce fuori dalla sala mettendosi in salvo. Punma si riprende, ”Geronimo che è successo, ha si ricordo l’invenzione del dottore ha preso il volo vero!?” Geronimo, “si Punma! Con essa abbiamo perso anche l’ampolla dell’antimateria già prodotta poi sei svenuto, il tetto è crollato, ma io ti ho portato fuori prima che ci cascasse tutto addosso”. “Grazie amico senza di te non so come avrei fatto”! I due si rialzarono e raggiunsero gli altri. “Joe l’invenzione…!” “si Punma l’ho vista è stata rubata da qual farabutto a cavallo!”
Odino alzando lo scudo in aria provoca un forte terremoto che sconvolge il paesaggio circostante facendo cadere alcuni palazzi, creando spaccature e voragini nel terreno che inghiottono uomini e auto. Gli Uomini ancora in vita si inginocchiano cercando di placare l’ira del dio chiedendo pietà, “dio ti prego perdonaci”, “dio non siamo in combutta con i profanatori del tuo tempio”, “dio ti prego non farci del male”, “ci inchiniamo al tuo volere”. Odino udite le parole degli uomini abbassa lo scudo esclamando, “comuni mortali, vi comunico che sto cercando i profanatori del mio tempio!” i nostri cyborg rimangono a fissarlo senza poter intervenire. Odino continuò, “chiunque li nasconderà sarà considerato a sua volta un profanatore! Uomini cyborg, lo so che mi state ascoltando, fatevi vivi se non volete che altri innocenti periscano per le vostre malefatte. Ha, ha, ha, ha, ha! La mia vendetta sarà terribile, vi toglierò la cosa più preziosa e perirete tra atroci sofferenze. Ha ha ha ha ha ha ”. Ridendo, Odino si alza in volo e scompare nel nulla tra la luce accecante e il tremolio degli abitanti Parigini.
Joe,”ma cosa voleva dire quel maledetto”, Jet, “quello è pazzo e visionario, ma te la faremo vedere noi!”, Bretagna, “si Jet hai ragione! Presto ragazzi dobbiamo tornare al centro ricerche!” Chang, “si dobbiamo riattivare le nostre armi e il Dolphin II”. Albert, “giusto prendiamo le ragazze, Ivan e il dottore e torniamo al centro”! Joe, “ok facciamo presto! Non possiamo restare con le mani in mano! Maledizione! Il mondo è di nuovo in pericolo”. Gli uomini presenti scapparono terrorizzati cercando riparo. Le televisioni presenti avevano trasmesso quell’evento in tutto il modo, e adesso si temeva la ricomparsa del dio sterminatore.
Intanto i ragazzi si diressero al parco dietro lo stabile, Bretagna si fermò di colpo, “ragazzi vado a cercare Simon, lei faceva parte della sicurezza ricordate, sono preoccupato per lei non l’ho vista in mezzo a questo trambusto”, Jet, “si hai ragione non era nel parco con Nathalie e gli altri ma tranquillo Bretagna è una ragazza sveglia si sarà messa al riparo”. Joe, “ok Bretagna va a cercarla, ci vediamo nel parco! Vi aspettiamo li”. Bretagna tornò indietro, si trasformò in corvo e volò a cercare la sua amata. Gli altri entrarono nel parco. Tutti assieme urlarono “Françoise”, “Nathalie”, “Reiner”, “dottore”, “Ivan”, “ma dove siete” Geronimo, “uscite fuori, e tutto a posto, siamo noi” ma nessuno rispondeva. “Hey Joe”, “dimmi albert cosa c’è hai trovato qualcosa?” “guarda, in mezzo a questi alberi”, Jet, “ma è tutto bruciato qui, ma che significa!”, Chang, “è come se un raggio avesse attraversato il parco proprio qui”. Joe, “cosa, allora qualcuno è stato qui, e magari ha attaccato i nostri amici……, mio dio Françoise!” Albert, “ma allora le parole di odino alludevano a…”, Geronimo, “quali parole”, Joe, “giusto! Ricordate cosa ha detto??? Vi toglierò la cosa più preziosa e perirete tra atroci sofferenze”. Punma, “ma allora hanno preso il dottore, Ivan e le ragazze, maledizione”, Jet, “no Nathalie! Nooo!”, Albert urlò, “Reineeer…!, Reineeer…! Maledetto non dovevi osare”, Punma, “Odino, che tu sia stramaledetto, ti troveremo e questa volta non riuscirai a salvarti!”
Geronimo, “calmatevi ora! Torniamo al centro e organizziamo un piano”. Jet, non avrei dovuto coinvolgere Nathalie in questa storia, non dovevo portarla con me, sapevo che il destino di un Cyborg è destinato sempre a essere in mezzo ai pericoli, ma mi ero illuso che la pace potesse durare per sempre e anche io potevo essere felice”. Chang, “basta piangersi addosso, adesso dobbiamo agire. Torniamo al Centro, su ragazzi!” Intanto atterra Bretagna fra di loro ritornando nelle sue sembianze naturali, “ragazzi non la trovo vi prego aiutatemi, sono disperato”. Punma, Geronimo e Chang espongono l’accaduto all’amico che comincia a pensare che anche Simon sia stata rapita da Odino. Egli con un guizzo di rabbia inizia a urlare, “Odinooooo! Ridammi la mia Simon maledetto! Dove l’hai portataaaaa, io ti distruggooooo! Maledetooooo.” Chang, “su via Bretagna stai calmo adesso faremo qualcosa per salvare tutti vedrai”. Joe guardava a terra sconsolato; alzò gli occhi verso i compagni esclamando: ”avanti cyborg, andiamo! Torniamo al centro e riprendiamo le armi! Si torna in scena. La nostra nuova missione sarà riprenderci le ragazze, il dottore e 001, distruggere definitivamente e una volta per tutte quel maledetto Odino assieme a tutti i suoi scagnozzi e riportare la pace e la tranquillità nel mondo”. Punma, “si Joe questo è parlare!” Tutti in coro “siamo pronti!”
Tutti assieme tornarono al centro ricerche in Giappone con un aereo di linea.

 

11.Ritorno all’albero cosmico.

 Ormai i nostri cyborg erano tornati al centro prendendo posto nelle loro camere lasciate circa un anno prima. Non era cambiato nulla, a parte la polvere, tutto come allora. Quanti ricordi nella mente di tutti. Sembrava che il tempo si fosse fermato, e sembrava di non aver mai abbandonato quel luogo denso di emozioni.
Il tempo era poco e tiranno, stavano tutti frettolosamente riavviando tutti i macchinari, dando di nuovo vita al centro ricerche. Il Dolphin II era pronto a partire, riarmato e messo appunto da Geronimo, Chang e Puma. Joe, Jet, Albert e Bretagna, erano in ansia tremenda per la sorte delle ragazze, per il dottore e Ivan. Ma in realtà temevano di non vedere più le loro rispettivi amori. Ma anche gli altri cyborg erano preoccupati per la sorte dei loro amici. Tutto era pronto, adesso bisognava solo elaborare un piano.
Joe, “Se solo riuscissimo a sapere dove li hanno portati”, Jet, “hai ragione Joe, io sto impazzendo”. Albert interrompe, “dobbiamo stare calmi e cercare di ragionare. Aspetteremo la loro prima mossa”, e Jet, “stare calmo? Io non mi calmo finche non avrò trovato Nathalie, gli altri e distrutto quel farabutto!” “Jet non essere precipitoso” ribatté Punma. Geronimo, “Be non so voi, ma io inizio a diventare nervoso, non sappiamo cosa fare”. Risponde Bretagna, “dove sarà mai la mia Simon, cosa le staranno facendo, impazzisco all’idea di non sapere nulla! Per di più sono anche preoccupato per tutti gli altri!” Chang, “Bretagna stai calmo e riflettiamo, vedrai che ritroviamo tutti”.
Albert rincalza, “si Chang e dove consigli di cercare!?”
Ad un tratto cala il silenzio tra i nostri cyborg, il terrore di perdere le persone amate, li faceva soffrire le pene dell’inferno.
Ad un tratto nella sala appare magicamente Ivan;

.“Cosa……!” esclama Joe “e te da dove salti fuori”, e tutti “evviva!”, “Ivan”, “ma dove eri finito”, “iuppy! Sei arrivato”, “ma tu non eri con gli altri nel parco!”, “ma allora sei riuscito a scappare”. Ivan rispose, ragazzi una domanda alla volta per favore, io non mi sono mai mosso dal parco, anzi ero addormentato, mi sono svegliato qualche minuto fa e mi sono ritrovato in quel parco. Qualcuno mi ha nascosto fra gli alberi e le fronde del parco. Cosi, appena sveglio vi ho localizzato e vi ho raggiunto. Joe, “davvero! Quindi Françoise, fiutato il pericolo, ti ha nascosto per metterti in salvo e dare cosi a noi una possibilità di trovarli!” Geronimo, “davvero ingegnosa la ragazza”. Bretagna, “ha, ha! Françoise sei un mito. Ivan continua “comunque non c’è bisogno di spiegarmi, so già tutto, lo leggo nelle vostre menti”. “Puoi localizzare dove sono tenuti prigionieri”, “si certo Joe, niente di più facile. Sono nell’albero cosmico nell’isola del mare del Nord dove già una volta avete combattuto e vinto contro gli dei”. Jet, “cosa, ma noi l’abbiamo distrutto quell’albero maledetto”. Ivan rincalza, “si Jet è vero, ma è ricresciuto spontaneamente dando origine ad un nuovo albero sempre verde. Adesso da ospitalità ad Odino ed altre divinità a me sconosciute, non riesco a sapere null’altro, ci sono delle onde di disturbo celebrale in quella zona. Una sorta di tutela della privacy, ma so con certezza che sono stati rapiti scienziati dell’industria Cibernetica e anche alcuni che sono nel settore di costruzioni di basi avanzate. Sappiate che hanno modificato l’albero facendolo diventare una vera fortezza”. Joe, “Che cosa…! Strano, abbiamo dei appassionati per la cibernetica”. Albert, “maledetti, chissà cosa staranno tramando! Ragazzi dobbiamo subito partire per il villaggio dell’albero cosmico”. Gli altri, “siamo pronti”, “si andiamo presto”, “io sono pronto”, “andiamooooo!”, Joe stringe il pugno e i denti “Françoise resisti, stiamo venendo a salvarvi!”
Il Dolphin II parte dalla base sottomarina a tutta velocità raggiunge la superficie marina, si trasforma e decolla per raggiungere il mare del Nord direzione isola del villaggio dell’albero Cosmico. Durante il viaggio, i nostri eroi appaiono silenziosi e si respira un’aria di tristezza. Purtroppo la legge dei cyborg e ferrea e triste; egli deve sempre combattere, non riuscendo mai a trovare pace. Avevano trovato solo un breve periodo di pace, erano infatti già nostalgici della loro nuova vita da semplici uomini. Era stato duro inserirsi nel mondo normale, ma dopo esserci riusciti, ed abituati ad essa, un nuovo pericolo incombeva sul mondo.  Adesso si trovavano di nuovo a prendere le armi per l’ennesima volta. 009, 002, 004, 008 erano preoccupati per le sorti delle loro donne, Joe si rammaricava di non essere riuscito neanche questa volta a dire a Françoise quanto l’amava: “Sembra una maledizione la mia, ho conosciuto Françoise dopo un periodo buio della mia vita e ha acceso la luce nei miei occhi e nella mia vita, poi l’ho fatta soffrire tremendamente, poi addirittura l’ho abbandonata. Finalmente l’avevo ritrovata ero l’uomo più felice del mondo. Ero sul punto di dirle che l’amavo, finalmente avevo fatto chiarezza nella mia testa di cazzo che mi ritrovo, grazie anche ai nostri amici che mi hanno fatto ragionare. Avevo trovato la forza e la voglia di dirgli quali erano i miei sentimenti, ma le circostanze anche stavolta ci sono state contro. Avevo pensato di dirle tutto dopo il congresso, ma adesso è spuntato quel maledetto Odino ed è stata fatta prigioniera. Ma perché non faccio mai la cosa giusta. Sembra di essere ritornato in dietro al tempo quando ero ragazzo. Quanti danni che combinavo. Françoise ti prego resisti, non mi abbandonare proprio ora che t’ho ritrovata. Io vengo a riprenderti. Sei la cosa più bella che mi sia capitata nella mia vita. Ti giuro che ti ritroverò, fosse l’ultima cosa che faccio!”
Jet aveva lo sguardo perso nel vuoto:” Nathalie, amore mio, non dovevo portarti con me, la vita di un cyborg non è rosa e fiori! Mi sembra di essere sempre in guerra, anzi lo sono sempre, quando finalmente penso di essere felice come un normale uomo, subito mi ritrovo a combattere un’altra volta, che destino crudele. Ero felicissimo, realizzato e soprattutto ero al settimo celo; quando pensavo di aver perso la mia Nathalie, lei mi ha cercato, abbiamo passato dei bei momenti assieme. Ma io l’ho portata nei guai. Nathalie, ti prego, perdonami. Io ti ritroverò”.
Albert invece era rivolto verso una parete del Dolphin con tutte due le mani poggiate ad essa: ”Reiner! O mia cara Reiner, sono disperato, dopo Hilda sei stata l’unica donna a capirmi e a rendermi davvero felice, non dovevo portarti con me. Sei cosi solare, bella e sensibile, hai avuto un passato bruttissimo! Anche tu sei un cyborg come me, ma tu hai accettato la tua natura, anche  se sofferente, mi hai tirato sempre su, non hai mai cercato di farmi dimenticare il mio passato, anzi mi hai incoraggiato a non dimenticare mai da dove provengo e chi sono stato. Sei sempre stata partecipe del mio passato aiutandomi a prelevare da esso i suoi lati positivi. Adesso tocca a me salvarti, tocca a me riportarti a casa. Stai tranquilla piccola mia io sto arrivando!”
Alla destra di Jet, Bretagna ara perso tra le nuvole che vedeva dallo schermo del Dolphin, ripensava alla sua amata e ai momenti stupendi con lei. “Dopo averla incontrata in quel casinò, aveva preso subito una cotta per lei, ma non ricambiato aveva perso le sue speranze da subito:” forse è stato meglio cosi, pensai, io sono un cyborg che futuro potremmo mai avere assieme. Ma quando ti ho rivista in Irlanda e stato per me come un miraggio, come un segno del destino. Infatti con la mia semplicità ti ho conquistata ben presto. Tu eri il massimo che io potevo avere, sei stata la mia musa ispiratrice, la mia guida. Hai accettato la mia condizione di cyborg e mi hai amato. Ero terrorizzato solo da una cosa, il tuo lavoro. Avevo paura che ti succedesse qualcosa, ma non te l’ho mai detto. So che ami il tuo lavoro e non avrei mai potuto farti pesare la mia preoccupazione. Però, come temevo esso ti ha portato in una situazione di pericolo, adesso sei caduta nelle mani del nemico. Ti prego amore mio resisti sto venendo da te!”
Punma, Chang e Geronimo restano in silenzio e guardano la disperazione negli occhi di loro amici. Chang rompe il silenzio “ragazzi su via non siate tristi, le ritroveremo”, Geronimo “anche noi siamo preoccupati per la loro sorte”, Punma “si è vero, sono nostre amiche, fanno parte del gruppo e noi le riporteremo a casa vedrete”. Joe, “Grazie ragazzi, il vostro supporto ci è di grande aiuto. Poi è vero, anche voi siete in pena per la loro sorte, siamo una grande famiglia”. L’animo dei nostri cyborg divenne più sereno anche se denso di preoccupazione.
“Joe…dovremmo essere arrivati”, “si, hai ragione, guarda, la riconosco quell’a è l’isola dell’albero cosmico”. “Guardate la” esclama Punma, “si vede l’albero, è pazzesco, è ancora più grande di com’era tempo fa”. Geronimo, “si Punma, hai ragione, è diverso! Più maestoso”. “Mamma mia che colosso stavolta sarà difficile batterli, Joe che ne pensi?”, “Be Chang, penso che nulla ci fermerà, porteremo tutti a casa sani e salvi vedrai!” “esclama Jet, “si Joe, puoi giurarci!”
Il Dolphin atterra vicino al villaggio! 009, 002, 004, 005, 007 e 008 sbarcano dal velivolo mentre 006 in compagnia di 001 rimane a bordo per dar supporto ai sei da lontano.
I ragazzi si dirigono di corsa verso l’albero, ma lungo la strada…... “009 stai attento000!!!”, “cosa…!” un’ascia lo sfiora conficcandosi nel terreno. “C’è mancato poco… hey guardate la, chi sono quelli”. “Ha ha ha ha, sono i guardiani dell’albero cosmico, uomini devoti al loro dio. Voi profanatori sarete distrutti”.

 

12.Tyr, il dio guerriero.

Punma guardandosi intorno urla, “Chi ha parlato, fatti vedere maledetto”, la voce rincalza, “come osi stupido mortale! Io sono Tyr, dio guerriero, non ti permetto certi affronti”. Tyr in tempi molto remoti era venerato come grande signore del cielo e guida degli Dei. Uno degli aspetti più noti di Tyr è quello di dio guerriero, cioè dio invocato dai guerrieri per ottenere la vittoria. Infatti i guardiani dell’albero cosmico l’avevano invocato appositamente per cercare di ottenere la vittoria su 009 e gli altri.
Jet arrabbiato sfida Tyr ” Tyr hai detto, mai sentito. Stammi a sentire farabutto, che ne hai fatto del dottor Gilmore e tutti gli altri, avanti parla. Ti conviene riconsegnarci i nostri amici immediatamente!” “Profanatore, sei arrogante e non meriti di calpestare le nostre sacre terre, presto ti troverai nell’ade assieme ai tuoi sciocchi amici, ha ha ha ha! Ma prima visto che mi fate pena, vi dirò i piani del dio Odino. Voi tempo fa osasse profanare il nostro santuario, l’albero cosmico dinnanzi a voi. Il dio Odino fu spazzato via assieme a suo figlio Thor dalle vostre persone. Quello che voi non sapete, è che lo spirito dei due è tornato in vita”. 009 meravigliato esclama, “che cosa…! Tornati in vita!? Ma come……”, “proprio cosi, due bambini nati da due diverse donne mortali hanno ricevuto il dono le anime di Odino e suo figlio. I due bebè sono stati presi dagli ultimi seguaci di Odino e le madri naturali, sono state sacrificate perché indegne di partorire il re degli dei e suo figlio stesso. L’albero cosmico, con la ricomparsa del dio Odino, miracolosamente è ricresciuto come potete vedere. Poi, il dio ha risvegliato me, Tyr, il dio guerriero chiedendomi di aiutarlo nel suo divino progetto. Infine, saranno risvegliate tutte le altre divinità che dominarono i mari del nord un tempo, gli dei di Asgard, cosi, potremo riportare l’ordine sulla terra. Gli uomini in tutti questi anni, si sono abbandonati a vizi che stanno deteriorando il futuro dei popoli, essi ormai sono schiavi del male. Noi essendo divinità, abbiamo il compito d’intervenire ristabilendo l’ordine delle cose e riportando la giustizia nel mondo estirpando il male dagli uomini. Distruggeremo tutti coloro che non s’inchineranno al nostro volere. E’ arrivato il tempo in cui gli dei domineranno di nuovo su tutti gli elementi!”. “008 stringe i pugni e ribattè, “voi siete matti, è una bella storiella, ma non attacca, io non vi credo! Siete dei falsi dei!”, “come osi…! Mortale, perirai tra atroci sofferenze!”, 002 continua, “Ora basta! Fatti vedere farabutto! Ti nascondi è……! Voi non siete dei, ma truffatori, come lo erano i quelli da noi spazzati via! Vi smaschereremo anche stavolta”, 005 si inserisce nel discorso “ un dio dovrebbe fare del bene, non rendere schiavi i popoli ma aiutarli a vivere in pace e serenità”. 007, “non ci fate paura, vi spazzeremo via come successe qualche anno fa. Di voi resterà solo uno spiacevole ricordo”. “Adesso basta, guardiani dell’albero, questi mortali sono qua per profanare il tempio dei vostri dei, uccideteli, il Tyr ve lo ordina”. I guardiani erano composti dalla popolazione maschile del villaggio dell’albero cosmico, circa una cinquantina di persone che obbedivano ciecamente agli ordini degli dei. Per la gente del posto, tali divinità rappresentavano il passato, presente e futuro per la loro sopravvivenza. I guardiani dunque si lanciano contro i nostri eroi, con asce, spade e coltelli. “Forza ragazzi! Togliamoceli dai piedi”, 009 si lancia quindi contro di loro con la rabbia di un leone cominciando a colpire gli aggressori stordendoli ma senza ucciderli. 002, 004, 005, 007 e 008, seguono l’amico aiutandolo. In un batter d’occhio, i cyborg grazie ai loro poteri superiori mettono al tappeto tutti i guardiani. 004 esclama, “se questo è tutto il suo potere, meglio che s’inventi qualcos’altro, mi sto annoiando e stiamo solo perdendo tempo” 009 urlando come un forsennato, invoca la comparsa di Tyr, “Tyyyyyyyyyyyyr! Dove sei, vieni fuori! Fatti vedere, Tyyyyyyyyyyyyr! Dove avete nascosto Françoise e gli altri, avanti parlaaaaaaa!” 006 replica ”Facci vedere la tua sporca faccia! Maledetto!” Ad un tratto il celo diventa grigio d’un colpo, fulmini e saette squarciano il celo. I nostri eroi rimangono in guardia. 002, “ bene arriva!” Le nuvole si aprono e una luce abbagliante compare all’improvviso. Dalla luca scende una figura maschile armata di scudo, e spada. Indossava un elmo vichingo con lunghe corna d’argento. Era Tyr, il dio guerriero. Egli discese fino a toccare terra, indossava un’armatura medievale scintillante, lo sguardo fiero e duro. Era pronto alla battaglia. “mortali, il dio è sceso in terra per purificarvi dai vostri peccati, sprofonderete nel profondo ade”. 009, “Tyr, non credere di farci paura, siamo pronti a darti battaglia, se solo…, e dico se solo avete toccato Françoise con un dito io……”. “Maledetto dov’è Nathalie, avanti rispondi”! “Le vostre stupide donne” sono adesso schiave di noi dei, ha, ha, ha!” “Maledetto, chiudi il becco” 004, lancia un missile in direzione di Tyr, ma il missile esplode prima di colpirlo. 005, “ma cosa è successo al missile”, 007, “deve essere protetto da una barriera elettromagnetica!” 008, “si 007 ha ragione, solo una barriera elettromagnetica poteva fermare quel missile, infatti il mio segnalatore radio non funzione più”. “002, ma come può un dio erigere una barriera elettromagnetica… a meno che…!”, 009, “si 002, Tir è un cyborg!” Tutti rimasero di sasso, sbalorditi dalle supposizioni di Joe. Ma come aveva fatto Tyr a diventare cyborg, chi aveva eseguito quell’operazione. “Il vostro affronto sarà punito, stupidi mortali, come avete osato attaccare un dio?” 004, “Non ho finito con te. Sarai tu a sprofondare nel tuo ade!”. “Ha, ha, ha! Adesso ve ne accorgerete, vieni pure mia prode Valchiria”. 009, “èèè……che cosa……una Valchiria?!”

 

13.Le valchirie.

Le Valchirie erano figure divine femminili importanti, poichè sceglievano i valorosi guerrieri dai campi di battaglia e li conducevano con loro nel Valhalla, la terra dei grandi guerrieri, dopo la loro morte. Si trasformavano in combattenti pronte a difendere la loro divinità superiore. Si presentavano sul campo di battaglia armate di tutto punto, bellissime e austere, su cavalli bianchi o neri che emanavano fuoco dalle narici. Solo a chi era destinato a morire in guerra le poteva ammirare mentre recuperavano la sua anima guerriera. Esse erano le cosiddette “figlie di Odino”. Create quindi per poter trovare, per loro padre, nuovi combattenti degni di far parte dell’esercito divino. Nel Valhalla si occupavano anche di servire ai valorosi eroi l'idromele divino e la carne del maiale Særimnir, che si rigenerava ogni giorno. Erano ritenute divinità a tutti gli effetti, anche se nelle opere letterarie si confondono con le mortali donne guerriere delle leggende. La parola "valchiria" deriva dal nordico valkyria, che significa "colei che sceglie i caduti".
Dalla nebbia alle spalle di Tyr, compare un cavallo bianco che sputava fuoco dalle narici con una bellissima donna bionda in groppa, indossava un abito scollato e corto al di sopra le ginocchia, sul capo un elmo vichingo con corna d’argento di media lunghezza, i lunghi capelli erano raccolti dietro di esso. L’abito era coperto da parti metalliche a protezione dei seni e parti vitali del corpo con lunghi bracciali, anch’essi di metallo, sugli avambracci e sulle tibie. Nella mano destra stringeva una lunga lancia con punta d’argento e nella sinistra un grosso scudo protettivo. Dietro la schiena portava una spada con manico d’argento.
“Vieni avanti, mia guerriera Valchiria, il dio Odino vuole prendere questi mortali nel suo esercito divino, quindi fai il tuo dovere; vai e uccidili! Poi prelevali dal campo di battaglia conducendoli nel Valhalla dove verranno preparati per la loro purificazione prima dell’incontro col dio Odino”.
La Valchiria avanza col suo maestoso cavallo, man mano che si avvicina, i nostri amici si mettono in guardia pronti allo scontro. 007, “aspettate un attimo, ma quel fisico, quello sguardo, ma…ma…”, 009, “hey 007, che ti succede!” “ragazzi fermatevi vi prego quella è Simooon!” Tutti spalancano gli occhi rimanendo a bocca aperta “ma 007, sei sicuro, ma come può essere”, “si 005, te lo assicuro è lei la riconoscerei in mezzo a cento”. 009, “si guardate è proprio lei…!” 002, Ma cosa sta succedendo, non ci capisco più niente, Simon una Valchiria!”, 008 “è davvero incredibile, e adesso che facciamo!” 004, “ragazzi allora questo vuol dire che anche le altre hanno subito la stessa trasformazione!? Maledetti!”.
I nostri ragazzi si trovano a fronteggiare Simon, la ragazza di 007, ella sembra non riconoscerlo ed ella era pronta ad eliminarli tutti per conto di suo padre Odino.
007, corre verso Simon fermandosi a qualche metro da lei, “ti prego Simon, torna in te amore mio, non puoi combattere il tuo Bretagna” ma lei, fissandolo scaglia all’improvviso la sua lancia contro di lui, 009 usa la sua accelerazione per togliere l’amico dalla traiettoria della lancia che si conficca nel terreno.
“Grazie 009, mi hai salvato. La mia Simon non mi riconosce più sono disperato”, “007, gli avranno fatto il lavaggio del cervello, dobbiamo cercare di farla ragionare. Vedrai che riusciamo a salvarla”. “si ma come si fa…!” “questa è una bella domanda”. Intanto la valchiria si lancia a riprendere la sua lancia e comincia a colpire  gli altri cyborg che con agilità evitano tutti i tremendi colpi della donna. 004, “Dannazione 009, come facciamo non possiamo colpirla”, “per il momento cerchiamo di evitarla” 008, “non riuscirò ad evitarla a lungo, dobbiamo inventarci qualcosa”. Ad un tratto ella salta da cavallo e dopo una doppia capriola in volo colpisce 005 stendendolo al suolo. 007 “005 stai attento” 007 pensa velocemente “la colpirò con il raggio paralizzante”. Il raggio va a segno, ma ella non cade tramortita, “cosa non l’ho stordita, ma come è possibile???” 009 “è protetta contro questo tipo d’attacchi”. La donna sfodera la spada e la usa per cercare d’infilzare 005 a terra, ma lui gli da un calcio con la pianta del piede lanciandola una decina di metri da lui. 007 correndo verso di lei urla “nooooo! 005, l’hai uccisa”. Ma ella si rialza, puntando i nostri cyborg con la spada e lo sguardo minaccioso. 007, ” Simon stai bene? Ti prego torna in te.” 004, ”009, non ti sembra strano?” “cosa è strano?”, “be un calcio del genere di 005 come minimo ti stordisce se sei un essere umano”, “che cosa 004, vuoi dire che Simon adesso è……” “si 009, non la vedi è troppo agile nei movimenti e molto forte anche. Come ha fatto a saltare da cavallo in quel modo prima e atterrare 005!? E che colpo!”, “Si hai ragione, ma chi l’ha trasformata? 007 non la prenderà bene questa storia se la confermeremo. “si hai ragione se è diventata cyborg,e gli hanno davvero rovinato la vita!”
Intanto Simon, “perché continui a chiamarmi Simon stupido uomo! Io sono la figlia di Odino, sono una dea, maledetto mortale, io ti punirò per aver profanato questi luoghi sacri”. “Simon ma che dici, proprio non ricordi, io sono Bretagna il tuo ragazzo ti prego torna in te, non puoi avermi dimenticato”. “Basta, come osi”, la Valchiria lo atterra con un calcio al volto. 007 rialzandosi di scatto, urla “adesso basta Simon non puoi trattarmi cosi”. 007 la colpisce con un calcio allo stomaco stendendola a terra. “Scusa tesoro ma mi ci hai costretto”, lei si rialza di scatto scagliandogli la spada, ma 005 sposta l’amico prendendosi la spada in piena spalla. 002 “005, come stai, maledizione io ti distruggo”, 004, “fermo 002, che fai non possiamo colpirla, dobbiamo cercare di convincerla che è stata soggiogata”, “si ho capito ma cosi facendo ci annienterà prima”. Tyr guarda la scena compiaciuto. 007 “Simon guarda che hai fatto! Hai ferito 005, ma perché non riesci a tornare in te, ti ricordi i bei momenti passati assieme, hai dimenticato di amarmi, ma come è potuto succedere una cosa simile?”, Simon si ferma, guarda 007, e 005 ferito a terra e cercando di ricordare prendendo spunto dalle parole di 007, cade inginocchiata a terra urlando per forti dolori alla testa.
“Simon cara cosa ti succede…?” Tyr, interrompe 007, “tu sei la figlia del dio Odino, devi compiere il tuo dovere, non credere alle parole dei profanatori”. “haaaaaaaa! Mi scoppia la testa non riesco a combattere…!” Tyr, “devi compiere il tuo dovere, uccidi i profanatori, adesso!”, “si lo farò…”, 007, “no Simon…perché?”. 009 guardando la scena osserva che quando Tyr parla a Simon, i suoi occhi s’illuminano. “Ho capito, 008 prendi 005 e spostalo di li. 004 e 002, venite con me presto dobbiamo distruggere Tyr, è lui che controlla il pensiero di Simon. 007, trattieni Simon, tienila impegnata. Tutti rispondono “ok, pronti!”.
008 salta fino a raggiungere 005 che atterrando vicino a lui lo aiuta a rialzarsi e a spostarsi in un luogo sicuro. 009, 002 e 004 corrono verso Tyr, ma la Valchiria, tenta di fermarli rincorrendoli. 007 con un balzo sbarra la strada alla Valchiria stessa, “mia cara, vuoi già scappare da me, se vuoi salvare il tuo dio dovrai prima passare sul mio corpo”, “bene, niente di più facile infedele,” 007 viene cosi colpito ripetutamente da una serie di pugni e calci, ma egli prontamente li respinge parandoli accennando alla fine un ghigno di soddisfazione. Ella innervosita dal sarcasmo di 007 si lancia ancora contro di lui, con il taglio della mano. 007 le afferra il polso e la scaraventa a qualche metro. Simon invece di cadere si gira su se stessa e dopo una capriola atterra in piedi. “Per la miseria ma come ha fatto! Mi sembra più atletica del solito. La Valchiria continua il suo attacco con altri colpi marziali, ma lui riesce a schivarli ancora,”per la miseria non riuscirò a schivare in eterno. Infatti uno dei colpi inferti va a segno, 007 prende una scarica di pugni allo stomaco e due calci in viso cadendo al suolo rovinosamente. La Valchiriarimane in guardia pronta a colpire di nuovo. “Hey, non capisco, ma da dove prende tutta questa forza! Comunque non riuscirò a trattenerla ancora a lungo, dovrei contrattaccare, ma non riesco a farle del male. Simon ti prego svegliati”.

 

14.La sconfitta di Tyr.

009, 004 e 002 intanto raggiungono Tyr cercando subito di colpirlo, ma il dio era già pronto a riceverli e con uno scatto alza lo scudo parando i colpi dei tre prima e poi colpendo 002 con lo stesso scudo, 004 e 009 con un pugno e un calcio. 002, “maledetto, è fortissimo, ma non mi batterai”, 002 parte a razzo volando in alto per cercare di attaccarlo da li. Tyr sfodera la spada e cerca di colpire 009, ma egli si abbassa schivando il colpo e poi con una capriola salta all’indietro togliendosi dal pericolo. Intanto 004, approfitta della distrazione di Tyr, e con la lama posta nel taglio della sua mano cerca di colpirlo. Tyr però è astuto e intercetta 004 respingendo il suo attacco con lo scudo mentre con un calcio portato con la pianta del piede in pieno petto lo stende a terra. Tyr a questo punto cerca di infilzare con la spada 004,  “004, attento…!” 002 si lancia in picchiata su Tyr e lo colpisce con un calcio atterrandolo, 004 si rialza togliendosi dal pericolo. Tyr, “maledetto hai osato colpire un dio, la pagherai cara. 002, “ma falla finita maledetto”a queste parole egli cerca di ricolpirlo con un pugno ma Tyr lo afferra e lo scaraventa addosso a 004, i due cadono al suolo. 009, fermo nella sua posizione di guardia, sfida con lo sguardo il dio, che si piazza in posizione difensiva con lo scudo e la spada sguainata pronta ad offendere. 009, inizia a correre verso il rivale, sferra un calcio portentoso, Tyr para con lo scudo tentando poi di colpirlo con la spada, ma Joe accelera scomparendo e ricomparendo sul fianco destro del dio che vedendolo con la coda dell’occhio lo stende a qualche metro di distanza con un portentoso calcio all’addome. 009 si rialza prontamente mettendosi in posizione offensiva. 004 e 002 lo imitano pronti ad attaccare. Intanto 007 continua a schivare gli attacchi della Valchiria ma con poco successo, infatti ella lo stende ripetutamente con duri colpi. 007, stanco di subire passa al contro attacco portando una serie di calci alla ragazza che li schiva, ma all’ennesimo affondo 007 va a segno, con un pugno allo stomaco non troppo violento atterra Simon. “Bene lo stesa! Cosa…! Si rialza, ma e impossibile!!!” “non puoi sconfiggere una dea non capisci!” “Ma quale dea e dea, tu sei Simon torni in te oppure no!” “allora non capisci vero! Stupido mortale sarà la tua fine!” “Stupido mortale a me! Ma allora sei cocciuta davvero! Adesso ti sistemo io.” Ella salta esibendo un calcio volante, lui si trasforma prendendo le sembianze di Tyr. La Valchiria alla vista del dio si ferma atterrando vicino a lui senza colpirlo, 007 di scatto la colpisce violentemente alla nuca atterrandola priva di sensi! “Ecco fatto! Mi dispiace mia cara ma almeno cosi per un po’ te ne starai buona”. 004, spara con il suo mitragliatore posto nella mano destra, ma Tyr respinge l’attacco con lo scudo. 009 ne approfitta accelerando e ricomparendo alle spalle del dio mentre 002 decolla attaccandolo dall’alto con un calcio in picchiata. Tyr colpisce 009 con lo scudo stesso atterrandolo e successivamente con un balzo evita 002 per colpirlo poi con un calcio volante all’addome facendolo rotolare a terra. 009 esclama, “maledizione, non riusciamo a colpirlo”. 004 approfitta della distrazione del dio, “ci penso io, adesso che combatte con noi non ha più la barriera elettromagnetica! Questo che ti mando è regalino davvero speciale” un missile parte dal ginocchio di quest’ultimo in direzione di Tyr che ormai non può più evitarlo quindi mette lo scudo d’innanzi per pararlo. Il missile impattando lo scudo lo fa frantumare e con esso anche il braccio che lo sostiene, “boooooom!” Il dio urla dal dolore, “aaaaaaaaarg! Come avete osato infedeli sarete abbattuti dalla collera divina! Aaaaaaaaaarg!” 002, “dai 009 adesso!”, “si eccomi” i due con la loro pistola laser sparano al Tyr finché non esplode “aaaaaaaaarg! Boooooom!” 004 commenta, “bene gli abbiamo tappato la bocca per sempre e spero che l’ade sia di suo gradimento!” 007 si fionda sulla ragazza per sincerarsi delle sue condizioni, cercando di farla riprendere la scuote dolcemente. “Simon mia cara ti prego rispondimi, su apri gli occhi ora è tutto finito!”
009, 002 e 004 corrono verso 007 e Simon. Anche 008, che intanto aveva medicato con una fasciatura 005, si avvicina insieme gli altri. “007 come sta Simon si è ripresa?” “No 008, è svenuta dopo il mio colpo alla nuca”, “Simon era legata a quel farabutto, e con la sua distruzione dovrebbe essere tornata normale”. “Normale un corno!”, “cosa, ma 007…”, “ma quale normale, Simon è strana, ha una forza e n’agilità fuori dal comune sembra un cyborg”. 009, ”be…, 007 anche noi ci eravamo accorti della strana forza di Simon ma non te ne avevamo parlato prima perché aspettavamo dei riscontri”. “Quindi la mia Simon è diventata un Cyborg, dannazione ma chi diavolo è stato! 008, “Non è giusto le hanno rovinato l’esistenza proprio come è successo a noi”. “Scoprirò chi è stato e non la passerà liscia”. “Tutti si ammutolirono”. “005 tu stai bene? Come va la ferita?” “Si 004 non preoccuparti c’è la faccio”.
002, guardando i resti di Tyr esclama, “Joe guarda! Avevi ragione era un cyborg anche lui, ma come è possibile, chi può averlo trasformato, e chi era veramente Tyr!”, 004, “era il dio guerriero della mitologia di Asgard!” 009, molto titubante delle parole di 004 esclama, “ma, vi dirò che io non credo a fatto a questa storia degli dei, ci deve essere qualche cosa sotto anche stavolta”, “che vuoi dire Joe, spiegati!” “Non ne ho la più pallida idea Jet! Ma abbiamo già due trasformati in cyborg e la cosa non mi piace. 005, “poi, al quanto pare ci stanno mandando contro i nostri stessi amici, non sarà semplice questa volta.” 004, “Forse Simon potrà raccontarci qualcosa appena sarà sveglia.”
Intanto Simon apre gli occhi finalmente “B… Bretagna, sei tu!” “Simon mia cara ti sei svegliata, come ti senti”, “mi fa male la nuca, mi gira la testa un pò, ma cosa è successo?” “sei stata catturata dal un certo Odino e……” 007 spiega tutto quello che era successo raccontandogli per sino che ormai ella era stata trasformata in cyborg. La ragazza rimane con gli occhi spalancati e spaventati, chiedendosi il perché fosse stata trasformata. “Simon, è colpa mia” rincalza 008, “i nostri nemici c’è l’hanno con noi e tutti quelli che ci sono vicini gli sono utili per cercare di distruggerci”. “Non dire cosi Bretagna, non è colpa tua, è colpa dell’avidità dell’uomo. Vorrà dire che condividerò lo stesso destino dell’uomo che amo! Tu mio caro Bretagna,” “ho Simon ti amo, sei la donna migliore che io abbia mai incontrato” dagli occhi di 007 cominciano a scendere lacrime di emozione. I due si abbracciano stringendosi forte, mentre gli altri cyborg stanno a guardare la dolce scena che si presentava ai loro occhi. 002 li interrompe, “Simon, 007! Scusate se vi interrompo, ma non possiamo perdere tempo, dobbiamo salvare gli altri. Sai dirci cosa è successo e dove hanno rinchiuso Nathalie, Françoise, Reiner e il dottor Gilmore?” “Be… ricordo qualcosa…”, 009, “ti prego Simon aiutaci a trovarli dicci quello che ricordi”. “Ascoltatemi! Quello che ricordo è che ero finita nel parco dietro il centro congressi per ripararmi, infatti una luce perveniente dal celo aveva fatto impazzire gli strumenti di volo dei nostri elicotteri che precipitarono, sui blindo e al suolo. Li trovai Françoise e gli altri e rimasi quindi con loro. Un uomo grosso pieno di muscoli con barba e capelli rossi compare all’improvviso dinnanzi a noi. Allora vidi Françoise nascondere subito il piccolo che aveva in braccio dietro un cespuglio. Dagli occhi di ghiaccio, quell’uomo emanò uno strano raggio. Mi sentii la testa girare come una trottola e sono svenuta”. 008, “sarà stato un raggio paralizzante”. Poi mi sono svegliata in una stata stanza. Ero legata con le altre ragazze e il dottore. Uno strano uomo con una maschera, doveva essere anziano in quanto aveva pochi capelli bianchi e lo capii anche dalla sua voce. Disse al dottore che doveva operare su di me e Nathalie, per le altre due non serviva, le avrebbe solo fatto un lavaggio del cervello!” 002 alzando la voce, “che cosa, maledetto! No! Nathalie! Trasformeranno anche lei! Nooooo!” 009, “Jet sta calmo la salveremo! Simon continua ti prego”, “ il dottor Gilmore si rifiutò di eseguire l’operazione, quindi lo strano uomo disse che ci avrebbe pensato qualcun altro, minacciando poi di far sparire per sempre una città europea dalla cartina geografica. Allora il dottor Gilmore, dopo averci pensato un attimo su, decise di operare, ma io non avevo idea di cosa dovesse farci. Ma ora capisco tutto.” Dagli occhi di Simon cominciarono a scendere calde lacrime di tristezza. 005, “che cosa…”, 008, “ma il dottore deve essere impazzito, come ha potuto fare una cosa simile”. 004, “calma, ragazzi, ma non capite, se proprio qualcuno doveva trasformare le ragazze in cyborg, sarebbe stato meglio che lo avrebbe fatto lui, almeno cosi” 002, “ma è una cosa mostruosa, chi mai potrebbe essere quel maledetto vecchio, e perché dovrebbe fare il lavaggio del cervello a 003 e Reiner, che hanno in mente!” 009 risponde, “semplice, vogliono scagliarcele contro in modo da metterci in difficoltà. Dobbiamo agire e subito anche! Forse non è troppo tardi per Nathalie. 005 “che hai in mente 009”, “007, prendi con te Simon e 005 che è ferito vai al Dolphin e insieme a 006 dategli le cure del caso. Noi intanto andiamo all’albero!” 005 non è d’accordo, “no 009, c’è la faccio a venire con voi”. “005, devi curarti, noi c’è l’ha caveremo. Curati ed insieme 006 e 007 tenetevi pronti in caso la situazione si mette male per noi, ok!?” “tutti risposero “…Ok…!”.

 

15.Thor il dio del tuono.

I nostri cyborg si divisero come aveva detto 009. I primi corsero verso l’albero e gli altri al Dolphin.
Giunti all’ingresso dell’albero, 002 esclama, “009, guarda, quello è l’ingresso dell’albero”, “Si 002, facciamo presto non vedo nessuno, approfittiamone per entrare subito.”
Ha, ha, ha, ha! Stupidi mortali come osate, vi stavamo aspettando, non profanerete di nuovo il tempio degli dei sarete puniti ben presto, ha, ha, ha, ha!
004, “Guardate! Eccolo la, è Thor, con un’altra Valchiria a cavallo e sembra proprio… Reiner!”. Thor, figlio di Odino, alto oltre i due metri, pieno di muscoli,  é conosciuto dai miti per essere il dio del tuono, che in mano ha il suo possente martello Mjöllnir ("il macinatore") con il quale stermina i giganti e i nemici degli uomini e degli déi. Come é noto, é forte e coraggioso e convenzionalmente lo si ritrae come l'archetipo del "macho" nordico: fluente chioma e barba rossa, muscoli da culturista e occhi di ghiaccio.
004 rimane di stucco con gli occhi spalancati, “Ma quella è proprio Reiner…! Reiner rispondi, stai bene! Reineeer……!”, “004, calmati gli hanno fatto il lavaggio del cervello purtroppo non ti riconosce. Dobbiamo uccidere Thor per riportarla in se”. “Si 009, togliamolo di mezzo!” 008, “004 tu distrai Reiner, tienila impegnata, noi elimineremo Thor” “ok! Va bene 008 faremo come dici, ma fate attenzione”.
Stupidi cyborg, vi darò una bella lezione, Reiner, figlia di Odino, attacca i nemici degli dei.
Reiner, vestita come Simon, si lancia con l’urlo assordante di guerra delle Valchirie sul dorso del suo bianco cavallo verso i nostri eroi tentando di colpirli con la sua spada, ma essi saltando si sparpagliano. Come pianificato, 002, 008 e 009 si lanciano verso Thor, Reiner accortasi di ciò cerca di arrestare le loro corsa, ma 004 sbarra la strada alla Valchiria, “ferma tesoro, non ti permetterò di raggiungerli, prima dovrai vedertela con me”, “come osi usare quelle parole nei confronti di una dea, togliti se non vuoi che ti elimini per primo”. “Ha capisco, adesso vuoi eliminare il tuo ragazzo, e se poi te ne pentirai di averlo fatto?”, “Come osi, io appartengo agli dei! Sono la figlia di Odino…”. “Tu sei Reiner, e che ti piaccia o no sei mia”. “Adesso mi hai stancato profanatore!” Reiner si lancia col suo cavallo su 004, tentando di mozzargli la testa con la spada, ma lui abbassandosi schiva il colpo e con la lama posta nel taglio della mano sinistra trancia la gambe del cavallo facendo cadere Reiner a terra. “Come pensavo! Il cavallo è un robot!” Reiner si rialza furiosa, maledetto come hai osato oltraggiare il cavallo di una Valchiria, il sacro strumento di battaglia?” “Adesso basta Reiner torna in te, possibile che non riesci a contrastare il male che hanno insediato nella tua testa? Possibile che non riconosci l’uomo che ami?” Reiner , lo guarda minacciosa, poi s’inginocchia con forti dolori alla testa, urlando, “basta maledetto, tu non sai quello che dici!”, “reiner ascoltami combatti il male, ti prego ricorda chi sei”. “Aaaaaaaaarg! Basta sta zitto mi sta scoppiando la testaaaaa!” Reiner si rialza e ancora dolorante, cerca di colpire con la spada 004, ma egli evita tutti i colpi inferti da ella indietreggiando. Ad un tratto egli inciampa cadendo all’indietro, la Valchiria ne approfitta cercando di dargli il colpo di grazia indirizzando con tutta la sua forza il taglio della spada sulla fronte di lui. Egli però, da terra blocca la lama con i palmi delle mani, riuscendo poi a colpirla con la pianta del piede destro al ventre scaraventandola a terra a qualche metro da lui. “Maledetto, adesso conoscerai la mia ira”, ella si rialza e comincia a colpirlo con colpi di Judo, ma 004, para tutti i suoi colpi, reiner lo atterra però successivamente con un calcio alle gambe e uno al petto.
Mentre lo scontro tra 004 e Reiner va avanti, 002, 008, e 009 circondano Thor, “cosa volete fare stupidi uomini, vi annienterò senza alcuna pietà”.
Intanto all’interno dell’albero cosmico, lo strano uomo mascherato, fa visita al dottor Gilmore nella sua prigione: ”Salve dottore, allora come va? Ha fatto un ottimo lavoro con le ragazze trasformazione avvenuta con successo.”Mmmmm……”! “Non le va di parlare è. Volevo dirle solo che i suoi cyborg hanno sconfitto il dio Tyr e sono giunti fin qua!” “Cosa i miei ragazzi sono qua?”, “Si ma sfortunatamente Thor e Reiner li annienteranno” Ha, ha, ha, ha! “Ma lei vuole dirmi finalmente chi diamine è? Si tolga la maschera!”, “Caro dottore, visto che tra un po’ anche lei andrà all’inferno, le dirò chi sono e poi le svelerò il mio stupendo piano di conquista del mondo. Ha, ha, ha, ha!” “I suoi piani di conquista del mondo?!” “Si ha capito bene dottore, vede io ero a capo dell’operazione per conto dei fantasmi neri che avrebbe dovuto vedere trasformare attraverso l’ausilio della mia invenzione, una speciale macchina per il lavaggio del cervello, uomini normali in splendidi e feroci combattenti senza paura cosi, se si ricorda, rapii una grossa nave da crociera e lavai il cervello a tutti i suoi passeggeri e all’equipaggio. Diventarono soldati fortissimi senza necessità di essere trasformati in cyborg”. “Cosa!? Impossibile, ma allora lei è…”, “si dottor Gilmore, indovinato! Sono proprio io , il dottor Leming, colui che aveva catturato i cyborg della serie 00 e li stava rendendo schiavi lavando loro il cervello con la mia invenzione, ma lei intervenne con 001 e liberò tutti.” “Ma è impossibile come ha fatto a sopravvivere?” Leming inizio il suo racconto, “quando fui sconfitto dalle mie stesse creature per colpa di quel maledetto 009, chiesi aiuto ai fantasmi neri per farmi salvare, ma essi mi abbandonarono dicendomi di arrangiarmi da solo e cosi feci!” “Ma lei non era morto colpito dai raggi dei fucili dei bambini e successivamente dall’esplosione della sua base???” “Be non proprio caro Gilmore! Vede, riuscii a mettermi in salvo grazie al mio secondo assistenze che mi portò al sicuro e curò le mie gravi ferite, Ora eccomi qui a compiere la mia vendetta. Adesso questa stupida maschera non mi serve più” egli la lanciò in terra. “Cosi decisi di vendicarmi dei fantasmi neri, di lei dottor Gilmore, dei suoi cari cyborg e perché no… conquistare la terra al posto delle triplette”. “Dannato criminale non riuscirà a fare quello che spera 009 e gli altri lo impediranno”. “E uno stolto dottore a quanto vedo!” Egli continuò dicendo ”decisi cosi di ricreare Odino e Thor dei della mitologia di Asgard. Cosi presi due uomini assomiglianti alla descrizione mitologica dei due dei e li trasformai dandogli poteri appunto divini. Poi, in un secondo momento, decisi di creare un altro dio dell’antichità nordica, Tyr il dio guerriero”. Il dottor Gilmore lo ascoltava atterrito. “Dopo la trasformazione, presi i tre gli lavai il cervello e gli misi in testa di essere dei del mar del nord dell’isola di Asgard, grazie al mio trattamento, essi ricordano lo scontro con i suoi cyborg come se fosse successo veramente a loro stessi, ha, ha , ha!” “Ma è terribile tutto ciò lei è pazzo Leming!” “Pazzo dice…! Questo invece è un piano diabolico studiato nei minimi termini. Non può fallire. Sono un grande scienziato e tutti si inginocchieranno al mio cospetto, ha, ha, ha! “Maledetto, non riuscirà nei suoi intenti” “Ha, ha, ha! E solo questione di tempo dottore ne stia certo. Quel giorno che ho attaccato il congresso, volevo solo rapirla per costringere i suoi ragazzi a uscire allo scoperto, ma mi accorsi che non serviva più. Infatti notai che erano proprio li con lei. Quando siete scappati fuori dall’edificio notai che vi eravate separati e le ragazze sono rimaste da sole con lei. Mmmmm… pessima mossa direi! Cosi ho ordinato ad Odino di catturarvi, niente di più facile per lui. Ho dovuto modificare a volo i miei piani. Decisi cosi di catturarvi, poi come ben sa l’ho costretta a trasformare le compagne di 002 e 007 in cyborg cosi da ottenere l’odio di entrambi per la sua persona per aver reso cyborg la loro amate stesse. Ho poi lavato il cervello a tutte e quattro per farle credere di essere Valchirie, figlie di Odino collegandole telepaticamente, Simon al cervello di Tyr, Reiner al cervello di Thor e 003 e Nathalie al cervello di Odino, cosi ogn’uno di loro poteva controllarle da vicino le Valchirie e scagliarle conto i loro amici.” “Maledetto, lei è malvagio…mi lasci uscire di qua farabutto!” “Ha, ha, ha! Grazie per i complimenti dottore. Ma la storia non è finita…! In fine, visto che c’ero, tramite la mia macchina condizionatrice ho insegnato alle Valchirie molte tecniche di arti marziali cosi da renderle micidiali nella lotta. Ha, ha, ha, ha.” “Lei è un pazzo criminale dottor Leming ma non ha fatto i conti con i cyborg della serie 00”, “Ha, ha, ha! Pensi quello che vuole non mi interessa! Alla fine sono riuscito a vendicarmi dei fantasmi neri per il loro abbandono alla mia sorte, io li avevo serviti con lealtà per tanto tempo, maledetti! Avete avuto la giusta punizione e ora tocca a voi, ha, ha, ha. Vede lei non sa, ma feci in modo che Odino aiutasse il quarto gemello, Gandaru, ad entrare in contatto con i fantasmi neri per annientarli definitivamente. “Questo vuol dire che è stato Odino a far salire su quel razzo Gandaru e farlo esplodere con le triplette, adesso è tutto chiaro. Lei è un maledetto” “Si già, caro dottor gilmore, la mia vendetta era appena iniziata in quel tempo”. “Farabutto non la passerai liscia, Odino capirà di essere usato e si ritorcerà contro di lei per rivendicare la sua divinità”. “Mi dispiace deluderla ma ho pensato anche a questo; vede…, il suo cervello e controllato da un apparato che tramuta i miei ordini in pensiero.” “Cosa vuole dire questo Lemming, si spieghi.” “La facevo più perspicace dottore! In poche parole, i miei ordini vengono dati attraverso una speciale apparecchiatura, situata nella mia sala controllo, direttamente al suo cervello che li capta come pensiero proprio.” “Ho capito, lei da l’impulso al pensiero di Odino non è cosi! Ha creato un cyborg senza personalità, un burattino nelle sue mani”. “Ecco Gilmore! Vedo che quando si applica riesce ad essere intuitivo! Bravo molto aguzzo devo dire.” “Non so che farmene dei suoi complimenti! Lei è un pazzo e va fermato. “E chi lo farà dottore!? Lei forse??? Se non ha ancora capito lei andrà dritto all’inferno”. Per completare l’opera manca solo la distruzione di voi tutti e poi potrò diventare il padrone del mondo. Risveglierò i giganti di pietra e molti altri dei nordici, diffonderò il panico tra la popolazione, chi non mi obbedirà morirà e soprattutto grazie alla sua invenzione avrò un’ulteriore arma per minacciare tutto il globo terrestre. Quello che lei non sa e che sono riuscito a potenziare l’annichilimento di una piccola quantità di antimateria mettendola sottovuoto in speciali ampolle con le estremità ricoperte da fotoconduttori energetici. Entrando a contatto con l’aria circostante, come sappiamo, l’antimateria annichilisce e il fotoconduttore ne amplierà l’effetto distruttivo. L’esplosione sarà devastante. Bastano pochi milligrammi per distruggere una città intera come Londra”. “Maledetto assassino tu non…”, “Zitto stupido scienziato rimbambito, non voglio più ascoltarti fino al momento della sua esecuzione, si goda il confort delle carceri divine dell’albero cosmico. Ha, ha, ha, ha…”, il dottor Gilmore stringe i denti e i pugni aggiungendo, “maledetto non la passerai liscia…”. Il dottor Leming va via lasciando Gilmore da solo, dietro di se l’eco della sua malefica risata rimbombò nella stanza, “ha, ha, ha, ha, ha……!”
Intanto ignari di tali fatti, di fronte all’albero cosmico stavano per scontrarsi Thor, 009, 002 e 008 mentre 004 teneva impegnata Reiner che gli stava dando veramente del filo da torcere mettendolo in grosse difficoltà, anche perché dovendo dosare i colpi inferti alla ragazza, non riusciva a combattere al cento per cento, non poteva rischiare di ferire la sua Reiner.
“009, io lo attaccherò dall’alto”, 002 decolla velocissimo posizionandosi a qualche metro su Thor pronto a colpire come un condor. 008 afferra la sua pistola per colpire Thor che accortosi del pericolo sfodera il suo possente martello e lanciandolo verso di lui che colpito alla mano viene disarmato. Il martello torna indietro verso Thor che afferrandolo cerca di scagliarlo di nuovo su 008 ancora dolorante. 002, attacca dall’alto per cercare di fermare il dio del tuono colpendolo con un calcio alla schiena che lo stende al suolo. 009 usa l’accelerazione per spostarsi davanti a Thor che intanto cerca di rialzarsi, “come hai osato stupido profanatore”, “sbaaam”, 009 lo atterra di nuovo con un pugno al volto. “Maledetti preparatevi alla mia ira”. Thor invoca i fulmini che discendono sulla terra a velocità della luca, 002 ne evita tre, ma il quarto, lo prende in pieno facendolo precipitare al suolo,”Aaaaaaaaarg!” 009 accelera e prende tra le braccia 002 in caduta prima che sbatta al suolo, “002…come stai parla” ma lui aveva perso i sensi. Accortosi della distrazione di 008 che guardava i due amici, Thor gli scaglia il martello contro colpendolo alla spalla. Egli cade privo di sensi. I fulmini generati dal dio stavano ancora abbattendosi sulla zona dello scontro, uno di questi cade nei pressi di 009 che ancora cercava di far riprendere 002. L’esplosione che ne consegue sbatte i due in terra a qualche metro di distanza. 009 si rialza dolorante e per evitare altri fulmini accelera ripetutamente. Thor, si muove velocemente piombando dietro 009, che viene atterrato con un calcio alla schiena. Tentando di rialzarsi, egli viene ricolpito da Thor con un ennesimo calcio all’addome. A questo punto il dio cerca di sferrare il colpo di grazia col suo martello al malcapitato 009, ma 002 ripresosi dallo shock spara con la sua pistola colpendo di striscio il nemico ad una gamba, Anche 008 intanto si riprende dal colpo ma dolorante alla spalla, recupera la sua pistola, salta più in alto che può riuscendo a portare un calcio a giro in pieno volto a Thor che carambola al suolo. Thor si rialza di scatto e, afferrando 008 per la gola, cerca di strangolarlo. Intanto la Valchiria colpisce 004 all’addome e al volto sbattendolo a terra. “Porca miseria non posso resistere ancora, devo contrattaccare altrimenti sarà la mia fine.” 004 non si rialza da terra e fingendo di essere svenuto attende l’avvicinarsi della donna. Ella si avvicina lentamente, alza la spada al celo per trafiggerlo, ma 004 di scatto la colpisce con un calcio all’addome, ella si piega in avanti ed in quel momento la ricolpisce col taglio della mano alla nuca. Reiner cada a terra svenuta. “scusami Reiner ma non c’era altro modo!”
Sotto il maestoso albero 009 cerca di liberare 008 dalla presa del dio Thor, accelera di nuovo colpendo nei fianchi Thor e cosi afferra 008 portandolo con se. Thor si accascia al suolo in ginocchio. 009 si ferma, mette 008 a terra ed esclama “forza ragazzi” i tre girandosi di colpo sparano a Thor con la loro pistola dritto al petto al fianco e alla gamba. Il dio, ferito, resiste riuscendo persino a lanciare il suo martello divino contro di loro mentre continuano ad avere premuto il grilletto per continuare a fare fuoco su di esso. Il martello colpisce le armi dei tre e torna fra le mani del dio che cerca di rilanciare l’arma per annientare i profanatori. 004, “prendi questo” un missile parte dal suo ginocchi e colpisce Thor in pieno facendolo esplodere in tanti pezzi. “Boooom……!” 008, “evviva 004!” 002, “c’è l’abbiamo fatta!” 009, “c’è l’abbiamo fatta per un pelo”. 004, “ragazzi state bene vero, scusate se mi sono intromesso!” 002, “be figurati 004, se non lo avessi fatto stavolta era la fine. 008, “era proprio un osso duro”. 009, “come sta Reiner? Si è ripresa?” “Be sono riuscito a tramortirla ma non è stato facile. Ma dove avrà imparato a combattere!!!” 002, “presto andiamo da lei, forse ha qualcosa d’interessante da dirci sull’albero!” 004, “si presto andiamo” I quattro corrono verso Reiner. 004 abbassandosi la prende tra le braccia cercando di farla rinvenire dolcemente.

 

16.Nell’albero della vita.

Intanto nell’albero della vita il dottor Leming si dispera per l’ennesima sconfitta subita e prepara subito le sue ultime carte da giocare per vincere contro i nostri cyborg. “Maledizione hanno vinto ancora! Devo ammettere che sono fantastici, davvero fortissimi. Ma non c’è la faranno a vincermi. Entrate pure maledetti guastafeste vi sto aspettando.” Dal suo apparato di controllo Leming interagisce col pensiero di Odino, “i cyborg sono qua, devo distruggerli e vendicarmi del loro affronto??? Gli ho riservato una bella sorpresa. Ha, ha, ha, ha, ha!”
Reiner…, svegliati ti prego, dai piccola apri i tuoi occhi su forza…”. Pian piano apre gli occhi “ho Albert tesoro sei tu!? Che bello rivederti!…Oh… che mal di testa!” “Non ti affaticare cara…!” “Cosa è successo Albert! Ti prego dimmi dove mi trovo!” “Tranquilla piccola ora è tutto finito adesso torniamo a casa”. Guardandosi attorno, Reiner si rende conto che sono presenti anche gli altri cyborg, “ragazzi ci siete anche voi, sono contenta di rivedervi! Spero stiate bene” 008 facendosi portavoce di tutti, “si Reiner, stiamo bene, un po’ ammaccati, ma tutt’ok!” “Ma cosa è successo, perché non mi dite nulla! Io ricordo solo che ero prigioniera con Françoise, Nathalie, Simon e il professor Gilmore. Poi ricordo uno anziano con una maschera in viso che parlava di una certa operazione su Nathalie e Simon. 002 interrompe Reiner, “ si conosciamo gia questa storia! Ma tu non ricordi più nulla di quello che è successo dopo??? 009 rivolgendosi all’amico esclama “002, lascia stare non abbiamo tempo, dobbiamo agire subito! 004! Prendi con te Reiner e 008 dirigiti verso il Dolphin II e state pronti a lasciare l’isola, io e 002 cerchiamo di salvare Françoise, Nathalie e il dottore”. “Ma siete matti non c’è l’ha potete fare da soli li dentro. Non sappiamo ancora nulla su chi c’è dietro questa storia”. “004, non possiamo attendere oltre! 008 è ferito e non può combattere al cento per cento della sua forza. In più Reiner va portata al sicuro. “ Forse hai ragione tu 009 meglio dividerci.” “Mettiti in contatto con 006 e fatti venire a prendere qui”. 002 aggiunse, “tranquillo io e 009 c’è la caveremo”. “Ok ragazzi! Resistete! Appena arrivo al dolphin metto al sicuro loro e tornerò con 007 e 006 visto che sono gli unici illesi per il momento, cosi vi daremo una mano contro quel farabutto di Odino”. 009, “ok 004, ma adesso vai ora non c’è altro tempo da perdere”. 008, “mi dispiace ragazzi ma mi rendo conto che cosi conciato non posso esservi d’aiuto vi sarei solo d’impiccio.” “Tranquillo 008 ha fatto già abbastanza, adesso va con loro e preparatevi a lasciare l’isola”.
004 con Reiner e 008 si avviano al dolphin, che a sua volta, dopo la chiamata di 004 gli va in contro. 002 e 009 intanto entrano nell’albero della vita cercando di trovare Françoise, Reiner e Gilmore. Appena entrati nell’albero dalla grossa spaccatura posta ai suoi piedi, 009 e 002 constatano che esso è in realtà è una base meccanica ben costruita. “Come sospettavo 002! E’ simile quello che abbiamo abbattuto tempo fa.” “Si hai ragione questo è un quartier generale a tutti gli effetti. Ma chi mai avrà costruito tutto questo.” “Non lo so…! Guarda! Quello è un ascensore aereo!” “Si hai ragione! Presto entriamo!” I due vengono risucchiati da una corrente ascensionale che li porta dritti alla sala del trono di Odino. Essa era immensa, tutta t’appezzata d’oro, e il soffitto quasi non lo si vedeva in quanto era posto ad una considerevole altezza. 009, impressionato dalla maestosità della sala, urlò cercando di invocare la comparsa del dio ”Odinoooooo! Dove diavolo sei maledetto bastardo! Fatti vedere”. La voce di 009 rimbomba in tutta la sala. Di fronte a loro nei fianchi del trono di Odino, all’improvviso, si aprono due grandi portoni d’oro massiccio e da esse vengono fuori due cavalli uno nero ed uno bianco cavalcati da due figure accompagnate da otto soldati medioevali robot appiedati. “Guarda 009 sul cavallo nero c’è Françoise e su quello bianco Nathalie” “Hai ragione 002! E sono vestite come Simon e Reiner. Maledizione sono delle Valchirie adesso!” “Ma un momento questo vuol dire che siamo arrivati tardi…, il dottor Gilmore ha trasformato anche la mia Nathalie in un cyborg! Dannazione non è giusto che anche lei venga coinvolta in questa stupida guerra.” 002 stringe i denti e i pugni, “stai calmo 002, ormai non puoi farci più nulla dobbiamo pensare a come riprendercele adesso”. “Maledetti! Ma chi ci sarà mai dietro tutta questa storia.” Joe in mente sue,esclama, “Françoise… sono riuscito a ritrovarti finalmente! Ho avuto timore di non vederti più! 009 guardando gli occhi di 003 accenna un dolce sorriso. Ma egli in cuor suo sapeva che non sarebbe stato facile farla tornare in se. Françoise alza una mano e ordina ai soldati di attaccare i due ragazzi. “Guardie divine, distruggete gli infedeli”. “Hey 009! 003 ci sta sguinzagliando i mastini di odino!” “Lo vedo 002! Avanti, togliamoceli dai piedi! Accelerazione…! 009 scompare apparendo in mezzo ai primi quattro soldati mentre 002 decolla impugnando la pistola iniziando a sparare contro gli altri quattro. I soldati a loro volta sparano all’impazzata sui due, che magistralmente evitano l’attacco. 002 evita i laser con una serie di slalom aerei e spara sui primi due soldati colpendoli al torace facendoli accasciare distruggendoli. 009, d’altro canto, evita i laser con la sua accelerazione poi spara al primo soldato in un occhio distruggendolo, e il secondo all’addome facendolo accasciare ed esplodere. Intanto 002 vola in alto per poi piombare come un’aquila sugli altri due che ricevono in sequenza un calcio al collo e uno all’addome. I soldati esplodono. 009 invece accelera trapassando da parte a parte il terzo soldato sgretolandolo dal ventre, mentre il quarto soldato cerca di spararlo col suo fucile laser. 009 salta evitando il laser stesso e con una capriola lo colpisce con un calcio volante in faccia. Anche quest’ultimo quindi viene reso inoffensivo. 002, “è stato un gioco da ragazzi, è Joe?” “Si 002! Ma adesso arriva il bello!” Le due ragazze a questo punto iniziano l’attacco. 003 cavalca il suo destriero contro 009, e Nathalie la imita puntando in corsa 002. “009 attento…! Ci piombano addosso!” “Si lo vedo…! 002 decolla riuscendo ad evitare il primo attacco di Nathalie che cercava di colpirlo con la sua spada. Anche 009 si toglie dal pericolo saltando in alto cercando di scavalcare il cavallo di 003, ma ella accortasi della mossa di quest’ultimo, sale di scatto in piedi sul dorso del destriero e salta in direzione di 009 colpendolo con un calcio volante all’addome scaraventandolo di prepotenza in terra a qualche metro di distanza da lei. 002 “009, come stai…!!! 002 si precipita dall’amico, “ei, 009, alzati forza.” “Oh…! 002 sei tu! Sto bene tranquillo! Maledizione che botta!” “Ha si hai fatto un volo! Dobbiamo stare attenti 009, queste fanno sul serio.” “Si 002 hai ragione! Ma non possiamo farle del male. Dobbiamo trovare un modo per renderle almeno inoffensive!” “Si va bene…! Io torno a fronteggiare Nathalie, te sta attento vedo che 003 ci va pesante. Forse ti sta facendo pagare un po’ di debiti è!??? “Ma 002, ti sembra questo il momento di fare dello spirito?” “Ok…ok! Scusa ai ragione vado. Ma stai attento!” 002 decolla come un missile per tornare a fronteggiare Nathalie. Nathalie a questo punto carica 002 col suo destriero mentre atterra dinnanzi a lei sbalzandolo in aria, “dannazione mi viene addosso, oooh!” “sbammm!”. L’urto e abbastanza violento e 002 sbatte a terra violentemente. Cercando di rialzarsi scuote la testa mettendosi su di un ginocchio, ma lei saltando da cavallo lo ricolpisce con un calcio volante in pieno volto stendendolo di nuovo a terra. Intanto, anche 003 parte alla carica di 009 e risalita a cavallo cerca di calpestarlo, ma lui si sposta rapidamente con l’ausilio del suo acceleratore, ”che cosa…! Accelerazione…!” 009 ricompare poco più in la “uuuuu…, c’è mancato poco! Maledizione non so cosa fare…!” “Vedo che sei agile, ma questo non ti aiuterà certo a salvarti, ha, ha, ha,!” Salendo sul dorso del destriero, passa all’attacco colpendo con un calcio 009, ma lui incrociando gli avambracci dinnanzi al viso para il colpo inferto dalla ragazza che successivamente con una capriola all’indietro atterra dinnanzi a lui in posizione di attacco. Ragionando nella sua mente 009 esclama “non possiamo liberarle dall’influenza di Odino finché quel maledetto non sarà distrutto, e lui ovviamente sa che noi non leveremo un dito contro di 003 e Nathalie, quindi sicuramente rimarrà nascosto finché non ci uccideranno. Maledetto vigliacco! Devo cercare di farla ragionare forse con la forza di volontà spezzerà questo maleficio. 003 ripiomba su 009 colpendolo a ripetizione prendendolo a calci e pugni, ma lui para tutti i colpi ricevuti, poi salta all’indietro per allontanarsi da lei di qualche metro. “Maledizione, non posso subire a lungo. Prima o poi mi colpirà!”. 002 intanto stanco di subire Nathalie, passa al contrattacco. Da disteso fa finta di essere svenuto in conseguenza del precedente attacco. Lei si avvicina alzando la spada al celo con la punta rivolta verso 002 pronta ad infilzarlo. “Muori maledetto nemico degli dei!” 002, ad un tratto, con un calcio portato alle gambe col piede destro stende Nathalie e con il piede sinistro le porta un calcio sulla mano ove impugna la spada facendola carambolare lontano da lei. “Maledetto come osi toccare una dea, sarai punito per questo. “Nathalie, basta ora con questa storia degli dei! Non ti ricordi più di me, sono in Jet. Tu mi ami non puoi combattermi! Ti prego torna in te!” Ella lo fissa per qualche secondo…“aaaaah! Che mi succede mi fa male la testa! Aaaaaah!” Cos’ai Nathalie!” “Sta zitto lurido profanatore. Io sono una Valchiria e sono la figlia di Odino…aaaaah!!! Mi sta scoppiando la testa!” “Su Nathalie ricorda…”, “Maledetto stai zittoooooo…!” Ella lo attacca improvvisamente con un calcio, ma 002 lo schiva e con agilità si porta alle spalle di lei tramortendola con un colpo alla nuca col taglio della mano. Nathalie cade a terra priva di sensi. “Ecco fatto! Mi dispiace tesoro ma non avevo altra scelta.” 002 si abbassa accarezzando i lineamenti del viso dell’amata. Poi delicatamente la prende e la porta vicino ad una parete della sala del trono la mette seduta con la schiena rivolta alla parete stessa poi so gira a guardare lo scontro tra 009 e 003 “non posso intervenire, Joe devi cavartela da solo!” La Valchiria Françoiseattacca 009 con due calci, in sequenza con lo stesso piede al volto, che prontamente vengono parati col braccio sinistro di lui. “Ok bella, ora basta!” Joe attacca 003 con un pugno al volto ma lei gli afferra il polso e con una torsione su se stessa lo stende lanciandolo a terra di schiena. “Aaaaaaah!” “Sbaaaaaam.” “Maledizione! Che botta! Françoise fa sul serio davvero!” “Assaggerai la vendetta di Odino attraverso le mie mani stupido mortale”. “Stupido mortale!? Adesso vedrai…Françoise” Joe accelera sbucando davanti a lei, portandogli improvvisamente un calcio a giro alla spalla scaraventandola a terra, ella cerca di rialzarsi, ma viene ristesa con uno sgambetto. La Valchiriada terra affonda con un calcio con la pianta del piede sullo sterno di lui che cade di schiena a terra. I due si rialzano di scatto con un balzo mettendosi in posizione di guardia fissandosi negli occhi. 002, “dannazione si vede che Joe non affonda i suoi colpi, sta cercando un’altra soluzione.” 009 esclama, “002, vai nelle altre stanza dell’albero e cerca il professor Gilmore, presto!!!” “Eeeee! Si certo è vero stavo per dimenticare il dottore. Ok 009 ci penso io.” 002 corre attraverso una porta ove erano uscite le Valchirie trovandosi in un’altra stanza. In fondo ad essa vi era un corridoio oscuro con delle scale che portavano in giù. 002 arriva in una sala buia. Trova l’interruttore, accendendolo si accorge di essere arrivato vicino alle sbarre di alcune celle. Da una di essa arriva una voce. “Chi è la!”, “dottor Gilmore è lei. Finalmente lo trovata.” “002 sei tu, grazie a dio mi hai trovato.” “Si adesso si allontani dalle sbarre presto.” Il dottore si allontana e 002 spara alla serratura della cella che si spacca facendo aprire il cancello. “Dottore sta bene?” “Si 002, grazie” Adesso andiamo dobbiamo recuperare 009, 003 e Nathalie. Dobbiamo andarcene subito. ”002 avete già sconfitto Leming???” “Il dottor Leming??? Ma dottore che dice Leming è morto da parecchio ormai!” “Cosa questo significa che non lo avete trovato…dannazione bisogna fermarlo. Lui è riuscito a salvarsi e ha organizzato tutto ciò.” “Ma è incredibile! E come ha fatto???” “Adesso non c’è tempo 002, vi spiegherò tutto più tardi. Adesso dobbiamo agire! Andiamo presto avvisiamo 009”. Be c’è un problema, vede 009 in realtà……” 002 spiega brevemente l’accaduto mentre corrono alla sala del trono. “Cosa 009 combatte con 003. Maledetto Leming allora è riuscito a manipolare le menti delle ragazze per mettervi in difficoltà, e le altre come stanno! “Stanno bene dottore ci siamo ripresi Simon e Reiner. Adesso bisogna prenderci anche Nathalie e Françoise.” “Bene 002 facciamo presto!” Intanto nella sale del trono…”Françoise ti prego cerca di recuperare la memoria. Sono io Joe! Non posso credere che tu ti sia dimenticato di me! “Iah……!” “Sbaaaaaam!”La Valchiria colpisce 009 che sembra non voler più neanche difendersi. Egli in seguito al colpo ricevuto sbatte a terra violentemente. Rialzandosi cerca di parlare ancora alla ragazza, “Françoise ti prego torna in te! Proprio non mi riconosci…!” Lei si ferma un istante cadendo su un ginocchio con forti mal di testa, “mi sta scoppiando la testa…haaaaaa!!!” “Françoise guardami, sono io Joe!” E lei arrabbiandosi estrae un pugnale dai lunghi stivali e correndo verso di 009 per colpirlo urla, “noooooo! Io sono la figlia di Odinooooo! E tu sei finito, haaaaaa!” 009 alzando la voce, “no! Noooooo! Tu sei Françoise! La mia Françoise. E ti amoooooo capito stupida testona! Ti Amoooooo!!!” “La Valchiria si ferma di colpo restando li a fissarlo.  Il pugnale gli cade dalle mani conficcandosi in terra” Joe…sei tu…! Sei…propri…o tu!” “Françoise, sei tornata in te!” “Joe…anche io ti……hoooooo……!” 003 sviene mentre 009 l’afferra prime che tocchi terra. Lui la siede delicatamente a terra sorreggendole la schiena. “Françoise svegliati su…dai piccola apri gli occhi! “009…”, “ha sei tu 002, hey hai ritrovato il professore al quanto vedo. Come sta Professor Gilmore?” “Ho bene 009 bravo sei stato grande!” “Cosa…!? Avete visto tutto???” 002, “si testone! Hai fatto la cosa giusta finalmente ma soprattutto hai detto le parole giuste stavolta!” “Be si forse hai ragione 002, ma non volevo dirgliele in questo modo!” “Ok, ma ne parliamo dopo. Adesso recupero Nathalie, dobbiamo subito uscire di qua. Odino non tarderà nel farsi vivo.” “Jet…dove sei…!?” “Nathalie ti sei ripresa finalmente, vieni qua piccola fatti abbracciare.” I due si abbracciarono per qualche secondo. Intanto anche Françoise riapre gli occhi. Joe! Sei tu…Joe!” “Françoise, sei sveglia finalmente! Come ti senti adesso! “Bene grazie! Che bello svegliarsi tra l,e tue braccia…ma cosa è successo!” “Françoise, figlia mia, come ti senti!” “Professor Gilmore è lei sono felice che stia bene!” “Françoise ti spiego tutto dopo adesso non c’è tempo dobbiamo andare via di qua!” “009, non possiamo andare via, Leming per vendicarsi attaccherà sicuramente la Gran Bretagna con l’antimateria!” “Che cosa dottore, Lemming, ma cosa sta dicendo…!” “Si, è ancora vivo! E’ riuscito a salvarsi purtroppo e ha ideato questo piano per vendicarsi di noi!” “Ma come è possibile tutto ciò, non posso crederci!” 003, “quel maledetto è proprio pazzo!” Gilmore “Hai ragione mia cara, egli vuole lanciare un missile all’antimateria e come possibile obbiettivo c’è l’Inghilterra in quanto è la prima città europea più vicina!” 009, “Dobbiamo Fermarlo! Maledizione dove sarà la camera di lancio del missile”.
“Ha, ha, ha, ha, ha… miseri e patetici mortali non vi lascerò scappare questa volta!” 002, “009, guarda in alto, è Odino!”, “Maledizione…ci mancava anche lui adesso.” Con l’arrivo di Odino tutto si complica per i nostri cyborg. Cosa succederà, riusciranno a salvare il mondo e a mettere fine ai terribili piani del dottor Leming?

 

17.Il dio Odino e il razzo all’antimateria.

“Ha, ha , ha, ha, ha! Tra quindici minuti Londra verrà rasa al suolo” e voi non potrete farci nulla stupidi cyborg! 002 stringe i denti e il pugno sinistro, “che intenzioni hai, parla maledetto…allora…!”, “ha, ha, ha, stupido essere, tra quindici minuti circa partirà un razzo diretto su Londra con a bordo l’ampolla da me potenziata contenente l’antimateria del dottor Gilmore!, Non riuscirete a fermare il massacro…ha, ha, ha…, avete perso stavolta uomini cyborg. “E adesso che facciamo, 009!” 003, “ma Odino come fa a conoscere come utilizzare l’antimateria?”. Il dottor Gilmore rispose, “Odino è solo un burattino nelle mani di Leming, egli parla attraverso il suo pensiero con un apparato particolare. 003, “che cosa, ma questo vuol dire che pur essendo un cyborg, Odino non ha volontà? Gilmore, “si è proprio cosi!” 009, “ maledetto la pagherai! Forza cyborg dobbiamo distruggere quel razzo e questo maledetto inferno che sta creando quel pazzo di Leming. Questa volta non si salverà lo giuro!”
Intanto il Dolphin atterra ai piedi dell’albero, da esso scendono 004, 006, 007 mentre 008, 005 con Reiner e Simon rimangono alla guida del Dolphin stesso con 001 situato nella sua culla a dormire.
I quattro entrano nell’albero e raggiungono la sala del trono.
003, “009, presto mancano solo dieci minuti alla partenza del missile”. 009, “dannazione devo agire subito!” Egli rivolgendosi a 003 stessa esclama, “presto vai avanti tu e con la tua super vista trova la camera di lancio e portaci li!” “Ok, 009 sono pronta! Da quella parte!” “002, “009 andate voi due, io cerco di fronteggiare Odino! “Ok, 002!” 009 e 003 corrono verso le porte accanto il trono di Odino, ma da una parete si apre una botola facendo fuoriuscire una specie di pistola laser. Da essa parte un raggio elettromagnetico paralizzante che colpisce i due ragazzi. 003, “Haaaaaa! Joe aiuto!” 009, “Maledizione! E’ un raggio paralizzante, haaaaaa!” 002 e Nathalie cercano d’intervenire in soccorso dei due amici ma Odino gli sbarra la strada cercando di colpirlo con un fulmine, “dove andate! Non vi permetterò di rovinare i miei piani!” “Maledetto togliti dalla palle!” 002 cerca di colpirlo con un calcio volante, ma Odino para con lo scudo e con lo stesso lo colpisce sbattendolo a terra. A questo punto Nathalie, lo attacca con una serie consecutiva di colpi, ma egli para ancora con lo scudo cercando poi di colpirla con la lancia, ma lei salta all’indietro mettendosi poi in guardia appena atterra al suolo. Gilmore, “dannazione cosi non riusciranno a farcela!” ad un tratto un aiuto insperato arriva per loro. Una raffica di mitra colpisce l’arma che bloccava 009 e 003 distruggendola, cosi si liberano dal raggio paralizzante. 009 guarda in direzione da dove e arrivato l’aiuto, “004, sei tu…!” 003, “004, grazie al celo sei arrivato!” 002, “hey ci sono anche 007 e 006, adesso abbiamo una possibilità!” 007, “presto 009, abbiamo ascoltato tutto, fai in fretta vai a distruggere il razzo non voglio che quel pazzoide distrugga la mia Londra!” 003 esclama all’amico “si 007 ci pensiamo noi sta tranquillo! Non ci riuscirà!” 004, esclama “009, 003, vengo con voi…!” “Magari 004, ci saresti molto utile”. I tre corrono alla camera di lancio seguendo le indicazioni di 003. Odino si lancia per fermarli, “non vi lascerò andare…!” 007 e 002 sparano alle gambe di Odino facendolo cadere. Il dio, da terra scaglia i suoi fulmini provenienti dalla punta della sua spada su 002, 006, 008 e Nathalie che cercano di evitarli saltando qua e la. 006, a questo punto, lo arrostisce con la sua fiamma, “spostatevi, ci penso io!” La fiamma di 006 colpisce Odino fondendolo all’istante. “Nathalie, si c’è l’abbiamo fatta!” 002, “e stavolta Odino e sparito per sempre. Il dio esplode in mille pezzi, “boooooom!”
Leming, “maledetti cyborg! C’è l’hanno fatta anche stavolta!!! Non è giusto il mio piano è in frantumi. Maledetti mi vendicherò. Londra verrà distrutta. Ha, ha, ha, ha, ha”.
Intanto 003 e gli altri trovano la camera di lancio del razzo ormai in partenza, il pannello in alto indicava il tempo rimanente, due minuti.
009 esclama, “e adesso che si fa! Come lo fermiamo!”, 003 ribatte, “Joe l’unico che poteva fermare il conto alla rovescia e 008, ma lui è sul dolphin!” 004, “dannazione siamo arrivati tardi…Londra è spacciata, assieme agli oltre 5700000 abitanti. 007 parlando ai tre attraverso la ricetrasmittente installata nei loro corpi esclama, “fai pure un abitante in meno…io sono qua…! E’ mostruoso non posso pensare che……009 ti prego fai qualcosa, ti scongiuro!”
003 e 004 guardano 009, che ha gli occhi chiusi e testa china, 003 urla “009 manca solo un minuto! E mezzo!” Lui stringendo i pugni alza la testa guardando 003 esclama, “la soluzione è una sola! 004 lancia un missile contro quel razzo e facciamola finita!” I due, più gli altri cyborg che erano in ascolto rimangono impietriti a bocca aperta; Tutti sapevano che con l’esplosione del razzo anche l’albero sarebbe stato cancellato con tutti loro al suo interno. 003 spaventata esclama, “Joe, ma questo vuol dire che noi…noi,” “mi dispiace Françoise, perdonami! Perdonatemi tutti! Ma non vedo altra soluzione. Non possiamo far morire cosi tante persone per colpa di un pazzo, è con noi che Leming c’è l’ha”. 003, “Joe…!” Tutti in quel momento pensarono in silenzio, 003, “non posso crederci, dobbiamo finire la nostra esistenza proprio ora che ci siamo ritrovati; proprio ora che potremmo vivere per sempre felici e assieme. Che destino…ho Joe!!!. Non essere mai felice è la nostra maledizione. Non potrò più rivedere neanche la mia famiglia che stavolta morirà di sofferenza.” Ella chiude gli occhi e abbassa lo sguardo. 004, “Reiner tesoro, non avevo mai conosciuto l’amore dopo la scomparsa di Hilda! Prima di incontrarti la morte non mi spaventava, ma adesso l’idea di non vederti più mi fa impazzire, non voglio sparare al missile”. 007, “Simon mia cara, non ci rivedremo più, proprio non c’è pace per noi cyborg. Ti amo Simon.” 002 abbracciando Reiner esclama, “cara, mi dispiace averti trascinato in questa brutta avventura, per colpa mia adesso sei anche un cyborg! Era meglio che te ne restavi in America almeno saresti stata al sicuro”. “No Jet! Non dire cosi! Sono contenta di rimanere con te fino alla fine, ritrovarti e stato per me la cosa più importante della mia vita. Non riuscirei a vivere senza di te!”, “ho Reiner, sei unica!” i due si abbracciarono. 008, “non rivedrò mai più la mia amata africa, la mia gente e i miei amici, adesso dovrai continuare da solo l’opera per la nostra terra caro Shon, sarai un buon capo al mio posto!” 006, “sono riuscito a realizzare la mia aspirazione più grande, diventare un grande chef, aprire una catena di ristoranti e combattere la siccità del mio paese. Prima che fossi trasformato in cyborg avevo tentato di suicidarmi per le sciagure che mi erano capitate. La mia condizione di cyborg stesso mi ha dunque solo allungato la vita ma sono contento di aver conosciuto tutti voi amici. Spero di rivedervi nell’aldilà”. 005 parlando a tutti “Ragazzi fermatevi è una soluzione sbagliata questa! ” Reiner urlò, “Albert…..! No!!! Non voglio perderti!”, Simon, “Bretagna se questa è la tua decisione e l’unico modo per vincere, ti seguirò fino in fondo. Sei l’unica persona che io abbia mai amato!” Il dottor Gilmore con aria fiera e rassegnata esclama, “002, quindi siete decisi!” “si dottore faranno esplodere il razzo!” Il dottore sorridendo pensò nella sua testa “Amici miei… è stato un onore combattere al vostro fianco, il nostro sacrificio renderà possibile la salvezza non solo della popolazione di Londra, ma anche di milioni di vite”. I motori del razzo all’antimateria si accendono pronto a decollare. 009 a gran voce urla, “004 ma che diavolo stai facendo! Sbrigati o non lo fermeremo più! Mancano solo 10 secondi”. E lui, “non ci riesco!” 009 subito controbatté, “Ricorda che siamo cyborg! Il nostro compito è aiutare gli altri anche a prezzo della nostra vita!” 004 esclama, “ma io…! 009 perché non possiamo mai essere felici!” 004 guarda il razzo che stava per decollare, mettendosi in ginocchio pronto per lanciare il missile. Françoise corre da Joe abbracciandolo, “Joe…io…”, “Françoise…! Staremo per sempre assieme ovunque andremo a finire”. 004 inizia a sudare freddo e dopo un attimo di indecisione, mentre gli passa al volo davanti agli occhi tutta la sua vita, lancia il suo missile contro il razzo esclamando “Reiner……”! 007, si lancia a terra chiudendo gli occhi, “hooo… è la fineee…”, 009 e 003 si stringono forte guardandosi negli occhi ancora una volta sorridendosi teneramente.
004 invece guardò il razzo intensamente senza parlare, quasi a voler sfidare il triste destino che li attendeva. Tutti ripensarono ai loro più cari ricordi. Il missile di 004 dunque impatta il razzo facendolo esplodere all’istante, l’esplosione fu tremenda, l’albero della vita si disintegrò e con esso tutto quello che era presente al suo interno, anche il Dolphin 2, che sorvolava l’albero, fu investito dall’esplosione precipitando. Il villaggio fu raso al suolo con tutti gli abitanti al suo interno. Il regno dei falsi dei era di nuovo e per sempre distrutto.

 

18.Torna la pace.

Riuscivo a mal’appena a muovermi! Mi sentivo come bloccato, stanco! Non riuscivo ad aprire gli occhi. Tutto era buio e non sentivo alcun rumore, quasi fossi giunto all’inferno. Mi chiesi se questo poteva essere l’aldilà. Mi chiedevo dove fossero finiti tutti gli altri. Soprattutto volevo sapere dove fosse Françoise. Pian piano gli occhi si aprirono riuscendo a fornirmi immagini al momento poco chiare. L’udito cominciò a percepire i primi suoni e il mio corpo cominciava a dare segni di ripresa. Sentivo adesso il cinguettio degli uccelli, il fruscio del vento e persino lo scroscio di una cascata. Allora cominciai a pensare se questo fosse stato il paradiso. Ad un tratto una voce familiare mi risuonò nella testa. “009…009…come stai!” “Che cosa…ma…dove diavolo sono finito…!” “Sei in mezzo un bosco dove io ti ho teletrasportato assieme a tutti gli altri”, “ma questa voce è…si…, è 001”, mi girai ancora disteso in terra e vidi, 001 era li che lievitava a un metro da terra con la sua culla giallo paglia. Dietro di lui il Dolphin era parcheggiato in malo modo, ammaccato ed inclinato su gli alberi e davanti ad esso, a pochi metri e distesi a terra, c’erano tutti gli altri privi di sensi. Mi alzai pian piano anche se avevo un grosso capogiro.  “001, ma cosa è successo…siamo all’altro mondo per caso”, “non credo 009! Vi ho trasferiti telepaticamente a qualche chilometro dall’albero”, “che cosa…!?”, “si…! Ero nel Dolphin, mi sono svegliato prima dell’esplosione e ho subito intuito quello che stava accadendo, quindi ho cercato di mettervi in salvo tutti. Devo dire che stavolta mi avete fatto faticare non poco. Eravate sparpagliati in più posti. Ma è andato tutto bene per fortuna”. “001, sei stato grande, oooh!” Caddi su di un ginocchio, ero ancora debole, era sempre cosi quando subivamo un teletrasporto di 001. Ma ero molto felice che egli sia riuscito ad intervenire al momento giusto. “009, calma, non agitarti sei ancora debole, sai sono anche riuscito a circoscrivere l’esplosione bloccandolo con una barriera, ma ha purtroppo solo coinvolto il villaggio provocandone la definitiva scomparsa”. “Che cosa… al villaggio sono morti tutti? Maledizione! Alla fine ci ha rimesso quella povera gente”, 009 abbassa lo sguardo. “009 non potevate farci nulla”, egli ribatté, “quante vite dovranno ancora essere perse perché l’uomo capisca il valore di essa?” “009, l’uomo non capirà mai cosa significa la parola pace, il potere fa gola a tutti. Comunque il pericolo più grande è stato scongiurato. Leming è morto sul serio adesso e la Gran Bretagna è salva. Quindi non ci saranno altre guerre di ripercussioni. Infatti il pazzo dottor Lemming aveva calcolato che con la distruzione della nazione britannica con il missile che avete distrutto, la coalizione delle nazione unite sarebbe intervenuta contro i paesi scandinavi visto che il razzo stesso era partito di la. A sua volta i paesi scandinavi sicuramente avrebbero chiesto aiuto alla Russia che sarebbero intervenuti volentieri in guerra per ricavare profitti anche dalla vendita di armi e soprattutto per contrapporsi allo strapotere Americano”. “Maledetto dottor Lemming, ma come avrà fatto a salvarsi quel bastardo…” 009 digrigna i denti stringendo i pugni! “009, adesso soccorriamo gli altri, vedrai che tra un pò si riprenderanno anche loro dallo shock del teletrasporto”, “cosa…! Si infatti hai ragione”, 009 si fionda dal resto del gruppo soffermandosi vicino 003. Egli si inginocchia accarezzando il dolce viso di lei, “001! Abbi cura di loro…!” “009, ma cosa dici…” “be…io…”, “posso leggerti il pensiero, e non mi piace quello che ti passa per esso adesso!” “E’ già, dimenticavo i tuoi poteri, sono proprio una rottura a volte…non ti si può mai sorprendere!” A queste parole egli accenna un sorriso malinconico. “009, lo so, noi cyborg non avremo mai un futuro felice l’ombra delle guerre ci perseguita, ma certo questo non è un motivo per fuggire di nuovo. Lo sai, lei non lo reggerà stavolta e non so se ti aspetterà stavolta!” “Vedi 001, io credo che la felicità per un cyborg e soltanto una chimera! Come possiamo sovvertire questa legge??? Siamo sempre in guerra. Capiscimi non c’è la faccio a cominciare una nuova vita!” “009, non parlare cosi, si può essere felici solo stando l’uno al fianco dell’altro e 003 ha bisogno di te adesso!” “si Françoise……001, ho deciso, partirò da solo, salutami gli altri e ti prego stai vicino a Françoise, dille che un giorno forse tornerò!” 009, inizia a correre, e, dopo qualche metro sparisce utilizzando il suo acceleratore molecolare!” 001 in mente sua ragiona, “009……in questo modo stai solo facendo del male a te stesso e Françoise”.
Intanto pian piano gli altri si riprendono, 002, “che è successo???” 004, “ma che diamine è accaduto qui?” Reiner in lacrime, “Albert……! Sei proprio tu!” “Reiner……ma è un miracolo” i due si abbracciarono!” 006, “oi, oi, oi, oi, oi…che grosso mal di testa!” 005 rialzandosi “mmmhhh……mmmhhh!” Simon corre verso 007, “Bretagnaaaaaaaa……!” 007, “ho Simon mia cara……sei proprio tu……che bello riabbracciarti tesoro!” Nathalie, “Jet, Jeeeeeet……!” 002 con estrema felicità urla, “Nathaliiiiiie……!” I due corsero l’uno incontro all’altro abbracciandosi” Gilmore rialzandosi ancora frastornato esclama “siamo in paradiso! Ma ci siete proprio tutti ragazzi miei che felicità”, 003 rialzandosi “hey ragazzi, state bene!?” Ella guardandosi attorno avverte subito la mancanza di 009, quindi continua a guardarsi attorno in silenzio senza parlare immaginando già il perché della sua assenza”.  008, “ragazzi siamo ancora vivi, ma è stupendo! Ma come è stato possibile tutto ciò???” “Sono stato io a condurvi qua!” e tutti “001 ti sei svegliato che bellezza!” “Evviva!” “E vai, arrivi sempre al momento giusto!” “Iuppy siamo salvi…siamo salvi!!!” “Arrivi sempre al momento giusto!” 002 rivolgendosi al gruppo, “hey, ma dov’è 009?!” Tutti si ammutolirono, guardando 001 che risponde alla domanda di 002, “be…vedete…009……” 003 di scatto blocca il discorso di 001 con tono alto e deciso, i suoi occhi lacrimavano, “be…001 non c’è bisogno che tu c’illustri dov’è finito Joe, tanto lo sappiamo che ci ha lasciati di nuovo. Lui è un solitario, e come al solito ha paura di vivere!” 008 cerca d’intervenire, “003, non ti arrabbiare, vedrai che…” “no 008! Non cercare di difenderlo! Lui non si fida del suo prossimo e non ha fiducia nell’uomo. Grazie a noi aveva ricominciato ad avere fiducia negli uomini, ma la sua natura ha ripreso il sopravvento su di lui!” Gilmore cerca di calmare 003, “Françoise, non dire cosi, cerchiamo di capirlo, lui ha……”, “basta per favore dottore, non voglio mai più sentir parlare di lui” 003 si gira e si dirige correndo al Dolphin in lacrime. Tutti rimasero senza parole e dopo un attimo di silenzio si avviarono anche loro al Dolphin per far ritorno a centro.

 

19.Il finale.

Tutti erano tornati alle loro  attività lasciate prima di intraprendere l’avventura passata. Joe era tornato in Italia a preparare il prossimo campionato con la sua scuderia mentre Jet, approfittando della pausa di stagione, in compagnia di Nathalie erano tornati in America nella loro West Side per rincontrare i loro amici e per fare un tuffo nel loro passato. Ormai al gruppo dei Cyborg si erano aggiunte anche Reiner, Nathalie e Simon, visto che ormai le seconde due erano state trasformate a loro volta in Cyborg. Gli furono attribuite le sigle della serie 00 continuando da quella di 009. Reiner 0010, Nathalie 0011 e Simon 0012. Grazie anche ad altri interventi fatti dal dottor Gilmore, le loro armi erano: una profonda conoscenza di tutte le arti marziali conosciute, in più 0010 era dotata di una spiccata conoscenza delle armi bianche, da fuoco e batteriologiche. 0011 era dotata di una profonda conoscenza di armi atomiche e di tecniche innovative per la costruzione di bombe rudimentali e disinnesco di ordigni. Infine 0012 era dotata di una conoscenza di tattiche d’assalto e di interventi di salvataggio, in pratica un perfetto soldato SWAT.
Esse arricchivano senza ombre di dubbio le potenzialità del gruppo Cyborg della serie 00 rendendolo molto più preparato e agguerrito contro future minacce alla pace.
Erano intanto trascorsi due mesi e Françoise non aveva più notizie di Joe dal giorno che lo guardò per l’ultima volta negli occhi prima dello scoppio del missile del dottor Lemming. Ella non parlava più di lui ormai da allora, ma il suo cuore soffriva come non mai ma ella cercava di non farlo denotare. La sua amica Katrine, però la conosceva bene e sapeva che il suo problema era proprio quello di non riuscire a dimenticarlo, infatti la l’amica era molto cupa, triste e a volte silenziosa.
In quel periodo gli fu proposto a Françoise di ripresentare Giselle di nuovo al teatro dell’opera di Parigi proprio per la vigilia di Natale, 24 dicembre 1980 in quanto essendo stato un successone, gli autori vollero di nuovo ripresentarlo e stavolta trasmetterlo anche per via cavo. Ella accettò, anche se con poco entusiasmo, infatti sembrava veramente un’altra persona, priva di ogni certezza, come se una parte di se non fosse più con lei.
Pian piano arrivò il tempo di dover entrare in scena per la nostra malinconica Françoise i suoi amici Cyborg gli fecero una grossa sorpresa acquistando un posto in prima fila nel palco principale del teatro. Lei ne fu da subito contentissima finalmente tornava un pò a sorridere in quel periodo tristissimo, anche Ivan era sveglio per poter assistere allo spettacolo. Il teatro era pieno zeppo di gente felici di poter assistere alla rappresentazione della ballerina più amata di tutta la Francia. Il dottor Gilmore e gli altri presero posto attendendo l’inizio. Gilmore stesso, preoccupato per Françoise si alzò di colpo, diede Ivan in braccio a Nathalie e si diresse nel camerino di Françoise che intano aveva appena finito di prepararsi. Le truccatrici e Katrine (che era li per caricare l’amica) esclama, “sei bellissima, stasera li conquisterai tutti!” “Speriamo bene Katrine……!” “Su via! Su via! Dai… su col morale……stai per rappresentare di nuovo Giselle dovresti essere al settimo celo!” Lei con volto rivolto verso il basso, “be vedete io……non so se……” all’improvviso una voce familiare arriva dalla porta semi aperta dell’ingresso del camerino, “sarai stupenda stasera vedrai, figlia mia!” Lei alza lo sguardo, “Dottor Gilmore è lei!” “Si mia cara!” Katrine, capendo la situazione esclama, “Françoise scusaci, noi andiamo a prendere posto, mi raccomando in bocca a lupo amica mia!” “grazie e crepi, a dopo Katrine”. Katrine e le truccatrici escono dalla porta chiudendola dietro di loro. “Dottore allora, voleva dirmi qualche cosa?” “Vedi figlia mia, la vita a volte ci mette a dura prova, non possiamo avere tutto quello che vogliamo…” ella abbassa lo sguardo, “…anzi, molto spesso ci toglie le cose felici che ci capitano. Françoise non farti vincere dalle incomprensioni della vita e sorridi ad essa! Tu hai una sensibilità fuori dal comune e tutti i tuoi amici sono con te! Adesso, vai sul palco e dimostra tutta la tua bravura. Trasmetti a tutti la tua passione per la danza e fai sognare i presenti trasformando la tua amara tristezza in amore!”
Il dottore si gira e si dirige all’uscita del camerino, ma ella lo ferma, “dottore……!” “Si, figlia mia!” “Grazie…!” Con un sorriso Gilmore si gira e lascia la stanza dirigendosi dal resto del gruppo.
Il teatro dell’Opera National era stracolmo di persone impazienti di vedere lo spettacolo. Ultimamente girava voce tra i sostenitori di Françoise che ella non riuscisse più ad essere felice e a ballare come un tempo. I giornali francesi inventandosi di tutto, scrivevano addirittura che stesse pensando di abbandonare la danza, supportati anche dal fatto delle poche apparizioni della ballerina in pubblico negli ultimi periodi. Tutto però era pronto e i fan volevano essere sicuri di vederla ballare per tanto tempo ancora.
Giselle è un balletto classico – romantico diviso in due atti. Nacque dall'idea di Théophile Gautier, un romanziere francese, e venne poi musicato, non appena il libretto fu finito, da Adolphe-Charles Adam, uno tra i più celebri compositori di musiche per balletto. La coreografia fu affidata a Jean Coralli, anche se i passi dei primi ballerini erano stati curati da Jules Perrot.
Françoise si raffigurava molto nella giovane Giselle, schiava dell’amore per il proprio amato e capace di perdonarlo e proteggerlo a costo di sacrificare se stessa. Amore incondizionato, puro e casto privo di falsità ed egoismo, quello che ti prende l’anima.
L’allestimento per il primo atto è uno scenario di vitigni in aperta campagna. Le luci si abbassano e intorno ai vitigni compaiono ballerini in abito lungo bianco con gillette nero, alcuni blu e altri rosso, e ballerine invece con abito bianco per alcune e rosso per altre, scollato e sbracciato con gonna corta rigida simile ad un disco con scarpe ballerine bianche. Tutti danzano, mimano la raccolta dell’uva mentre una bellissima Françoise, immersa in tale scenografia inizia a saltellare, danzando, tra loro interpretando l’inserviente che raccoglieva i secchi colmi di uva per portarli al luogo di raccolta. Indossava un abito bianco avorio, sbracciato e scollato con gonna lunga fino alle ballerine bianche che indossava ai piedi e capelli raccolti. Sul capo vi era posto un fermaglio sottile d’argento con un fiocchetto bianco su un lato all’altezza dell’orecchio sinistro.
Atto I.
In un villaggio durante la vendemmia, tra le viti, una giovane contadina, Giselle, che adora ballare e che darebbe la vita per questa sua passione, si innamora di un giovane, Albrecht, di cui ignora le origini poiché si presenta e la corteggia travestito da popolano: lui è un principe. Giselle e Albrecht danzano gioiosamente nonostante i continui richiami della madre di questa, che la ammonisce per le sue precarie condizioni di salute. Il contendente di Albrecht, geloso di questo amore di Giselle, notando il mantello di questo e la sua spada, capisce come stanno veramente le cose.
La corte, impegnata in una battuta di caccia, entra nel villaggio per trovare ristoro. Tra i vari componenti di questa, c'è anche la promessa sposa di Albrecht, una nobile. Il rivale in amore smaschera il principe davanti a tutti: Giselle, perdutamente innamorata, impazzisce e muore per il dolore. L’atto dura fino alle 23 e 30, Françoise mette tutta se stessa emozionando tutti i presenti che l’applaudono alzandosi in piedi. Mentre ella fa il suo inchino al proprio pubblico, il primo atto si chiude e il palco viene chiuso da enormi tende bianco panna. Alle 24 e 00 le tende si riaprono, lo scenario è cambiato, scuro e lugubre in un bosco incantato ove, al suo centro, sorgeva una tomba. Era la tomba di Giselle.
Atto II.
Nel mezzo della notte, Albrecht si reca nella foresta, dove trova la tomba di Giselle, indicata con una croce. Disperato per la scomparsa dell’amata prega davanti alla tomba di lei e, da lì esce questa trasformata in una villi, ossia uno spirito della tradizione germanica, molto simile ad un Elfo. Le Villi erano fidanzate morte prima del giorno di nozze, le quali, non potendo riposare tranquille nelle loro tombe, a mezzanotte si svegliano, si raggruppano e, vestite con i loro abiti da sposa, ballano alla luce della luna invitando i giovani ad una danza di seduzione che, conducendoli a morte, darà pace  alle anime delle  fanciulle. La regina delle Villi raduna a sé tutte le sue discepole e insieme a loro inizia a danzare con Albrecht. Il loro intento era quello di far morire per sfinimento il giovane e ci sarebbero riuscite se non fosse intervenuta Giselle a sostenerlo ballando fino all'alba, momento in cui le villi sono costrette a svanire. In questo modo la Villi Giselle salva il suo amato da una fine certa testimoniando il grande amore provato da una donna morta per esser stata ingannata del giovane tanto amato. Alla fine dell’atto ella scompare lasciando il principe solo, in ginocchio e disperato alle prime lici dell’alba.
Lo spettacolo era cosi finito e il sipario cala sul palco, per poi riaprirsi e ritrovare cosi tutti gli attori inchinati per ricevere il plauso del pubblico emozionato.
I suoi amici cyborg erano esterrefatti ed incantati dal grande spettacolo offerto dalla loro Françoise.
Finalmente le voci sul presunto male di lei erano passati in secondo piano grazie a quella prestazione sublime.
Françoise guarda il pubblico che ancora applaude quasi a voler incrociare lo sguardo di Joe, in cuor suo era speranzosa di rivederlo quella sera stessa, ma di lui nessuna traccia. Ad un tratto una sagoma di un uomo, sbuca dalla folla che applaudendo, scende le scale che costeggiano le poltroncine del teatro.
Ella fissando tale sagoma nel buio della platea, si alza in piedi spalancando i suoi dolci occhi azzurri che iniziarono a lacrimare. La sagoma si ferma a qualche metro dal palco e l’illuminazione dei faretti accende il suo volto. Era lui…Joe era li che applaudiva assieme agli spettatori che vedendo la strana reazione di lei smettono di applaudire e pian piano nel teatro scende il silenzio più assoluto. Jet esclama, “guardate, ma è Joe…sei un grande amico mio!” anche gli altri espressero la loro approvazione e felicità alla vista di lui. Joe e Françoise erano come immobilizzati, si guardavano intensamente senza fare niente. Ad un tratto lei, correndo, scende dal palco raggiungendo sulle scale Joe e, fermandosi ad un metro da lui lo fissa dritto negli occhi. “Sbaaaaaaaaaam!” Françoise indirizza uno schiaffo sulla guancia sinistra di lui facendogli girare la testa sulla sua destra ed aggiungendo, “sei un maledetto vigliacco!!!”. Nella sala tutti rimasero di stucco ed impressionati da quella reazione e si chiedevano chi mai potrebbe essere il giovane apparso cosi misteriosamente. Chang esclamò, “mamma mia ragazzi che cinquina che ha preso”. Albert controbatté, “be un pò se l’e cercata!” Reiner li ammonisce, “ma proprio non capite il senso di quello schiaffo, vero…!?” Bretagna, “cosa vuoi dire Reiner??? Io avrei fatto anche di peggio!” Simon intervenne, “Caro Bretagna, credo che non capirai mai il cuore di una donna innamorata!” Geronimo, “Sono sconcertato!” Nathalie interviene nel discorso, “si infatti che cosa romantica…” Jet, “ma Nathalie, romantico uno schiaffo davanti a centinaia di persone???” E lei rispose, “be, vedi caro, alcuni gesti che si ricevono, spesso, danno l’effetto contrario della reazione che tutti si aspettano da quel gesto stesso subito!!!” Jet la guarda perplesso, “?!?!?!” Punma si porta una mano dietro il capo, “ che discorso complicato! Non ci capisco niente, ecco perché sono ancora single!” Simon interrompe tutti, “silenzio e guardate il seguito! Cosi forse ci arriverete anche voi!” Gilmore con tono basso e isterico, “volete chiudere il becco??? Vi sentite soltanto voi! Questa non è una telenovela!” Joe intanto, raddrizza il capo guardando quegli occhi incazzati e lacrimanti di Françoise. Ormai i due si erano completamente dimenticati che erano davanti a tante persone che li fissavano, ormai per Joe esisteva solo Françoise e viceversa, nessuno quindi, li avrebbe mai distolti uno dall’altra e, d’altro canto, gli spettatori non mormoravano una parola. Ad un tratto egli afferra le braccia di lei e portandola a se, la bacia. Françoise dapprima respinge Joe cercando di liberarsi, ma poi cede continuandolo a baciarlo. I loro amici, eccetto le ragazze che già avevano intuito come sarebbero andate le cose, rimasero ad occhi sbarrati, dando cosi un senso alle parole di Reiner, Simon e Nathalie. Il dottor Gilmore sorridendo accenna un si col capo, adesso poteva vedere i suoi ragazzi finalmente felici. Il pubblico intanto, rimasto in silenzio e molto colpiti dalla scena, iniziò ad applaudire di colpo, finalmente il tormentone sullo stato della loro beniamina era del tutto finito. I due si baciarono appassionatamente per qualche minuto quasi a voler recuperare tutto il tempo perduto. A un tratto i due si staccarono fissandosi negli occhi. Joe esclamò, “Françoise…io…io… ti amo…” e lei in lacrime, “anche io… ti amo Joe…non sai quanto! Ho sempre voluto sentirti dire questa parole, adesso sono felice!” I due si abbracciarono forte e la gente ricominciò ad applaudire con gusto, mentre i loro amici in tribuna, meravigliati, iniziano a starnazzare dalla felicità per i due. Joe e Françoise, richiamati dagli intensi applausi, ad un tratto si ricordano del luogo in cui si trovavano, quindi si staccano di colpo. Françoise divenne tutta rossa dalla vergogna, “mamma mia che figura…!” Joe si guarda attorno mettendosi una mano dietro la testa tutto imbarazzato. Lei allora girandosi scappa da lui correndo giù per le scale, sale sul palco e si dirige nell’area dei camerini e, mentre la gente continuava ad applaudire, il palco si chiude definitivamente per la fine dello spettacolo.
Qualche ora più tardi dopo le interviste e le foto di rito………
Joe, il dottor Gilmore e gli altri erano sul retro dell’Opera attendendo l’uscita di Françoise che intanto tardava un pò. Ella infatti faceva su e giù per il corridoio, non sapendo con che faccia presentarsi al gruppo.
Joe in mente sua esclamò, “ma quando ci mette…certo che…a dire il vero, non so neanche come comportarmi”. Jet impaziente e stufo d’aspettare, ”dannazione, ma quanto ci mette ad uscire da questo teatro???” Bretagna, “io ho fame, ma quando esce Françoise da quella porta!” Chang risponde “si starà facendo bella no?!” Reiner con una risatina risponde, “be allora è vero che di donne non ci capite nulla”, Geronimo esclama “cosa vuoi dire Reiner!” Punma e Albert “!!!!!!!!!!!!!!!” Simon interrompe il discorso, “ma su ragazzi sicuramente starà ritardando l’uscita perché sta pensando con che faccia debba presentarsi!” Tutti, “!?!?!?!?!?!?!?!?!?!”. Nathalie divertita, “ha, ha, ha! Ma su dai non capite proprio? Sicuramente sarà troppo emozionata e non riesce a mettere il naso fuori da quella porta. Penso che sicuramente starà dietro di essa.” Bretagna, “hey ma quando dovremmo aspettare allora! Joe perché non vai a tirala fuori di la!” “Io!!! Ma sei matto Bretagna e cosa le dovrei dire!” “Be inventati qualcosa, prima fai danni e poi non ti va di risolverli è!?!?” Joe con la mano dietro la nuca, “ma io……!” Gilmore, “basta Bretagna finiscila di fare il bambino”, e lui abbassando la testa in segno di persona bastonata “mmmmm! Ecco lo sapevo, la colpa è sempre mia”. Tutti scoppiarono a ridere. Nel frattempo la porta si aprì e tutti, smettendo di ridere, guardarono in direzione di essa. Da li uscì Françoise con testa china in avanti ma sguardo al gruppo di amici. Era vestita con Jeans stretti che finivano in stivali neri moncler, maglia a collo alto col risvolto color bianco panna con in su un bomberino anch’esso moncler di colore nero, in testa un berrettino in cashmere bianco panna e il solito fermaglio rosa con i capelli che scendevano sulle spalle. Ci fu un attimo di silenzio; Ella interruppe tale silenzio imbarazzante esclamando, “ciao ragazzi come va???” Tutti assieme correndo verso di lei urlarono tutta la loro gioia nel rivederla riempiendola di complimenti per la sua prestazione. Solo Joe rimase indietro a guardare la bellissima scena che si presentava ai suoi occhi, egli accennò un sorriso di felicità. Ad un tratto però, Joe fu richiamato dal gruppo ad unirsi ai festeggiamenti, egli non si fece pregare due volte e avvicinandosi ad essi esclama, “Françoise…sei stata bravissima, ma non avevo dubbi al riguardo”. Ella emozionata esclamò, “grazie Joe!” “Gilmore, “be allora ragazzi andiamo a cena presto, altrimenti Bretagna mi sviene dalla fame” e lui, “ho finalmente parole sagge dottore, presto incamminiamoci”. Tutti s’incamminarono verso il Ristorante di Michelle presso piazza Montmartre dove Françoise aveva prenotato una sala tutta per loro. La attendevano anche Katrine e Filipp per partecipare alla serata di festa e salutare cosi tutti, che erano pronti a tornare alle loro attività. Per la strada si formarono i gruppetti: in testa Françoise e Joe, affiancati, camminavano in silenzio emozionati l’uno dell’altra, dietro di loro Jet e Nathalie mano nella mano che parlavano del loro futuro, dietro ancora, vi erano Punma, Geronimo, Gilmore con Ivan in braccio addormentato e Chang che parlavano sui fatti accaduti e sulle speranze di pace future, in ultimo camminavano assieme a braccetto Bretagna e Simon in compagnia di Reiner ed Albert che scherzavano allegramente. In testa, Joe rompe il ghiaccio, “La rappresentazione e stata stupenda…ancora migliore della prima! Eri tutt’una col personaggio interpretato facendo traspirare tutta la sofferenza e l’amore di Giselle.” “Be…! Forse perché la sofferenza che emanavo era davvero reale!” Joe, spiazzato dalla risposta esclama, “vuoi dire che……adesso tale sofferenza non la emani più?” “mm…non lo so Joe! Dipende dalla testa di qualcuno di mia conoscenza!” Lui incassa il colpo ricevuto, ma ribatté subito, “hai ragione, ma credo che il tuo conoscente stavolta ha proprio capito quello che vuole.” Dagli occhi di lei, anche se cercava di trattenerle, iniziarono a cadere alcune lacrime di emozione. I due poi, continuando a camminare l’uno al fianco dell’altra, cominciarono ad avvicinarsi pian piano fino a quando le loro mani vennero in contatto. Si presero, cosi, per mano e continuarono a camminare senza dirsi più nulla fino al ristorante. Jet e Nathalie, dietro di loro, vedendo quello che accadeva ai due amici, accennarono un sorriso di gioia per entrambi.
Arrivati al ristorante, Michelle accolse il gruppo con somma gioia e facendo mille complimenti a Françoise per lo spettacolo, poi li scortò alla saletta privata che aveva prenotato dove li attendevano Katrine e Filipp. Katrine abbraccia Françoise e saluta tutti calorosamente, poi rivolgendosi a Joe, esclama, “Joe, sono contenta che tu sia tornato. Non avevo dubbi però!” Lui sorridendo, “Grazie di tutto Katrine”.
Durante la serata, tutti si divertirono moltissimo tra battute e scherzi di ogni genere, Françoise emanava una luce insolita, era al settimo celo quasi non smetteva più di parlare, ridere e raccontare storie passate. A fine serata verso le 11 e 30 circa, i ragazzi salutarono Katrine, Filipp e Michelle affettuosamente, poi si abbracciarono tutti per l’ultimo saluto. Quante emozioni traspiravano dai loro cuori. Si sarebbero allontanati gli uni dagli altri ancora una volta quindi non mancarono lacrime di tristezza. In fine, dopo i saluti, tutti si recarono alle loro stanze in albergo mentre Joe accompagnò Françoise a casa sua in piazza Montmartre stessa. Giunti a casa, Françoise invita Joe ad entrare. Ella gli mostrò la casa, era molto ben arredata ovviamente a stile francese. Poi si sedettero sul divano e continuarono a conversare ancora per un po’ guardandosi spesso intensamente negli occhi senza parlare.
Adesso noi lasciamo i nostri due ragazzi, e usciamo da casa di lei, proseguiamo per il vialetto del giardino e usciamo dal cancelletto. Ci soffermiamo poi a guardare la luce che emana la stanza dove abbiamo lasciato i nostri due……, be lo possiamo anche dire,……innamorati. La luce ad un tratto si spegne, per riaccendersi poi al secondo piano presso la camera da letto di lei. Dopo qualche minuto anche quella si spegne. Cosa dire…, in ogni storia che si rispetti molti si aspettano un lieto fine dove i nostri protagonisti vissero per sempre felice, innamorati e contenti, ma altri invece potrebbero scegliere un altro tipo di finale, detto alternativo. Cosa può essere successo tra Joe e Françoise;
1. Joe accortosi che si era fatto tardi, si alza saluta Françoise e si dirige all’uscita accompagnato da lei. Si baciano appassionatamente dandosi appuntamento a domani per cominciare la giornata assieme, poi lui torna in albergo;
2. Françoise vista la tarda ora, invita Joe a dormire la, ed egli si accomoda sul divano in salotto;
3. I due durante il discorso si baciano intensamente dal divano continuando su per le scale fino in camera, dove…be avete capito immagino.
Allora lascio la mente di ogni uno di voi libera di immaginare il suo finale a sorpresa che meglio lo appaghi. Magari poi, qualcuno di voi, se non si è annoiato del racconto può farmi sapere sul nostro sito che finale avrebbe scelto.

Gloria ai nostri Cyborg, che giorno per giorno mettono a repentaglio la loro vita per mantenere la pace ed il bene dell’umanità.

 

Spero che, ovviamente, scrivendo una storia cosi lunga, io non sia uscito fuori tema o di peggio spero di non avervi annoiato.
Grazie.
Joe77.

© 18/02/ 2010

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